Roncoi (parcheggio alto) bivacco Palia, rifugio Casera Ere e rientro

L'anello inizia dal parcheggio posto lungo la strada che conduce a Casera Ere. È il parcheggio più in alto dopo il quale c'è la sbarra che limita la percorribilità della strada forestale solo agli autorizzati. Il parcheggio ha un limitato numero di posti auto per cui, sopra di tutto nei fine settimana estivi, si consiglia di arrivarvi non dopo le 8.00. L'alternativa è iniziare il percorso più in basso (l'inizio naturale del sentiero è la località Roer). Dal parcheggio si imbocca il sentiero 851 per il bivacco Palia e forcella Introgos. Lo stesso sale con pendenza abbastanza costante e periodici tratti in leggerissima salita. Tutto il percorso fino al bivio per il bivacco è all'interno del bosco con alterne e bellissime "finestre" di visuale sulla Valbelluna: dalla corona dei monti dell'Alpago fino al lago artificiale di Busche, con lo sfondo sud delimitato dai crinali delle Prealpi Trevigiane.
Usciti dal bosco, con qualche piccolo tratto roccioso facilmente superabile, il sentiero devia a sinistra verso il bivacco Palia (sentiero CAI 853) che si raggiunge in circa 40 minuti. Doverosa è una sosta al bivacco per godere della vista e rendere un silente omaggio ai volontari CAI che in modo impeccabile curano l'immobile (4 posti letto). Da qui, in direzione Casera Ere, il sentiero sale ancora per breve tratto fino a sbucare si un grande prato con segnavia indicante il monte Pizzoco. Da qui inizia la discesa e il percorso per escursionisti esperti fin quando si giunge a una scalinata di gradini in legno (già traversine ferroviarie) costruita da volontari del luogo a ricordo di anni di campeggio in loco. Da lì in poco tempo e in facile sentiero si giunge a Casera Ere dove una sosta è d'obbligo.
Da qui inizia la facile discesa verso il punto di partenza, in parte su fondo stradale e in parte su sentiero qualora si opti per un percorso più escursionistico.
L'anello è molto suggestivo, di limitato dislivello e grandi scorci panoramici.
Si consiglia di percorrerlo in assenza di foschia per godere di uno sguardo molto più lungo su tutta la vallata bellunese.