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Rifugio Soria Ellena da Ponte della Rovina

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Trail stats

Distance
8.88 mi
Elevation gain
2,178 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
2,224 ft
Max elevation
6,024 ft
TrailRank 
32
Min elevation
3,912 ft
Trail type
One Way
Time
4 hours 47 minutes
Coordinates
3967
Uploaded
October 8, 2023
Recorded
October 2023
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near Ponte della Rovina, Piemonte (Italia)

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Itinerary description

Il tempo Totale di si riferisce al percorso di andata e ritorno 4 :30 sono compressive di pausa pranzo circa 1 ora e ritorno alla base circa 2 ore
Da San Giacomo di Entracque (m 1.213) ci incamminiamo lungo la strada asfaltata (strada Vallone della Barra) che passa esattamente tra il bianco edificio del bar-ristorante Baita Gelas e quello rosso del rifugio
San Giacomo, ben indicata dal cartello giallo "rifugio Soria Ellena". La strada, che diviene subito sterrata, sale in modo graduale cominciando ad attraversare una bella faggeta, mantenendosi parallela al corso del torrente Gesso della Barra e compiendo un paio di ampi tornanti che ci fanno prendere quota. Proprio alla prima di queste curve superiamo un contatore automatico di passaggi [1.1] disposto dall'Ente Parco per monitorare l'afflusso degli escursionisti. Sempre alla medesima curva, verso sinistra, è possibile ammirare lo scorrere impetuoso del torrente che in certi punti forma vere e proprie rapide.
La salita nel vallone della Barra, sempre lungo la strada sterrata, è costante e man mano che prendiamo quota i faggi che inizialmente sono alti, fitti e anche di notevoli dimensioni, si fanno più piccoli e radi, fino a scomparire del tutto. La vallata si presenta ora ampia ed erbosa, con il torrente Gesso della Barra che scorre parecchio più in basso.
Durante la salita si raccomanda di mantenere gli occhi aperti poiché l'avvistamento di camosci e marmotte al pascolo nelle spianate erbose è assai frequente, soprattutto nei pressi dell'edificio dell'alpeggio GIAS ISTERPIS (m 1.368).
Una volta giunti al PIAZZALE DEI CANNONI (m 1.433) [1.2], segnato da cartelli in legno e dal pannello "La memoria delle Alpi", che ricorda l'esodo degli ebrei in fuga da Saint-Martin-Vésubie nel settembre 1943, l'ambiente è ormai completamente prativo e costellato da una bassa vegetazione (50 minuti da San Giacomo). Sembra che il nome derivi dalla presenza di alcuni mortai piazzati poco a sud della strada, di cui non è rimasto nulla, anche se i resti degli edifici che si intravedono sul lato opposto del vallone probabilmente dovevano essere locali logistici a essi collegati. Un tempo le vetture potevano giungere solo fino a questo punto e si narra di una macchina smontata, trasportata dalla Francia a spalle, e qui rimontata pezzo per pezzo.
Da qui la sterrata si restringe gradualmente e il fondo diviene più sassoso e irregolare, affronta un paio di tornanti che ci fanno prendere quota per poi allungarsi in un rettilineo. Alla curva seguente [1.3], volendo, possiamo deviare verso sinistra seguendo una traccia che permette di avvicinarsi al piccolo rio che discende dal vallone della Cagna, così da rinfrescarci un poco. Subito dopo oltrepassiamo una lapide e affrontiamo alcuni tornanti decisi che fanno salire al PASSO DI PEIRASTRETTA [1.4] (m 1.650), dove il torrente Gesso della Barra si fa più vicino e spesso crea fresche e tentatrici pozze.
Il paesaggio che ci circonda ora è più severo, costellato da grandi rocce e sfasciumi, un panorama che ci accompagnerà lungo buona parte del trekking. La salita si fa più graduale e il rifugio appare già in
alto alla vista. tuttavia per poterlo raggiungere dobbiamo ancora per-
correre alcuni tornanti sassosi, passando davanti al bivio per il colle di Fenestrelle 11.51 (da cui scenderemo alla line del nostro trekking). Un ponticello ci consente di attraversare il rio che solca l'ampio PIANO DEL PRAIET (m 1.800), ma dato che spesso la zona è cintata e fangosa, perché utilizzata come ricovero notturno per le mucche, preferiamo proseguire lungo la sterrata utilizzando il guado che si trova subito dopo.
La strada porterebbe poi alla meta compiendo un lungo giro, megio seguire l'evidente sentiero che si stacca sulla sinistra pochi passi dopo il guado [1.6] e che salendo con stretti zig-zag si raccorda più in alto con la sterrata stessa [1.7]. Pochi metri a sinistra e raggiungiamo il RIFUGIO SORIA ELLENA (m 1.840)

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