Castel San Vincenzo - Sorgenti e Cascata del Volturno (anello).

Il Volturno è il più lungo fiume dell'Italia meridionale, con una lunghezza di 175 km e un bacino esteso per 5.550 km², ed è il principale per portata. Nasce in Molise presso Rocchetta a Volturno (loc. Capo Volturno), alla base del Monte della Rocchetta, da una risorgiva tra le rocce carbonatiche. In località Cartiera, presso la cascata, si unisce al Rio Iemmare e prosegue verso sud. Castel San Vincenzo nacque nel medioevo dall’unione di due antichi paesi e conserva ancora le vestigia del tempo in cui venne fondato. La nascita è ascrivibile al X-XI secolo, ovvero al momento in cui l’abbazia di San Vincenzo al Volturno tenta di tutelare il patrimonio fondiario attraverso una riorganizzazione del territorio limitrofo. Il lago di Castel San Vincenzo è un invaso artificiale realizzato sul finire degli anni Cinquanta per scopi idroelettrici. Il lago occupa una superficie di 0,614 km² ed ha una capacità utile di 10 milioni di metri cubi. Le acque che alimentano il lago provengono principalmente dai torrenti della Montagna Spaccata nei vicini comuni di Alfedena e Barrea. Le acque di questi torrenti alimentano le centrali Enel di Pizzone, Rocchetta a Volturno e Colli a Volturno. Seppure artificiale, il lago è ben armonizzato con il paesaggio circostante di montagne e boschi. Partiamo dalla sorgente del Volturno (550 m slm), a Rocchetta e risaliamo il sentiero fin sopra la diga (720m) che attraversiamo e in senso orario giriamo intorno al lago circondato da tante aree attrezzate lungo le sue verdi rive.. Dopo l'Oasi delle Mainarde, saliamo al centro storico di Castel San Vincenzo da via Cartiera e via Colle fino al Bar Jolly e alla villa comunale dove facciamo sosta. Proseguendo lungo via Roma, attraversiamo il caratteristico centro storico, Porta S. Filippo, la chiesa di S.Martino, e di S. Stefano (XII-XIII sec.) fino ad uscire dal lato di Castellone (Porta Murillo) in via S. Nicola. Attraversiamo due volte la Provinciale per scendere alla ex cartiera. Andiamo ora a vedere la bella cascata del Volturno e ritorniamo indietro alla zona di capo Volturno con fontana e area attrezzata. Alle spalle del bar Botte 40, risaliamo brevemente la stradina fino ad incrociare una sterrata a sn che segue il corso del Volturno fino a via Abbazia e quindi agli scavi della vecchia S. Vincenzo minore e Maggiore. Di fronte il viale di cipressi ci invita al sito della S. Vincenzo Nuovo (del 1200 e ricostruita nel 1965 dopo i bombardamenti della WWII) dove si conclude la nostra escursione.