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Riserva dello Zingaro ad anello (Scopello, Trapani)

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Trail stats

Distance
9.94 mi
Elevation gain
3,094 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
3,094 ft
Max elevation
1,541 ft
TrailRank 
32
Min elevation
84 ft
Trail type
Loop
Moving time
5 hours 39 minutes
Time
9 hours 26 minutes
Coordinates
2870
Uploaded
June 3, 2023
Recorded
June 2023
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near Scopello, Sicilia (Italia)

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Itinerary description

Per scongiurare la costruzione della strada litoranea di collegamento tra Scopello e San Vito Lo Capo, il 18 maggio del 1980 oltre duemila ambientalisti marciarono tenendosi per mano, per impedire la cementificazione di questo tratto di costa siciliana e proteggere uno degli ecosistemi più ricchi del Mediterraneo. A seguito di questa forte mobilitazione l'Azienda Regionale Foreste Demaniali della Regione Siciliana espropriò l'area dello Zingaro, riconosciuta di grande interesse ambientale. Con la legge regionale 98/1981, il 6 maggio del 1981 venne ufficialmente istituita la riserva, la prima riserva naturale protetta della Sicilia.
Doveva diventare una strada litorale, invece lo “Zingaro” è oggi una delle mete di ecoturismo più famose e frequentate d’Italia, ed anche d'Europa, dove mare e monti si incontrano creando un paesaggio di aspra e rara bellezza, con rocce calcaree a strapiombo su un mare limpido e turchese, piccole insenature e spiagge di ciottoli bianchi, grotte abitate dall’uomo preistorico e piccoli borghi contadini abitati, fino ai primi decenni del 1900, da comunità autosufficienti.
La Riserva si estende su una superficie di circa 1600 ettari, su una fascia litoranea di circa 7 Km tra Scopello e San Vito Lo Capo. Ospita diversi ecosistemi mediterranei, parzialmente modificati da residui di attività agricole.
Il paesaggio originario era costituito in massima parte da foresta mediterranea sempreverde (foresta xerofila), le cui tracce sono tuttora rappresentate da zone di lecceta, dove trovano ospitalità piccole felci, ciclamini, cespugli di pungitopo e, al limite ovest della riserva, anche da frammenti di sughereta, testimonianza di quella formazione forestale a sughera oramai quasi del tutto scomparsa nel resto della Sicilia occidentale.
L'aspetto attualmente più peculiare della riserva è tuttavia la gariga a palma nana, che caratterizza ampie zone del paesaggio costiero. Nel mese di marzo si possono incontrare oltre 25 specie di orchidee selvatiche, tra cui l'orchidea a mezzaluna, endemica della Sicilia.
La prateria mediterranea ad ampelodesma costituisce l'aspetto dominante del paesaggio vegetale della parte alta della riserva.
La riserva è attraversata da una serie di sentieri che ne consentono la visita.
Il principale è il sentiero costiero, il più battuto dai visitatori, che si snoda per 7 km, che collega l'ingresso di Scopello (ingresso sud) a quello di San Vito Lo Capo (ingresso nord) e consente la visita delle caratteristiche calette.
Il sentiero di mezza costa, lungo 8,5 km, è il più panoramico, mentre il sentiero alto è il più impegnativo ed è anch’esso molto panoramico.
L’escursione si svolge ad anello sui due sentieri costiero e di mezza costa, in pratica paralleli, collegati alle estremità da due sentieri con forte pendenza.
L’escursione, nel complesso, sia per la lunghezza ed il dislivello (rispettivamente, circa 17 km. e circa 900 metri di dislivello positivo) che per la forte pendenza dei tratti di collegamento, unitamente alle temperature che nel periodo che va da giugno a settembre non scendono al di sotto di 25 gradi (con punte di oltre 35 gradi nel mese di agosto), è da considerarsi mediamente impegnativa e comunque adatta a chi è mediamente allenato. La maggior parte del sentiero è direttamente esposta al sole, con pochi punti di ombra creati, sporadicamente, dalla presenza di alberi o arbusti.
