Roncavazzai e la Cengia della Vallalta
near Follina, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Un divertente anello che ci porta quasi a Zuel di quà per la cresta di Roncavazzai, per poi rientrare per una parallela alla stessa, leggermente più bassa verso sud e che ci permette di visitare la sponda destra della stupenda Vallalta (dalla locanda al Cacciatore una visione da premio).
Tralasciando l'andata, ormai più volte descritta, arrivati quasi alla chiesa di s. Lucia, si gira a gomito a destra per località Sottocengia (segnale stradale). Da qui più nessun segnavia. Seguire la strada sterrata che, lungamente, percorre la valle nella sponda destra. Si tiene sempre la principale, mai deviazioni, ne a destra ne a sinistra. Si troverà, molto avanti, una catena che sbarra la strada a mezzi meccanici di qualsiasi tipo (anche le bici, mi dicono, non sono desiderate, meglio astenersi). Poco prima c'è una casa con un grosso cane, sempre libero. Non dovrebbe essere pericoloso, ma un po' di attenzione è meglio averla.
Si continua finchè la sterrata finisce. Seguire le tracce gps (e foto). Presso un rudere si deve scendere per pista inerbata (con erba solitamente non tagliata), per perdere una ventina di metri. Raggiunta una carrareccia sottostante, presso un altro rudere totalmente ricoperto di edera, si piega decisamente a destra e si sale per il ripido tratturo. Si arriva ad incontrare la sterrata che sale da Col. CQui si va ancora a destra, curva a gomito. Poco sopra, sulla sinistra si vede una traccia molto battuta e ampia che con una salitina di una decina di metri ci porta di nuovo sulla cresta percorsa all'andata. Quindi a sinistra a ritroso e si rientra a Follina, al punto di partenza.
Veramente un bel giretto. Ricordiamoci che si passa attraverso proprietà private, specie per il breve tratto dove finisce la sterrata e si deve scendere. Chiedere, se ci sono i proprietari, è sempre un segno di rispetto.
Tralasciando l'andata, ormai più volte descritta, arrivati quasi alla chiesa di s. Lucia, si gira a gomito a destra per località Sottocengia (segnale stradale). Da qui più nessun segnavia. Seguire la strada sterrata che, lungamente, percorre la valle nella sponda destra. Si tiene sempre la principale, mai deviazioni, ne a destra ne a sinistra. Si troverà, molto avanti, una catena che sbarra la strada a mezzi meccanici di qualsiasi tipo (anche le bici, mi dicono, non sono desiderate, meglio astenersi). Poco prima c'è una casa con un grosso cane, sempre libero. Non dovrebbe essere pericoloso, ma un po' di attenzione è meglio averla.
Si continua finchè la sterrata finisce. Seguire le tracce gps (e foto). Presso un rudere si deve scendere per pista inerbata (con erba solitamente non tagliata), per perdere una ventina di metri. Raggiunta una carrareccia sottostante, presso un altro rudere totalmente ricoperto di edera, si piega decisamente a destra e si sale per il ripido tratturo. Si arriva ad incontrare la sterrata che sale da Col. CQui si va ancora a destra, curva a gomito. Poco sopra, sulla sinistra si vede una traccia molto battuta e ampia che con una salitina di una decina di metri ci porta di nuovo sulla cresta percorsa all'andata. Quindi a sinistra a ritroso e si rientra a Follina, al punto di partenza.
Veramente un bel giretto. Ricordiamoci che si passa attraverso proprietà private, specie per il breve tratto dove finisce la sterrata e si deve scendere. Chiedere, se ci sono i proprietari, è sempre un segno di rispetto.
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