Riserva Statale Valle delle Ferriere , da Pontone .
near Pontone, Campania (Italia)
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Itinerary description
Escursione stupenda in ambiente che definire sub-tropicale in alcuni punti non e' un'esagerazione . Parcheggiamo , con molta fortuna , accanto al chiosco ove si paga la retta di 15 euro (sic) giornaliere e ulteriori 5 euro per l'accesso all'area protetta della Riserva (per arrivare al chiosco bisogna percorrere , dall'ingresso a Pontone , una stretta strada ove ci sono solo strisce blu a pagamento) . Il ticket non e' obbligatorio per la Riserva ma altrimenti si arriva all'area recintata , sorvegliata da personale , e non si possono vedere alcune meraviglie di quest'area . All'inizio del cammino , denominato 323A , si passa per un'ampia scalinata , con vista meravigliosa sul mare ed il paese di Pogerola , incontrando una serie di singolari altarini dal mistico al pagano , simpatici da vedere . Ben presto si scende decisamente , sempre su gradoni , e ci si immette nella valle iniziando a sentire i primi scrosci di acqua del torrente che scende a valle . Un cartello indica che il percorso e' dedicato a Giustino Fortunato , eminente Meridionalista , senatore del Regno d'Italia . Il percorso e' ben segnalato , con le varie diramazioni che portano sia ad Amalfi che ad Agerola (piu' avanti) e si incontrano evidenti segni di vissuto che nel passato ha avuto questa valle , tipo ponticelli in legno per attraversare il greto del torrente che un ponte in muratura . Arriviamo quindi ad uno dei simboli di questa valle , il rudere delle Ferriere , antica fabbrica medioevale in cui si lavorava il ferro proveniente dall'Isola d'Elba , poi abbandonata per lo sviluppo di siti piu' convenienti alla produzione , ma il manufatto si presenta ancora in buone condizioni . Li il sentiero si impenna su gradoni con diversi saliscendi e portano dopo circa 4 km di percorrenza al gate di ingresso della Riserva (quella pagata) . Subito lo spettacolo di una cascata copiosa e andando piu' avanti lo spettacolo per cui i 5 euro forse sono valsi la pena . La prima cascata imponente con altezza di circa 20 mt si para davanti fragorosa , bellissima con il suo getto d'acqua iniziale , poi vicino l'habitat citato dalle guide fatto da una particolare felce gigante , retaggio di sopravvivenza all'epoca glaciale , che puo' essere considerata un fossile vivente , insieme a pareti di muschio grondanti di acque . Piu' avanti (ma non e' consentito accedervi , oltretutto pericoloso per le rocce scivolose intrise di acque ) una stretta gola . Torniamo quindi sui nostri passi e incontriamo gruppi di persone che tentano attraverso le reti di protezione di portare un souvenir fotografico della Riserva (per questo e' meglio pagare invece il ticket , ma ognuno conosce le proprie disponibilita') . Prendiamo subito una passarelle metallica con grate per ricongiungerci col sentiero principale . S i trascurano sempre le indicazioni dei segnavia che portano ad Agerola e si prosegue col sentiero principale che costeggia il torrente , in direzione di Fic'a Noce . Incontriamo alcune bellissime cascate di notevole portata ed altezza per cui , ingolositi , trascuriamo il bivio , contrassegnato da un evidente cartello , che sulla destra , arrivati a Fic'a Noce vira per chiudere l'anello , passando per la Pellagra e Punta D'Aglio , attraverso i sentieri 357 e 323 fino a Pontone , per proseguire sul sentiero . Risaliamo quindi la valle su un tratturo che diviene meno evidente ma che conserva nella sua traccia segni di antiche percorrenze , stante infatti muraglioni di protezione alle alluvioni e una presa d'acqua in un piccolo casotto . Occorre specificare che dal bivio che abbiamo lasciato cambia la difficolta' del percorso , infatti percorriamo lunghi traversi esposti su fitta vegetazione ed in un punto roccioso , da affrontare con molta prudenza , e' presente una catena che pero' e' divelta dal moschettone iniziale e quello finale . La salita pero' e' ripagata dalla cascata piu' bella di tutta l'escursione , un doppio salto che nella sua completezza bisogna risalire ed ammirare su piccole piazzole in bosco (fare sempre molta attenzione !) . In una piccola piazzola appena fuori bosco si apre lo scenario della gola con Pontone e Amalfi incastonati come gioielli ed il mare un po' offuscato . Salendo , sempre con questi traversi un po' esposti , la portata di acqua si riduce e quindi , giunti in un altro dei guadi finora incontrati , a quota di circa 750 mt. , non percependo piu' getti di acque che potessero preludere a nuove cascate , decidiamo di tornare sul sentiero percorso . E , come sempre accade , i percorsi impegnativi in salita diventano piu' impegnativi in discesa , ove ci rendiamo conto degli strappi ripidi percorsi e dei traversi esposti . L'ultima difficolta' e' nei roccioni ove e' posta la catena e poi piu' avanti arriviamo nuovamente a Fic'a Noce , da dove torniamo per la Valle delle Ferriere protette e , con i soliti saliscendi , alla rampa finale (faticosa) con gradoni fino al parcheggio . Nella sua accezione iniziale , che prevedeva l'anello , il percorso si potrebbe definire di media difficolta' , invece , con la variante che ci siamo inventati , la definisco difficile e non adatta a chi soffre di vertigini o non ha dimestichezza con percorsi montani . Per completare il classico anello , una volta arrivati a Fic'a Noce si vira sulla destra (cartello evidente) per arrivare ai ruderi di Sant'Eustachio e alla scalinata di Minuta . Evitare , come abbiamo visto incontrando alcune persone , scarpe da ginnastica , siamo sempre in ambiente montano e conviene attrezzarsi come si conviene . Escursione che presenta notevoli ricorsi storici , ricordiamo che nella medesima valle a ridosso di Amalfi si lavorava la carta prodotta da un notevole manufatto , ora adibito a museo della carta . I Lattari , sempre abbiamo verificato in altri percorsi , sono montagne di altitudine non elevata ma molto ruvidi , perdersi significa ritrovarsi in anfratti o burroni molto pericolosi , per cui seguire sempre le indicazioni . Il dislivello reale e' di 780 mt. , purtroppo Wikiloc in questa zona da sempre indicazioni sballate .
Waypoints
Comments (3)
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Ciao vorrei fare questo percorso ma terminare ad Amalfi sai se è percorribile o ci sono frane?
Per quello che abbiamo visto incrociando il sentiero per Amalfi non ci sono cartelli di avviso di pericolo .
Grazie!