Roiano - monte della Farina (1572 m)

Da Roiano, attraverso le Pianevie, la Grotta S. Eremo, la Valle degli Scoiattoli, il Bosco Ciardino, la Forchetta, il Valico di Pietrastretta, il monte della Farina, il Valico di Pietrastretta, il Fosso Spacca l’Acqua, la Casa Ramoni, la Grotta S’Eremo e le Pianevie.
AVVICINAMENTO
La Valle degli Scoiattoli, incassata tra le spettacolari pareti rocciose del versante occidentale della Montagna di Campli e i versanti orientali del lungo costone di monte Tre Croci e Colle Natale, è indubbiamente la valle più suggestiva del comprensorio Monti Gemelli. Ricoperta di cerrete e rimboschimenti di conifere nella parte bassa e di faggete più in alto, è ricca di acqua ed è interessante dal punto di vista faunistico. La parte più alta della valle è contraddistinta dal valico de La Forchetta, storico punto di collegamento tra le frazioni di Macchia e Piano Maggiore, con Teramo e Campli. Era la via utilizzata dai carbonai, abituali frequentatori del Bosco Ciardino dove ancora oggi, si rinvengono i vecchi spiazzi in mezzo alla faggeta dove un tempo, si edificavano le classiche capanne per ricavare il carbone dalla legna.
In questo godibilissimo semi anello, raggiungeremo la vetta del monte della Farina, attraverso un comodo sentiero nel bosco che inizia al valico di Pietrastretta, con notevole presenza di tassi di dimensioni anche notevoli. La visuale sul Gran Sasso, la Laga, i Sibillini e i monti Gemelli è straordinaria L’itinerario non presenta difficoltà tecniche ma richiede un discreto allenamento alla camminata, utile ad affrontare il non banale dislivello positivo.
Si parte nei pressi di Roiano, frazione di Campli (TE), raggiungibile dalla S.S. 81 Teramo – Ascoli Piceno. Il bivio per la frazione lo si incontra in prossimità del chilometro 26.4 della statale. Giunti a Roiano si prosegue seguendo le indicazioni per Piano Maggiore e Acquachiara, imboccando una stradina che sale con una serie di larghi tornanti. Al terzo tornante, si stacca sulla DX un’evidente carrareccia con segnaletica del CAI. Imboccarla e parcheggiare poco dopo, ad uno spiazzo che si stacca a sx (761 m). 42°42’20.72” N; 13°37’50.65” E.
ESCURSIONE
Si continua a piedi lungo la carrareccia che scende moderatamente verso la Valle degli Scoiattoli, intercettando un’altra carrareccia proveniente da Battaglia (752 m). Le indicazioni per la Forchetta ci fanno continuare in salita, entrando in un rimboschimento di pino nero, con presenza di esemplari non autoctoni di Thuja occidentalis, una conifera che vegeta solitamente a latitudini superiori. Poco oltre (778 m), ci teniamo a dx ad una biforcazione, attraversando con un’alternanza di discese e salite, il Fosso Piscia l’Acqua e il Fosso S. Angelo, per poi uscire ad una grande radura in località Grotta S. Eremo, non lontano dal Fosso Grande, il corso d’acqua principale della valle (774 m). La carrareccia inizia a salire ripida e dopo un paio di svolte, incrocia sulla sx il sentiero per Casa Ramoni che percorreremo in discesa (837 m). Continuiamo dritto nel fondovalle in prevalente salita, ignorando i percorsi laterali segnalati e attraversando un altro paio di fossi, fino al termine della ormai sterrata. Proseguiamo per il sentiero segnato da bolli di vernice bianco rossa che risale con ripide svolte verso la Forchetta, attraversando la magnifica faggeta del Bosco Ciardino. A (997 m) ignoriamo a sx la mulattiera con indicazioni per Case Menghini e aiutati dai bolli di vernice, raggiungiamo senza problemi il valico della Forchetta. (1260 m). Proseguiamo brevemente in discesa e raggiungiamo un crocevia di sentieri. Prendiamo quello di sx con indicazioni per il valico di Pietrastretta, proseguendo in falso piano a dx di un rilievo, immersi in una faggeta sempre più suggestiva. In prevalente direzione S, raggiungiamo presto la strada bianca Piano Maggiore – Roiano, in corrispondenza di un tornante e di un casale (1277 m). La seguiamo a sx per 200 metri, fino a rintracciare sempre sulla sx (1293 m), una mulattiera evidente nella faggeta che segue parallelamente la strada, prendendo però quota più velocemente. Ad un bivio (1340 m), ci teniamo a sx, riprendendo la strada bianca ad un tornante (1387 m). La seguiamo a sx e raggiungiamo rapidamente il suo culmine, in corrispondenza del valico di Pietrastretta (1417 m), sovrastato a sx da due caratteristici roccioni. Sulla dx, si stacca l’evidente mulattiera che, mantenendosi poco a dx della cresta orientale di monte della Farina, ne raggiunge la vetta dopo un suggestivo percorso nel bosco, con giganteschi esemplari di tasso. Il tratto per la raggiungere la cresta finale della vetta è piuttosto ripido ma senza particolari difficoltà (1572 m).
In discesa si torna al valico di Pietrastretta e si segue la strada bianca verso dx per 1,3 km, in lieve discesa, fino ad intercettare a sx, l’evidente sentiero che da una selletta, si affaccia con uno scorcio spettacolare sui monti Gemelli (1358 m). Lo seguiamo per prati in ripida discesa, raggiungendo presto un fontanile che precede l’ingresso nel bosco (1277 m). Entriamo nella selva con un evidente sentiero che con una serie di svolte, scende un largo costone tra due fossi, per poi immettersi in una sterrata spesso ostruita dal legname tagliato. Questa inizia a scendere ripida, con tratti spesso fangosi, avvicinandosi gradualmente alla sponda sx del Fosso Spacca l’Acqua. Si lasciano sulla sx i ruderi di Casa Ramoni, ormai scomparsi nella vegetazione, per poi intercettare la carrareccia della Valle degli Scoiattoli (837 m), chiudendo l’anello. Seguendola a dx, con lo stesso percorso dell’andata si torna all’auto.

DISLIVELLO: 930 m
SVILUPPO KM: 16,0
DIFFICOLTA’: E
SEGNALETICA: bianco rossa solo lungo il sentiero che sale alla Forchetta. Paline con indicazioni lungo l’intero percorso.