Rocca Turchina – Rocche de Segage – Rocca da Ciappa Rama Arenzano
near Arenzano, Liguria (Italia)
Viewed 52 times, downloaded 3 times
Trail photos
![Photo ofRocca Turchina – Rocche de Segage – Rocca da Ciappa Rama Arenzano](https://s0.wklcdn.com/image_92/2778756/114737690/73696449.400x300.jpg)
![Photo ofRocca Turchina – Rocche de Segage – Rocca da Ciappa Rama Arenzano](https://s2.wklcdn.com/image_92/2778756/114737690/73696457.400x300.jpg)
![Photo ofRocca Turchina – Rocche de Segage – Rocca da Ciappa Rama Arenzano](https://s1.wklcdn.com/image_92/2778756/114737690/73696459.400x300.jpg)
Itinerary description
Arenzano Case Motta - Gua de Bute – Rocca Turchina – Rocche de Segage – Rocca da Ciappa – Colletassa – Rifugio Padre Rino – Casa Carbunèe – Monte Rama –S.Anna, Arenzano -Arenzano
Da Arenzano si segue il triangolo rosso passando per Lerca e quindi si prosegue per Case Soprane. “Dopo poco più di 400 metri giungiamo ad un primo bivio, dove prendiamo a destra seguendo la Stella Bianca,continuando a seguirlo. A quota 530 circa lasciamo a destra, in un tornante, il sentiero C5, continuando sempre sulla stella. A quota 800 circa, sempre seguendo la Stella, giungiamo ad una roccia recante la scritta “Gua de Bute”, dalla quale continuiamo sempre dritti sul medesimo sentiero. Quattrocento metri dopo, e a quota 690 circa, imbocchiamo un esile sentierino sulla sinistra nell’erba tra gli alberi, che ritorna indietro parallelo per raggiungere quindi un caminetto roccioso che occorre risalire con leggera arrampicata. Dopo il Caminetto saliamo ad un nuova elevazione rocciosa e, quindi, con breve passo in cresta, giungiamo ai prati sommitali della Rocca Turchina. Torniamo quindi sui nostri passi e riprendiamo a salire dritti sui verdi prati sotto la cima dell’Argentea. Poco meno di 200 metri dopo, notiamo sulla sinistra una zona rocciosa, di cui ignoriamo la prima difficile elevazione sulla sinistra per salire invece a quella contrapposta sulla destra tramite una inclinata cresta rocciosa, dalla quale arriviamo in vetta alle Rocche de Segage. Dalla vetta si può continuare, con prudenza, sulla cresta che si assottiglia e, in pochi metri, ridiscendere ai sottostanti prati, dai quali ci ricolleghiamo in breve al sentiero segnato. Seguiamo quindi il sentiero segnato per oltre 350 metri, notando sulla sinistra l’imponente (perlomeno rispetto alle precedenti appena salite) elevazione della Rocca da Ciappa. Deviamo quindi a sinistra, senza traccia, verso una selletta erbosa sul crinale a nord della Rocca da Ciappa. Da qui abbordiamo la rocciosa cresta a sinistra, da salire con molta attenzione, dati i passaggi di I, II e infine di III necessari per raggiungere la vetta. In caso di rocce umide o bagnate, visto lo strapiombo sulla nostra destra è meglio utilizzare per la salita il percorso per la discesa. Per la discesa scendiamo verso est, per poi piegare a nord, aggirando la zona rocciosa e ritornando quindi alla selletta erbosa, da cui riprendiamo il sentiero segnato in salita. Poco dopo giungiamo alla Collettassa , da dove continuiamo a sinistra sul sentiero segnato A. A metà circa della distanza che ci separa dal Rifugio Padre Rino, possiamo notare il bel fungo di roccia appena sopra il sentiero, per poi proseguire fino al Rifugio. Dal Rifugio continuiamo dritti sul sentiero A, che continua lungamente pressochè in piano fino a giungere ai ruderi della Casa Carbunèe (poco dopo la Fonte Spinsu).”
