Rifugio larici, cima larici, cima 12, bivacco Busa delle Dodese, cima Portule, malga larici di sotto 2023-06-17 09:09
near Casare Trentin, Veneto (Italia)
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Itinerary description
Dislivello positivo: 1503 m
Partenza: rifugio larici in val Formica (Altopiano di Asiago -VI)
Difficoltà: "E" ma richiesta resistenza a lunghe camminate con buon dislivello
Non ci sono punti di appoggio per molti chilometri e fonti d'acqua.
Evitare giornate troppo calde o dal tempo incerto perché il percorso è privo di ombra e di punti in cui trovare riparo.
Terreno roccioso più impegnativo salendo la cima XII.
Segnaletica: presente
Bellissima traversata che segue la catena di cime, spartiacque tra Veneto e Trentino, affacciate sulla Valsugana.
Ci manteniamo in questa camminata, ai margini settentrionali dell altipiano dei 7 comuni che possiamo ammirare in tutta la sua asprezza, ambientale e storica. Un territorio carsico, che spazia a perdita d'occhio. Roccioso ed esposto alle interperie così come al pieno sole. E tuttavia non privo di una sorprendente vegetazione e di coloratissimi cespugli fioriti ... tante tante le farfalle 🦋
Uno dei territori dove le testimonianze della prima guerra bellica affiorano ad ogni passo.
@@@@@@@@@@
Itinerario:
Dal rifugio Larici in Val Formica si segue il segnavia cai n. 825 per bocchetta Larici, quindi si continua su segnavia cai n.209 per cresta molto panoramica fino a Porta Renzola (dove si innesta anche il sentiero 826 più diretto proveniente da Malga larici di sotto)
Successivamente al bivio per Porta Kempel/cima 12 si abbandona il sentiero 209 e si prosegue lungo la cresta con segnavia Cai. N.826.
⚠ in questo punto ignorare la mia traccia che devia a sinistra. La mia idea era di raggiungere porta kempel mantenendomi sul sentiero 209 per poi proseguire verso cima 12. Purtroppo a causa di un importante nevaio ancora presente sul sentiero sono dovuta tornare sui miei passi ⚠
Risalito il ripido versante nord-occidentale del Portule eccoci ora sul Monte Kempel, appena sotto alla cima Portule, che per ora ignoriamo.
Già da qui il panorama è davvero grandioso e aperto. Lo sguardo spazia lontano e la bellezza attorno a noi ci invita a proseguire senza curarci della fatica che ci aspetta.
Davanti a noi si staglia il monte trentin, mentre in lontananza già intravediamo cima 12.
Puntiamo alla sella di porta kempel, sotto di noi, e ci caliamo lungo il ripido versante erboso su traccia non segnata ma intuitiva.
Da qui si riprende il sentiero cai 208 e in circa 1 h/1h.30 (dipende dal passo) eccoci alla base di cima 12, camminando praticamente quasi in piano, seguendo ometti e segnavia dipinti.
Il percorso si insinua tra cespugli di mughi e solca i bianchi lastroni calcarei tipici dei terreni carsici, e doline più o meno ampie.
Occhio pertanto a dove si cammina perché qua e là il terreno sprofonda anche di vari metri ed in alcuni punti questi inghiottitoi sono nascosti dalla vegetazione.
L'ascesa a Cima 12 inizia in corrispondenza del bivio (segnavia) con più sentieri tra cui il sentiero per il bivacco dodese/ortigara che seguiremo una volta ridiscesi.
La sommità del monte, a 2300 m, si raggiunge in circa 20 minuti di faticosa salita, su terreno un pò infimo e ghiaioso ma non esposto.
Dei bastoncini possono eventualmente aiutare la progressione.
Il panorama a 360 gradi è grandioso e ci fa ammutolire.
«In certe giornate limpide di sole e pulite dal vento, da Cima XII o dal Castelnuovo si possono ammirare le Alpi dal Bernina alla Vetta d'Italia e, girando lo sguardo dalla parte opposta, il baluginare dell'Adriatico e, ancora più lontani, gli Appennini tosco-emiliani.»
(Mario Rigoni Stern, Stagioni)
Di nuovo al bivio seguiamo le indicazioni per Bivacco Busa delle Dodese che raggiungeremo in circa 25 min di cammino su percorso ben segnalato che asseconda doline e avvallamenti, gradini o lastroni di roccia carsica serpeggiando tra i mughi e risalendo piccole colline.
Il grazioso 'baito" , distintamente visibile dall'alto di cima XII, si trova adagiato in una ampia radura erbosa, Busa delle Dodese appunto, e ci appare all'improvviso come in una bellissima fiaba.
Il luogo è incantevole e dopo aver sbirciato lungamente dentro il bivacco e fantasticato di una notte ad ammirare le stelle, a malincuore riprendiamo il sentiero.
Segnalo che dal bivacco in un'ora di camminata si potrebbe raggiungere la cima dell'ortigara.
