Riserva Monte Catillo (Monte Catillo-Colle Lucco -Colle Lecinone e Monte Sterparo) ad anello
near Tivoli, Lazio (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
TIVOLI > SUGHERETA DI SIRIVIDOLA > COLLE LUCCO > FONTE BOLOGNA >COLLE LECINONE > MONTE STERPARO >FONTANA VECCHIA> TIVOLI.
Percorso ad anello di 13,6 Km con 600 mt di dislivello --09-12-2023--
RISERVA NATURALE DI MONTE CATILLO
Tranquilla e rilassante passeggiata eseguita nei pressi della cittadina di Tivoli, precisamente con partenza dalla cascata Grande sul fiume Aniene che con un balzo di 120 mt offre un incantevole spettacolo. La meta odierna ha come scopo quello di toccare i punti più interessanti della Riserva naturale del Monte Catillo dopo il vasto incendio dell’agosto del 2021.
Con il mio amico SCR65 dopo aver posteggiato l’auto abbiamo percorsi pochi metri su strada asfaltata per svoltare a Dx, come da indicazione della palina segnaletica: Via dei Lupi direzione Colle Lucco. In ascesa e su roccia, senza particolare difficoltà, ma è sempre necessaria l’attenzione e la prudenza che le escursioni richiedono, il paesaggio mostra nella sua bellezza Tivoli e l’Aniene fino a che l’occhio non raggiunge Roma. Dopo circa 1,5 km il panorama scompare e il sentiero si addentra in un verdeggiante bosco denominato la sughereta di Sirividola (Way:1). Terminata la sughereta il panorama si apre sul versante Est per raggiungere il massimo sul Monte Giorgio con una veduta della vallata dell’Aniene e dei piccoli paesi disseminati sulle colline fino a scorgere le vette innevate dell’Abruzzo. Si prosegue lungo il crinale pietroso per poi rientrare nuovamente nel bosco fino a raggiungere il Colle Lucco 605 mt. s.l.m.(Way:2). Contrariamente alle nostre aspettative la vegetazione ha impedito la visuale in ogni direzione. Sempre lungo sentieri battuti e segnati con i colori bianco-rossi abbiano imboccato, in pendenza, il sentiero Coleman per Fonte Bologna (Way:3). Breve pausa seduti sulle panche in legno nell’attigua area picnic per poi ripartire alla volta del Colle Lecinone, situato a 612 mt che guarda ad Ovest. Anche qui però il panorama è limitato con difficoltà si riesce a scorgere qualcosa tra gli alberi verso Palombara Sabina. La giornata è bella e non troppo fredda, ispira un leggero vento da est, il bosco di querce e capini è attraversato dal sentiero n 335 su pietre che in alcuni punti richiede orientamento e costante individuazione dei segni per non andare fuori traccia e riportare punture di rovi e spini. Dopo 9,3 km dalla partenza e aver costeggiato la Riserva a Sud, Est e Nord arriviamo ad Ovest sul Monte Sterparo (Way:4) che, nonostante ha una elevazione minore delle altre “vette”, offre una spettacolare veduta. Infatti la visuale spazia su tre quadranti: ad Est i monti dell’Abruzzo, a Sud Tivoli fino al Monte Cavo, ad Est Roma fino al M. Cimino. Il rientro avviene seguendo il sentiero Paolo Fantini che a mezzacosta panoramico tra pietre, ma sempre segnato, ci ha condotti nei pressi della Fontana Vecchia dove abbiamo imboccato una carrareccia, lungo la quale gli effetti devastanti dell’incendio sono visibili con alberi che testimoniano l’evento, fino a raggiungere la strada provinciale e di qui dopo alcune curve l’autovettura.
“La Riserva naturale di Monte Catillo si estende sui Monti di Tivoli, in continuità con le propaggini meridionali dei Monti Lucretili ed è interamente compresa nel comune di Tivoli. L’area protetta ricade ai margini della campagna romana e dell’area cornicolana, dove una pianura costellata di bassi terrazzi fluviali, collinette tufacee e isole calcaree entra in contatto con i primi rilievi appenninici. La ricchezza del patrimonio floristico e vegetazionale caratterizza l’area di Monte Catillo e ha motivato l’istituzione della Riserva con fini di conservazione e tutela. Di particolare pregio è il coesistere di specie tipiche di ambienti orientali con specie occidentali a carattere atlantico (sughereta di Sirividola).”
Percorso ad anello di 13,6 Km con 600 mt di dislivello --09-12-2023--
RISERVA NATURALE DI MONTE CATILLO
Tranquilla e rilassante passeggiata eseguita nei pressi della cittadina di Tivoli, precisamente con partenza dalla cascata Grande sul fiume Aniene che con un balzo di 120 mt offre un incantevole spettacolo. La meta odierna ha come scopo quello di toccare i punti più interessanti della Riserva naturale del Monte Catillo dopo il vasto incendio dell’agosto del 2021.