Da casa Carbuneè prosegue per due linee paralle giugnge al Colle Resonnau e da qui seguendo sempre le due linee rosse la vetta del Rama.
Dal Rama seguendo il Bollo rosso scendiamo, passando per il Passo Camula. a Lerca e da qui, ad Arenzano.
Parte della descrizione è tratta tratta dal sito Luoghi da Sogno di Davide Pitto, sito dal quale ho preso spunto per la gita con alcune varianti opportunamente riportate nella descrizione rivista in base al mio tracciato.
Da Arenzano si segue il triangolo rosso passando per Lerca e quindi si prosegue per Case Soprane. “Dopo poco più di 400 metri giungiamo ad un primo bivio, dove prendiamo a destra seguendo la Stella Bianca,continuando a seguirlo. A quota 530 circa lasciamo a destra, in un tornante, il sentiero C5, continuando sempre sulla stella. A quota 800 circa, sempre seguendo la Stella, giungiamo ad una roccia recante la scritta “Gua de Bute”, dalla quale continuiamo sempre dritti sul medesimo sentiero. Quattrocento metri dopo, e a quota 690 circa, imbocchiamo un esile sentierino sulla sinistra nell’erba tra gli alberi, che ritorna indietro parallelo per raggiungere quindi un caminetto roccioso che occorre risalire con leggera arrampicata. Dopo il Caminetto saliamo ad un nuova elevazione rocciosa e, quindi, con breve passo in cresta, giungiamo ai prati sommitali della Rocca Turchina. Torniamo quindi sui nostri passi e riprendiamo a salire dritti sui verdi prati sotto la cima dell’Argentea. Poco meno di 200 metri dopo, notiamo sulla sinistra una zona rocciosa, di cui ignoriamo la prima difficile elevazione sulla sinistra per salire invece a quella contrapposta sulla destra tramite una inclinata cresta rocciosa, dalla quale arriviamo in vetta alle Rocche de Segage. Dalla vetta si può continuare, con prudenza, sulla cresta che si assottiglia e, in pochi metri, ridiscendere ai sottostanti prati, dai quali ci ricolleghiamo in breve al sentiero segnato. Seguiamo quindi il sentiero segnato per oltre 350 metri, notando sulla sinistra l’imponente (perlomeno rispetto alle precedenti appena salite) elevazione della Rocca da Ciappa. Deviamo quindi a sinistra, senza traccia, verso una selletta erbosa sul crinale a nord della Rocca da Ciappa. Da qui abbordiamo la rocciosa cresta a sinistra, da salire con molta attenzione, dati i passaggi di I, II e infine di III necessari per raggiungere la vetta. In caso di rocce umide o bagnate, visto lo strapiombo sulla nostra destra è meglio utilizzare per la salita il percorso per la discesa. Per la discesa scendiamo verso est, per poi piegare a nord, aggirando la zona rocciosa e ritornando quindi alla selletta erbosa, da cui riprendiamo il sentiero segnato in salita. Poco dopo giungiamo alla Collettassa , da dove continuiamo a sinistra sul sentiero segnato A. A metà circa della distanza che ci separa dal Rifugio Padre Rino, possiamo notare il bel fungo di roccia appena sopra il sentiero, per poi proseguire fino al Rifugio. Dal Rifugio continuiamo dritti sul sentiero A, che continua lungamente pressochè in piano fino a giungere ai ruderi della Casa Carbunèe (poco dopo la Fonte Spinsu).”
Da casa Carbuneè prosegue per due linee paralle giugnge al Colle Resonnau e da qui seguendo sempre le due linee rosse la vetta del Rama.
Dal Rama seguendo il Bollo rosso scendiamo, passando per il Passo Camula. a Lerca e da qui, ad Arenzano.
Parte della descrizione è tratta tratta dal sito Luoghi da Sogno di Davide Pitto, sito dal quale ho preso spunto per la gita con alcune varianti opportunamente riportate nella descrizione rivista in base al mio tracciato.
Waypoints
You can add a comment or review this trail
Comments