Rifugio Crispi - piano pomo - pagliaio agrifogli giganti - alberi monumentali
near Castelbuono, Sicilia (Italia)
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Itinerary description
Rifugio Crispi - piano pomo - pagliaio agrifogli giganti - alberi monumentali
Percorso fra i più belli delle Madonie, non particolarmente impegnativo, ma da fare con scarpe da trekking. Si parte da rifugio Crispi (c'è un posteggio per auto). Già da subito è possibile scorgere alcuni alberi monumentali tra roverelle, lecci, aceri, monumentali sia per età, dimensioni e per bellezza. Al primo bivio andare a sinistra per raggiungere piano pomo dove si trova u pagghiaru (due delle tre porte sono aperte ed è possibile usufruire degli spazi interni. Da lo superato un cancello (aperto) si giunge al piano dove sono presenti meli selvatici e gli agrifogli giganti (pare i più grandi d'Europa). Al di là della grandezza, in questo periodo si trovano ripieni di bacche rosse e percorrendo le zone sottostanti si può stare in una zona buia e fresca anche d'estate. Proseguendo si incontrano altri alberi monumentali, fino ad arrivare a Cozzo luminario da dove si scorge un bellissimo panorama, sia verso le madonie che verso Castelbuono e il mare. Salendo ancora un po' si arriva a pietraie (facilmente percorribili perché sono comunque presenti dei sentieri) per arrivare al biancospino delle Madonie e soprattutto all'acerone delle Madonie, il più grande acero montano d'Italia (16 m di circonferenza, 20 di altezza ed età stimata di 900 anni), bellissimo riposarsi sul suo tronco. Il percorso non presenta particolari difficoltà, a tratti comunque sdrucciolevole nelle discese in cui fare attenzione.
Ovviamente nel percorso si possono osservare diversi branchi di daini.
Il Parco delle Madonie è un'area naturale protetta prevista nel 1981 (dalla Legge regionale siciliana n.98) e istituito il 9 novembre del 1989; comprende quindici comuni della città metropolitana di Palermo in Sicilia (Caltavuturo, Castelbuono, Castellana Sicula, Cefalù, Collesano, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Scillato e Sclafani Bagni).[1]
Comprende il massiccio montuoso delle Madonie, situato sulla costa settentrionale siciliana, tra il corso dei fiumi Imera e Pollina.
Il parco ospita oltre la metà delle specie vegetali siciliane, e in particolare gran parte di quelle presenti solo in Sicilia (come l'Abies nebrodensis in via di estinzione, nel Vallone Madonna degli Angeli).
Per la fauna sono presenti oltre la metà delle specie di uccelli, tutte le specie di mammiferi e più della metà delle specie di invertebrati siciliane.
Notevoli sono anche le peculiarità geologiche. La geologia delle Madonie è al centro di studi e ricerche avviatisi fin dagli anni sessanta. Proprio per l'interesse geologico del complesso montuoso madonita dal 2003 il Parco delle Madonie è entrato a far parte del network European Geopark a cui aderiscono più di venti parchi geologici e non, europei.
Il sito è stato inserito nella Rete di geoparchi globale dell'UNESCO il 17 novembre 2015, nel corso della 38ª Sessione Plenaria della Conferenza Generale svoltasi a Parig
Percorso fra i più belli delle Madonie, non particolarmente impegnativo, ma da fare con scarpe da trekking. Si parte da rifugio Crispi (c'è un posteggio per auto). Già da subito è possibile scorgere alcuni alberi monumentali tra roverelle, lecci, aceri, monumentali sia per età, dimensioni e per bellezza. Al primo bivio andare a sinistra per raggiungere piano pomo dove si trova u pagghiaru (due delle tre porte sono aperte ed è possibile usufruire degli spazi interni. Da lo superato un cancello (aperto) si giunge al piano dove sono presenti meli selvatici e gli agrifogli giganti (pare i più grandi d'Europa). Al di là della grandezza, in questo periodo si trovano ripieni di bacche rosse e percorrendo le zone sottostanti si può stare in una zona buia e fresca anche d'estate. Proseguendo si incontrano altri alberi monumentali, fino ad arrivare a Cozzo luminario da dove si scorge un bellissimo panorama, sia verso le madonie che verso Castelbuono e il mare. Salendo ancora un po' si arriva a pietraie (facilmente percorribili perché sono comunque presenti dei sentieri) per arrivare al biancospino delle Madonie e soprattutto all'acerone delle Madonie, il più grande acero montano d'Italia (16 m di circonferenza, 20 di altezza ed età stimata di 900 anni), bellissimo riposarsi sul suo tronco. Il percorso non presenta particolari difficoltà, a tratti comunque sdrucciolevole nelle discese in cui fare attenzione.
Ovviamente nel percorso si possono osservare diversi branchi di daini.
Il Parco delle Madonie è un'area naturale protetta prevista nel 1981 (dalla Legge regionale siciliana n.98) e istituito il 9 novembre del 1989; comprende quindici comuni della città metropolitana di Palermo in Sicilia (Caltavuturo, Castelbuono, Castellana Sicula, Cefalù, Collesano, Geraci Siculo, Gratteri, Isnello, Petralia Soprana, Petralia Sottana, Polizzi Generosa, Pollina, San Mauro Castelverde, Scillato e Sclafani Bagni).[1]
Comprende il massiccio montuoso delle Madonie, situato sulla costa settentrionale siciliana, tra il corso dei fiumi Imera e Pollina.
Il parco ospita oltre la metà delle specie vegetali siciliane, e in particolare gran parte di quelle presenti solo in Sicilia (come l'Abies nebrodensis in via di estinzione, nel Vallone Madonna degli Angeli).
Per la fauna sono presenti oltre la metà delle specie di uccelli, tutte le specie di mammiferi e più della metà delle specie di invertebrati siciliane.
Notevoli sono anche le peculiarità geologiche. La geologia delle Madonie è al centro di studi e ricerche avviatisi fin dagli anni sessanta. Proprio per l'interesse geologico del complesso montuoso madonita dal 2003 il Parco delle Madonie è entrato a far parte del network European Geopark a cui aderiscono più di venti parchi geologici e non, europei.
Il sito è stato inserito nella Rete di geoparchi globale dell'UNESCO il 17 novembre 2015, nel corso della 38ª Sessione Plenaria della Conferenza Generale svoltasi a Parig
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
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