Ripercorriamo a ritroso il percorso, che ci appare quasi più lungo dell'andata, e risaliamo finalmente in cima al monte Portule, ignorato la mattina, con la sua croce di vetta (è la terza delle tre cime della provincia di Vicenza che superano di poco i 2300 m s.l.m. dopo Cima XII e il Monte Trentin)
Nella luce pulita del tardo pomeriggio, nel silenzio rotto solo dal vento ci godiamo tutto intorno il meraviglioso panorama che spazia fino alle dolomiti di Brenta.
(*) Il monte è stato interessato da importantissimi eventi bellici durante la prima guerra mondiale.
il suo profilo occidentale e stato "tagliato" da una strada militare, la Erzherzog Eugen Straße, costruita da 1.300 soldati del III Corpo d'Armata austriaco nella primavera del 1916 (in appena 32 giorni) che permette di raggiungere agevolmente "Bocchetta Portule" (dal web)
La successiva meta sarà bocchetta portule, che raggiungiamo cammiando lungamente sulla panoramica cresta del Portule (sent 828). Quindi su ampia (e noiosetta) mulattiera militare (sentiero 826) fino a Malga Larici di sotto e quindi al rifugio larici.
@@@@@@@@
ATTENZIONE! Le considerazioni sulle caratteristiche e sulle difficolta' del percorso sono assolutamente personali, basate sulla mia capacita' e sulla mia tecnica escursionistica, oltre che sulle condizioni del percorso al momento della registrazione della traccia gpx. Chi decide di scaricare e seguire questo itinerario deve essere consapevole che le condizioni dell'itinerario potrebbero essere nel frattempo mutate e che la traccia potrebbe non essere piu' validamente ripercorsa. Inoltre ognuno si assume la responsabilita'di seguire questo percorso consapevole della propria esperienza, capacita' e tecnica, e consapevole che ulteriori fattori qui non considerati, ad es. eventi naturali, potrebbero incidere negativamente sulla percorribilita'o difficolta' del percorso. Chi segue questo itinerario lo fa quindi per libera scelta personale e con piena consapevolezza di quanto appena letto e sotto propria responsabilità.
Partenza: rifugio larici in val Formica (Altopiano di Asiago -VI)
Difficoltà: "E" ma richiesta resistenza a lunghe camminate con buon dislivello
Non ci sono punti di appoggio per molti chilometri e fonti d'acqua.
Evitare giornate troppo calde o dal tempo incerto perché il percorso è privo di ombra e di punti in cui trovare riparo.
Terreno roccioso più impegnativo salendo la cima XII.
Segnaletica: presente
Bellissima traversata che segue la catena di cime, spartiacque tra Veneto e Trentino, affacciate sulla Valsugana.
Ci manteniamo in questa camminata, ai margini settentrionali dell altipiano dei 7 comuni che possiamo ammirare in tutta la sua asprezza, ambientale e storica. Un territorio carsico, che spazia a perdita d'occhio. Roccioso ed esposto alle interperie così come al pieno sole. E tuttavia non privo di una sorprendente vegetazione e di coloratissimi cespugli fioriti ... tante tante le farfalle 🦋
Uno dei territori dove le testimonianze della prima guerra bellica affiorano ad ogni passo.
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Itinerario:
Dal rifugio Larici in Val Formica si segue il segnavia cai n. 825 per bocchetta Larici, quindi si continua su segnavia cai n.209 per cresta molto panoramica fino a Porta Renzola (dove si innesta anche il sentiero 826 più diretto proveniente da Malga larici di sotto)
Successivamente al bivio per Porta Kempel/cima 12 si abbandona il sentiero 209 e si prosegue lungo la cresta con segnavia Cai. N.826.
⚠ in questo punto ignorare la mia traccia che devia a sinistra. La mia idea era di raggiungere porta kempel mantenendomi sul sentiero 209 per poi proseguire verso cima 12. Purtroppo a causa di un importante nevaio ancora presente sul sentiero sono dovuta tornare sui miei passi ⚠
Risalito il ripido versante nord-occidentale del Portule eccoci ora sul Monte Kempel, appena sotto alla cima Portule, che per ora ignoriamo.
Già da qui il panorama è davvero grandioso e aperto. Lo sguardo spazia lontano e la bellezza attorno a noi ci invita a proseguire senza curarci della fatica che ci aspetta.
Davanti a noi si staglia il monte trentin, mentre in lontananza già intravediamo cima 12.
Puntiamo alla sella di porta kempel, sotto di noi, e ci caliamo lungo il ripido versante erboso su traccia non segnata ma intuitiva.
Da qui si riprende il sentiero cai 208 e in circa 1 h/1h.30 (dipende dal passo) eccoci alla base di cima 12, camminando praticamente quasi in piano, seguendo ometti e segnavia dipinti.
Il percorso si insinua tra cespugli di mughi e solca i bianchi lastroni calcarei tipici dei terreni carsici, e doline più o meno ampie.
Occhio pertanto a dove si cammina perché qua e là il terreno sprofonda anche di vari metri ed in alcuni punti questi inghiottitoi sono nascosti dalla vegetazione.
