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Riofreddo - Mazzi - cascate alferello - Alfero

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Trail stats

Distance
5.27 mi
Elevation gain
1,339 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
1,339 ft
Max elevation
2,657 ft
TrailRank 
34
Min elevation
1,495 ft
Trail type
Loop
Time
3 hours 19 minutes
Coordinates
2478
Uploaded
April 26, 2024
Recorded
April 2024
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near Riofreddo, Emilia-Romagna (Italia)

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Itinerary description

Percorso ad anello da Riofreddo passando per le cascate dell'Alferello.
Il percorso cui si riferisce il gpx ricalca quello proposto e descritto con il n.ro 2 nel libro-guida escursionistica dal titolo: "Sui sentieri del Monte Fumaiolo" redatta dall'associazione Fumaiolo Sentieri ed edita da Monti editore. Le differenze consistono in due aspetti: il primo è dato dal punto di partenza e di arrivo che ho posto nei pressi della Locanda Giuditta di Riofreddo per poter alla fine del giro concludere con un pranzo per gustare le preparazioni di questa nota trattoria fra cui il mix di crostini e i buonissimi primi; la seconda differenza è data dal senso antiorario del giro che permette di scendere di quota su un percorso più breve e di converso di risalire, per il ritorno, su un percorso più lungo con effetto di distribuzione "dolce" e graduale del dislivello positivo. L'itinerario si svolge per intero sul sentiero cai 135 tracciato sulle antiche mulattiere usate per secoli come vie di collegamento fra i diversi piccoli borghi e insediamenti rurali della zona. Lasciata l'auto ci si porta verso l'estremità nord di Riofreddo nel punto di intersezione-diramazione (tabelle segnavia) dei sentieri 135-135a e 139 e da qui iniziamo a percorrere in discesa (a tratti accentuata) su sterrata, per circa 200 m e poi su mulattiera, che si dipana nel bosco, incrociando prima la strada asfaltata che a sx si porta alla zona industriale di Alfero e poi, attraversata la strada, passando sulla sterrata che passa a fianco della chiesa di S.Nicolò. La chiesa era anticamente adibita ad ospizio dei monaci camaldolesi appartenenti al Trivio di Montecoronaro. Nel 1299 fu convertita in luogo di culto e nel 1549 fu aggregata all’abbazia di Bagno di Romagna. Quando subì degli interventi di restauro, nel 1902, si provvide anche ad ampliare la sagrestia, la canonica, loggia e pozzo. Nel 1990 fu nuovamente restaurata a seguito del grave stato di abbandono che si era perpetuato per anni. La chiesa è normalmente chiusa e viene aperta solo in determinate e importanti occasioni o festività per esempio la Pasqua. Seguendo sempre i segnavia per sterrata scendiamo all'abitato di Mazzi dove imbocchiamo la asfaltata per Alfero che percorriamo fino a quando sulla nostra dx non scorgiamo i segnavia che ci indicano l'innesto della mulattiera per la cascate dell'Alferello e Alfero. Ci si incammina su questa potendo già da qui ammirare le maestose pareti marnoso arenacee che si ergono sulla sx idrografica del bacino dell'Alferello. In tal modo giungiamo ad incrociare per immeterci sulla stessa una sterrata che ci conduce, divenendo poco prima un sentierino, fino alle cascate dell'Alferello. Nella stagione primaverile e soprattutto se il periodo è stato ricco di piogge o di neve sul Fumaiolo, lo spettacolo offerto dalla cascate è veramente affascinante stante l'imponenza e il fragore generato dal salto di circa 32 m dell'acqua che prima di precipitare scorre su un grosso banco di calcare arenaceo, alto circa 2,30 m, compatto, duro e resistente rispetto all'erosione creatasi sottostante e che ha dato luogo alla formazione del "salto". Dopo aver goduto dello spettacolo naturale risaliamo per incamminarci sul sentiero nel bosco cha passa a fianco di una piccola centrale idroelettrica privata e poi prosegue avendo sempre alla ns dx il torrente Alferello. Il sentiero-mulattiera sale dolcemente verso Alfero e dopo aver attraversato l'Alferello su uno stretto ponte in metallo ci conduce sulla sterrata che affianca i campi sportivi polivalenti da un lato e la ex chiesa parrocchiale di S.Andrea dall'altro e poi sulla strada asfaltata per il ponte ed il centro di Alfero. Dal lato del ponte sull'Alferello opposto al centro di Alfero sono poste delle tabelle segnavia che indicano le mete dei sentieri 135 e 165 e noi, volendo seguire appunto il 135, prendiamo questo sentiero che costeggia il torrente e poco dopo ci imbattiamo nel "Sasso Spaccato" un "singolare" grosso masso che, adagiato sul fiume, risulta alla vista perfettamente tagliato a metà come una mela. Questo enorme masso di arenaria dalla forma piatta e regolare è uno dei tanti massi erratici dispersi sulle argille scagliose che caratterizzano i versanti del Fumaiolo che è rotolato lungo il torrente Alferello. La sua divisione risale agli inizi del secolo scorso a causa della penetrazione dell'acqua e del ghiaccio tra i "giunti" di stratificazione geologica. A partire dalla sua divisione in due pezzi (che hanno un'altezza media di 7,5 m), la distanza tra i suoi estremi superiori di distacco, si è incrementata nel tempo fino ad arrivare agli oltre 3 metri attuali. La mulattiera subito dopo ci porta a salire in mezzo ad una area che una tabella didascalica definisce come "Sentiero dei frutti dimenticati". Si tratta di un orto-giardino realizzato grazie ad ARPA ER in adempimento di una convenzione con l'Ente Regione avente lo scopo di diffondere e divulgare la conoscenza e conservazione della biodiversità delle specie arboree e frutticole dell'alta quota dell'appennino. Proseguendo sulla mulattiera arriviamo difronte ad un piccolo laghetto artificiale che fa da cornice al "Ponte Romano" che di romano ha solo il nome dato che venne progettato nel 1839 e la cui caratteristica bellezza è costituita dall'unica arcata in pietra e dalla sua bellissima selciatura in lastre di arenaria poggiante su grossi massi. A fianco del laghetto troviamo un bivio e un palo con tabelle segnaletiche che indicano i sentieri 135 a sx e 165 dritto. Andiamo a sx sul 135 che in brevissimo porta ad incrociare una ampia strada asfaltata di recente relizzazione che funge da bretella di collegamento tra la SP43-Via Alfero e la zona industriale per evitare il transito di mezzi pesanti in mezzo ad Alfero. Sulle mappe OSM non è stata ancora censita ovvero mappata ma su google maps è ben evidente! Attraversiamo la strada (sull'asfalto è disegnata una "passerella" di colore verde) e poi proseguiamo su un'antica mulattiera chiamata "il Cerrino" che sale nel bosco fino a Riofreddo sbucando al bivio-intersezione che ho citato all'inizio.

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