L’escursione, da effettuarsi necessariamente con abbigliamento e scarpe da trekking, richiede una attenta programmazione, specie per le condizioni meteo che dovranno essere buone, con assenza di pioggia anche nei giorni precedenti l’escursione, per evitare il fango nei tratti di percorso con terreno vegetale e, possibilmente, con ottima visibilità per apprezzare i paesaggi.
Si parte dall’ingresso sud di Scopello, dove è possibile lasciare l’auto nell’ampio parcheggio gratuito della Riserva. L’ingresso è a pagamento, al costo di € 5 per persona.
Il primo tratto del percorso di quasi 200 mt, compresa una galleria, è sulla strada litorale bloccata dagli ambientalisti. Si prosegue quindi sul sentiero costiero fino al centro visitatori (circa 500 metri), alle spalle del quale ha inizio il sentiero di collegamento, in ripida salita, fino al sentiero di mezza costa, che si incontra al km 1,4 e ad un'altitudine di circa 250 metri.
La prima parte del sentiero di mezza costa continua in salita fino al versante est di Pizzo Passo del Lupo (km 2,8 ed un'altitudine di circa 400 metri). Il sentiero prosegue quindi in discesa, fino a contrada Sughero (ove sarà possibile effettuare una breve pausa rigenerante sotto l’ombra di un grande albero di carrube), da dove è possibile godere di ampi squarci panoramici sulla sottostante costa. In contrada Sughero si incontrano diversi caseggiati rurali, adesso adibiti a rifugi.
Il percorso continua in salita verso Borgo Cusenza (ove si giunge dopo aver percorso circa 7 km. ed aver raggiunto una quota pari a circa 450 metri slm), un antico borgo che domina la vallata con una splendida vista sul mare, abitato da una comunità totalmente autosufficiente fino alla fine del 1800.
Superato Borgo Cusenza il percorso continua in leggera salita per circa 500 metri fino a raggiungere il punto più alto dell’escursione (circa 470 metri di altitudine), quindi inizia la ripida discesa verso il sentiero costiero, con pendenza media del 25%.
Al km 8,5 circa (ed un’altitudine di 330 metri), si incontrano le Grotte di Mastro Peppe Siino. Nel periodo della guerra quasi tutte le famiglie di Borgo Cusenza e Contrada Sughero, nelle giornate di presunto pericolo, si spostavano di giorno nelle grotte “Mastro Peppe Siino”, dal nome del proprietario, ubicate nel canalone che dal Borgo scende alla Tonnarella dell’Uzzo. Qui c’era la macina per il grano, il forno ed un torchio, per consentire una lunga sosta in caso di pericolo.
Al km 10,5 si incontra il sentiero costiero che viene intrapreso girando a destra, direzione Scopello.
Il percorso procede in leggera ascesa verso il museo della Civiltà Contadina e l'enorme antro della Grotta dell'Uzzo, frequentata dall'uomo sin dalla fine del Paleolitico Superiore.
Il sentiero costiero fa incontrare in successione Cala Marinella, Cala Beretta e Cala della Disa. I terreni della vicina contrada Zingaro, per la loro particolare esposizione, furono utilizzati per attività agricole. Ne sono testimonianza diverse case ed i resti di antiche colture: uliveti, mandorleti, alberi da frutta, frassino da manna e tanta palma nana che qui raggiunge dimensioni notevoli, formando un caratteristico palmeto.
SI continua fino a giungere nei pressi di Cala Capreria, quindi, dopo aver percorso circa 500, si giunge al termine dell'escursione in corrispondenza dell’ingresso della Riserva, lato Scopello.
Diversamente dalla durata della presente escursione, svoltasi decisamente con comodo e riservando il giusto tempo per poter apprezzare i bellissimi panorami, la durata media dell'intera escursione è pari a circa 7-8 ore, comprese brevi pause.

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