L'ascesa a Cima 12 inizia in corrispondenza del bivio (segnavia) con più sentieri tra cui il sentiero per il bivacco dodese/ortigara che seguiremo una volta ridiscesi.
La sommità del monte, a 2300 m, si raggiunge in circa 20 minuti di faticosa salita, su terreno un pò infimo e ghiaioso ma non esposto.
Dei bastoncini possono eventualmente aiutare la progressione.
Il panorama a 360 gradi è grandioso e ci fa ammutolire.
«In certe giornate limpide di sole e pulite dal vento, da Cima XII o dal Castelnuovo si possono ammirare le Alpi dal Bernina alla Vetta d'Italia e, girando lo sguardo dalla parte opposta, il baluginare dell'Adriatico e, ancora più lontani, gli Appennini tosco-emiliani.»
(Mario Rigoni Stern, Stagioni)
Di nuovo al bivio seguiamo le indicazioni per Bivacco Busa delle Dodese che raggiungeremo in circa 25 min di cammino su percorso ben segnalato che asseconda doline e avvallamenti, gradini o lastroni di roccia carsica serpeggiando tra i mughi e risalendo piccole colline.
Il grazioso 'baito" , distintamente visibile dall'alto di cima XII, si trova adagiato in una ampia radura erbosa, Busa delle Dodese appunto, e ci appare all'improvviso come in una bellissima fiaba.
Il luogo è incantevole e dopo aver sbirciato lungamente dentro il bivacco e fantasticato di una notte ad ammirare le stelle, a malincuore riprendiamo il sentiero.
Segnalo che dal bivacco in un'ora di camminata si potrebbe raggiungere la cima dell'ortigara.
Ripercorriamo a ritroso il percorso, che ci appare quasi più lungo dell'andata, e risaliamo finalmente in cima al monte Portule, ignorato la mattina, con la sua croce di vetta (è la terza delle tre cime della provincia di Vicenza che superano di poco i 2300 m s.l.m. dopo Cima XII e il Monte Trentin)
Nella luce pulita del tardo pomeriggio, nel silenzio rotto solo dal vento ci godiamo tutto intorno il meraviglioso panorama che spazia fino alle dolomiti di Brenta.
(*) Il monte è stato interessato da importantissimi eventi bellici durante la prima guerra mondiale.
il suo profilo occidentale e stato "tagliato" da una strada militare, la Erzherzog Eugen Straße, costruita da 1.300 soldati del III Corpo d'Armata austriaco nella primavera del 1916 (in appena 32 giorni) che permette di raggiungere agevolmente "Bocchetta Portule" (dal web)
La successiva meta sarà bocchetta portule, che raggiungiamo cammiando lungamente sulla panoramica cresta del Portule (sent 828). Quindi su ampia (e noiosetta) mulattiera militare (sentiero 826) fino a Malga Larici di sotto e quindi al rifugio larici.
@@@@@@@@
ATTENZIONE! Le considerazioni sulle caratteristiche e sulle difficolta' del percorso sono assolutamente personali, basate sulla mia capacita' e sulla mia tecnica escursionistica, oltre che sulle condizioni del percorso al momento della registrazione della traccia gpx. Chi decide di scaricare e seguire questo itinerario deve essere consapevole che le condizioni dell'itinerario potrebbero essere nel frattempo mutate e che la traccia potrebbe non essere piu' validamente ripercorsa. Inoltre ognuno si assume la responsabilita'di seguire questo percorso consapevole della propria esperienza, capacita' e tecnica, e consapevole che ulteriori fattori qui non considerati, ad es. eventi naturali, potrebbero incidere negativamente sulla percorribilita'o difficolta' del percorso. Chi segue questo itinerario lo fa quindi per libera scelta personale e con piena consapevolezza di quanto appena letto e sotto propria responsabilità.
Waypoints
Waypoint
5,357 ft
0003809
Waypoint
6,675 ft
a sx x 208
Waypoint
7,543 ft
Monte kempel / bivio per 208 -cima dodici porta kempel
Waypoint
7,188 ft
bivio per bivacco delle dodese/monte ortigara
Waypoint
7,192 ft
bivio 208
Waypoint
6,821 ft
busa delle dodese
Waypoint
7,159 ft
seguire per bivio 208 cima portule
Waypoint
5,873 ft
bivio per Val Renzo 826
Waypoint
5,305 ft
bivio Malga larici
Waypoint
5,430 ft
0003833
Orario inizio: 09:09 17 Giu 2023
Orario fine: 18:21 17 Giu 2023
Distanza: 25km (09:11)
Tempo movimento: 06:57
Velocità media: 2,72 km/h
Velocità media mov.: 3,55 km/h
Max. Velocità: 11,4 km/h
Altitudine minima: 1606 m
Altitudine massima: 2343 m
Velocità di salita: 366,4 m/h
Velocità di discesa: -331 m/h
Dislivello positivo: 1541 m
Dislivello negativo: -1526 m
Tempo di salita: 04:12
Tempo di discesa: 04:36
Comments (2)
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sono presenti tratti attrezzati lungo il percorso?
No, nessun tratto attrezzato.