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Ottava tappa: Rovigo-Monselice

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Trail stats

Distance
19.64 mi
Elevation gain
46 ft
Technical difficulty
Difficult
Elevation loss
23 ft
Max elevation
75 ft
TrailRank 
30
Min elevation
-31 ft
Trail type
One Way
Moving time
6 hours 54 minutes
Time
8 hours 45 minutes
Coordinates
5508
Uploaded
May 10, 2019
Recorded
May 2019
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near Rovigo, Veneto (Italia)

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Itinerary description

Ci siamo quasi. L’ostello a Monselice non ci accoglie prima delle 17.00 e, pertanto, stamane partenza “comoda”. Avendo tempo a disposizione ne abbiamo approfittato per partecipare alla Santa Messa celebrata nella cappella del convento delle Suore Serve di Maria Riparatrice dove eravamo alloggiati. Dopo una buona colazione ci siamo avviati per una tappa dal percorso abbastanza articolato. Infatti la distanza il linea d’area tra Rovigo e Monselice è solo di 21 chilometri mentre la tappa ne misura più di 28. Dopo aver percorso circa cinque chilometri, giunti sull’argine dell’Adige, ci siamo un attimo disuniti tra chi ha attraversato il fiume sul ponte della linea ferroviaria, rivivendo emozioni giovanili, e chi ha optato per il ponte stradale che distava circa un chilometro. Riunitici, con passo solerte ci siamo diretti verso Vescovana. Sul percorso abbiamo fatto un primo interessante incontro: Paolo, un viandante che faceva il giro d’Italia a piedi a sostegno della ricerca per combattere la fibrosi cistica, che partito il 15 Aprile da Trieste era diretto in Sicilia dove contava di arrivare in Agosto. Indossava una maglietta con la scritta “Fibrosi cistica. La speranza si fa strada”. Ci siamo scambiati i numeri di telefono e ci siamo salutati affettuosamente. Una volta lasciato Paolo ci siamo ripromessi di organizzargli parte del cammino quando sarebbe transitato nelle nostre zone. Raggiunta Vescovana, dove abbiamo consumato la colazione, ci siamo diretti verso Sant’Elena attraversando Granzie e costeggiando Solesine. A Sant’Elena abbiamo avuto un altro incontro interessante. Appena entrati nel paese ci ha affiancato un una persona che ci chiedeva se eravamo impegnati nel Cammino di Sant’Antonio. Gli abbiamo risposto di sì e siccome dovevamo fermarci al bar per un caffè lo abbiamo invitato a farci compagnia. Arrivati al bar Adolfo, persona simpaticissima, ci ha immediatamente mostrato una guida del Cammino di Sant’Antonio inondandoci di informazioni e chiedendoci dello stato delle strade e delle segnalazioni poste lungo il Cammino. Abbiamo scoperto che il nostro amico era stato uno tra i collaboratori più stretti della dott.ssa Anna Schievano, ideatrice del Cammino che stavamo effettuando e che lo stesso aveva dipinto a mano le segnalazioni poste lungo il Cammino. Importante scambio di informazioni in un clima di allegra amicizia alla quale si è aggiunto il proprietario del bar, Gino, candidato alle elezioni comunali a Sant’Elena. Nel clima un po’ goliardico si è mischiato politica, cammini e ciclismo con grande rilassamento generale. La ripartenza è stata un po’ faticosa e gli ultimi chilometri, come sempre, i più difficili. “A core è semp tosta a spunt’ ca’” si dice dalle nostre parti. La cena, non proprio ricordevole, alle “Due rose” e poi a festeggiare, in anticipo, il compleanno di Vincenzo d.L. con un grappino nel gradevole centro dell’accogliente Monselice. La serata si è conclusa con una singolar tenzone di scopone dove sono caduti, ancora una volta, i rappresentanti di Castra Marcelli. I vincitori, magnanimi, hanno fatto loro dono del perdono ma non sarà più concessa contesa. Verso mezzanotte tutti a letto, domani sveglia alle 5.00 e partenza alle 6.00 direzione Padova per la conclusione di questo nostro cammino.

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