Con il mio amico SCR65 dopo aver posteggiato l’auto abbiamo percorsi pochi metri su strada asfaltata per svoltare a Dx, come da indicazione della palina segnaletica: Via dei Lupi direzione Colle Lucco. In ascesa e su roccia, senza particolare difficoltà, ma è sempre necessaria l’attenzione e la prudenza che le escursioni richiedono, il paesaggio mostra nella sua bellezza Tivoli e l’Aniene fino a che l’occhio non raggiunge Roma. Dopo circa 1,5 km il panorama scompare e il sentiero si addentra in un verdeggiante bosco denominato la sughereta di Sirividola (Way:1). Terminata la sughereta il panorama si apre sul versante Est per raggiungere il massimo sul Monte Giorgio con una veduta della vallata dell’Aniene e dei piccoli paesi disseminati sulle colline fino a scorgere le vette innevate dell’Abruzzo. Si prosegue lungo il crinale pietroso per poi rientrare nuovamente nel bosco fino a raggiungere il Colle Lucco 605 mt. s.l.m.(Way:2). Contrariamente alle nostre aspettative la vegetazione ha impedito la visuale in ogni direzione. Sempre lungo sentieri battuti e segnati con i colori bianco-rossi abbiano imboccato, in pendenza, il sentiero Coleman per Fonte Bologna (Way:3). Breve pausa seduti sulle panche in legno nell’attigua area picnic per poi ripartire alla volta del Colle Lecinone, situato a 612 mt che guarda ad Ovest. Anche qui però il panorama è limitato con difficoltà si riesce a scorgere qualcosa tra gli alberi verso Palombara Sabina. La giornata è bella e non troppo fredda, ispira un leggero vento da est, il bosco di querce e capini è attraversato dal sentiero n 335 su pietre che in alcuni punti richiede orientamento e costante individuazione dei segni per non andare fuori traccia e riportare punture di rovi e spini. Dopo 9,3 km dalla partenza e aver costeggiato la Riserva a Sud, Est e Nord arriviamo ad Ovest sul Monte Sterparo (Way:4) che, nonostante ha una elevazione minore delle altre “vette”, offre una spettacolare veduta. Infatti la visuale spazia su tre quadranti: ad Est i monti dell’Abruzzo, a Sud Tivoli fino al Monte Cavo, ad Est Roma fino al M. Cimino. Il rientro avviene seguendo il sentiero Paolo Fantini che a mezzacosta panoramico tra pietre, ma sempre segnato, ci ha condotti nei pressi della Fontana Vecchia dove abbiamo imboccato una carrareccia, lungo la quale gli effetti devastanti dell’incendio sono visibili con alberi che testimoniano l’evento, fino a raggiungere la strada provinciale e di qui dopo alcune curve l’autovettura.
“La Riserva naturale di Monte Catillo si estende sui Monti di Tivoli, in continuità con le propaggini meridionali dei Monti Lucretili ed è interamente compresa nel comune di Tivoli. L’area protetta ricade ai margini della campagna romana e dell’area cornicolana, dove una pianura costellata di bassi terrazzi fluviali, collinette tufacee e isole calcaree entra in contatto con i primi rilievi appenninici. La ricchezza del patrimonio floristico e vegetazionale caratterizza l’area di Monte Catillo e ha motivato l’istituzione della Riserva con fini di conservazione e tutela. Di particolare pregio è il coesistere di specie tipiche di ambienti orientali con specie occidentali a carattere atlantico (sughereta di Sirividola).”
Waypoints
Tree
1,437 ft
Sughereta (Way:1)
Piccolo ma interessante bosco sempreverde di querce da sughero denominato "Sughereta di Serevidola".
Summit
1,984 ft
Colle Lecinone 612 mt s.l.m.
Anche da Colle Lecinone non c'è visuale poichè la vegetazione lo impedisce.
Summit
1,831 ft
Monte Sterparo 565 s.l.m. (Way:4)
DAllo Sterparo riusciamo ad avere un panorama veramente superbo.
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Percorso bello non impegnativo ma con fastidiose pietre sul tracciato.
Ho fatto questo percorso con mio marito e la mia cagnolina il 18 febbraio 2024.
L'escursione è molto semplice ed adatta a tutti tranne il tratto che scende dallo Sterparo, ripido, con passaggi leggermente articolati ed a tratti su roccette scivolose.
Questo tratto piu difficile termina infine su comoda carrareccia che riporta velocemente all'auto.
Abbiamo chiuso il giro in 4 ore e 20.
Grazie mille per la recensione. Ottimo tempo. Buon cammino.
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Ho seguito la tua traccia il 4/4/24. Le tue indicazioni sono molto precise ed in effetti la parte meno bella è tra colle Lecinone e Monte Sterparo perché la vegetazione impedisce qualsiasi visuale. Non rifarei questo tratto. La difficoltà è moderata per il tratto dopo la cima di Monte Sterparo.
@laurammn, grazie per la recensione e buon cammino.