Rifugio De Doo e Monte Zovo
near Costa, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Il percorso per arrivare e tornare dal rifugio si effettua su strada: abbiamo provato a un certo punto - di fronte a quello che sembrava un sentiero - a entrare nel bosco, ma presto ci siamo resi conto che moriva in un’area dove avevano deforestato e siamo tornati a malincuore sull’asfalto. Doveva esserci, da qualche parte, un sentiero definito “dei boscaioli”, che avrebbe consentito di tagliare almeno in parte la strada forestale ma non ci è pervenuto.
Di fatto si può anche parcheggiare a ridosso del rifugio, ma a noi è sembrato doveroso sudarcela, la cima del monte Zovo, e quindi abbiamo parcheggiato a Costa e da lì, seguendo l’indicazione per il rifugio, abbiamo iniziato a salire.
Il dislivello positivo (572 m) si sviluppa tutto in 5 km. Il sentiero CAI 165A, che porta in cima al monte (definito per la sua straordinaria posizione “l’ombelico del Comelico”), inizia a lato del bellissimo rifugio (il cui nome ladino significa “di Zovo”).
Lungo il breve sentiero si passa davanti a un piccolo bivacco in legno, la cui targa lo data all’anno 1800. Due fotografie, una all’esterno e una all’interno, documentano il passaggio di papa Giovanni Paolo II.
In 10 minuti si arriva in cima, dove si trova un totem in legno costruito da un artista locale. La vista è davvero notevole, spazia a 360 gradi e a perdita d’occhio su infinite crode e creste.
Dopo aver ammirato il fantastico panorama, riscendiamo verso il rifugio dove consumiamo un ottimo pasto a base di piatti locali e assaggiamo strepitose grappe artigianali.
Per il ritorno ripercorriamo a ritroso la strada forestale.
Di fatto si può anche parcheggiare a ridosso del rifugio, ma a noi è sembrato doveroso sudarcela, la cima del monte Zovo, e quindi abbiamo parcheggiato a Costa e da lì, seguendo l’indicazione per il rifugio, abbiamo iniziato a salire.
Il dislivello positivo (572 m) si sviluppa tutto in 5 km. Il sentiero CAI 165A, che porta in cima al monte (definito per la sua straordinaria posizione “l’ombelico del Comelico”), inizia a lato del bellissimo rifugio (il cui nome ladino significa “di Zovo”).
Lungo il breve sentiero si passa davanti a un piccolo bivacco in legno, la cui targa lo data all’anno 1800. Due fotografie, una all’esterno e una all’interno, documentano il passaggio di papa Giovanni Paolo II.
In 10 minuti si arriva in cima, dove si trova un totem in legno costruito da un artista locale. La vista è davvero notevole, spazia a 360 gradi e a perdita d’occhio su infinite crode e creste.
Dopo aver ammirato il fantastico panorama, riscendiamo verso il rifugio dove consumiamo un ottimo pasto a base di piatti locali e assaggiamo strepitose grappe artigianali.
Per il ritorno ripercorriamo a ritroso la strada forestale.
Waypoints
Waypoint
4,882 ft
Qua è meglio continuare lungo la strada forestale. Il sentiero non ci ha portato da nessuna parte.
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