Rifugio citelli - serracozzo - bocca della valle - pizzi deneri - osservatorio - Monte conca - Montenero delle concazze
near Contrada Zappino, Sicilia (Italia)
Viewed 616 times, downloaded 36 times
Trail photos
Itinerary description
Rifugio citelli - serracozzo - bocca della valle - pizzi denti - osservatorio - Monte conca - Montenero delle concazze- sartorius
Il percorso parte dallo stesso sentiero che porta alla grotta del serracozzo. Se si vuole si può andare alla grotta (una delle più belle dell'Etna) perché poi il sentiero si ricongiunge comunque al tracciato. Il sentiero è su ghiaia e segnato solo dalle impronte dei passanti (conviene ripercorrere le stesse tracce perché altrimenti si rischia di fare due passi avanti e due indietro). Altimetricamente il tratto più impegnativo è fra i 2450 e 2650 m, specialmente se si ha vento contro che in prossimità della cresta sulla valle del bove è sempre forte. Ovviamente il percorso non può essere fatto con neve o ghiaccio, e anche quando il vento è forte può essere a tratti difficoltoso anche respirare (ci si deve mettere spalle al vento). La vista del percorso è ovviamente una delle più belle: crateri valle del bove, sartorius betulle, pini dell'Etna. Serve un po' di preparazione per affrontare il dislivello (non impossibile, ma camminare sulla ghiaia in salita è impegnativo).
da unescoparcoetna.com
L’imbocco del sentiero è ubicato sulla destra appena 100 metri prima di giungere al Rifugio Citelli ed evidenziato dall’apposita segnaletica che ne indica l’inizio. Dopo una decina di minuti di cammino, si incontra un piccolo ovile superato il quale si punta sulla sinistra. Esso offre all’escursionista un iniziale viaggio tra le betulle dell’Etna, che insieme a tre/quattro canali costituiti da grandi spessori di colate laviche levigate dallo scorrimento fluviale, testimoniano oggi il clima freddo e il grande apporto di acqua avuto in passato a seguito dello scioglimento dei ghiacciai avvenuto post-glaciazione. Superata la fascia boschiva, dopo circa venti minuti di cammino, il sentiero si apre ad una valletta in cui si osserva un interessante fenomeno di ingrottamento lavico nota come Grotta di Serracozzo, formatasi a seguito dell’eruzione del 1971 avvenuta lungo una frattura. L’entrata di tale grotta si trova a monte delle bocche ed è costituita da un piccolo ingresso che richiede di fare molta attenzione e di abbassarsi, ed è percorribile all’interno per circa una cinquantina di metri solo da persone dotate di caschi di protezione e torce. Di fronte le bocche, il percorso riprende poi quota con una salita piuttosto ripida, raggiungendo un affaccio panoramico sulla Valle del Bove a quota 2095 m s.l.m., all’interno della quale è possibile osservare una serie di dicchi magmatici che al tempo stesso fungono protezione dall’erosione della valle stessa, lungo una cresta conosciuta come Serracozzo, seguendo una traccia abbastanza evidente. Il ritorno può essere fatto più agevolmente percorrendo la cresta fino a 2150 m s.l.m., per iniziare a scendere lungo un’ampia distesa sabbiosa costituente la variante 723A che attraversa le bocche eruttiva del 1928, fino a ricongiungersi al percorso principale fatto all’andata a quota 1865 m s.l.m. in prossimità dell’ovile. In alternativa, da quota 2150 m s.l.m., si può proseguire fino a Rocca della Valle leggermente sulla destra deviando un sabbione a quota 2738 m s.l.m. percorrendo un tratto di circa 1610 metri, oppure Pizzi Deneri a quota 2847 m s.l.m., percorrendo ulteriori 740 metri. Lungo questo tratto, è possibile osservare esempi della cosiddetta lava cicirara, ovvero rocce basaltiche ricche di grossi cristalli di plagioclasio biancastri. In corrispondenza di Rocca della Valle, il percorso si articola tra rocce con una pendenza media prossima al 50 %, che lo rende particolarmente impegnativo.
Il percorso parte dallo stesso sentiero che porta alla grotta del serracozzo. Se si vuole si può andare alla grotta (una delle più belle dell'Etna) perché poi il sentiero si ricongiunge comunque al tracciato. Il sentiero è su ghiaia e segnato solo dalle impronte dei passanti (conviene ripercorrere le stesse tracce perché altrimenti si rischia di fare due passi avanti e due indietro). Altimetricamente il tratto più impegnativo è fra i 2450 e 2650 m, specialmente se si ha vento contro che in prossimità della cresta sulla valle del bove è sempre forte. Ovviamente il percorso non può essere fatto con neve o ghiaccio, e anche quando il vento è forte può essere a tratti difficoltoso anche respirare (ci si deve mettere spalle al vento). La vista del percorso è ovviamente una delle più belle: crateri valle del bove, sartorius betulle, pini dell'Etna. Serve un po' di preparazione per affrontare il dislivello (non impossibile, ma camminare sulla ghiaia in salita è impegnativo).
da unescoparcoetna.com
L’imbocco del sentiero è ubicato sulla destra appena 100 metri prima di giungere al Rifugio Citelli ed evidenziato dall’apposita segnaletica che ne indica l’inizio. Dopo una decina di minuti di cammino, si incontra un piccolo ovile superato il quale si punta sulla sinistra. Esso offre all’escursionista un iniziale viaggio tra le betulle dell’Etna, che insieme a tre/quattro canali costituiti da grandi spessori di colate laviche levigate dallo scorrimento fluviale, testimoniano oggi il clima freddo e il grande apporto di acqua avuto in passato a seguito dello scioglimento dei ghiacciai avvenuto post-glaciazione. Superata la fascia boschiva, dopo circa venti minuti di cammino, il sentiero si apre ad una valletta in cui si osserva un interessante fenomeno di ingrottamento lavico nota come Grotta di Serracozzo, formatasi a seguito dell’eruzione del 1971 avvenuta lungo una frattura. L’entrata di tale grotta si trova a monte delle bocche ed è costituita da un piccolo ingresso che richiede di fare molta attenzione e di abbassarsi, ed è percorribile all’interno per circa una cinquantina di metri solo da persone dotate di caschi di protezione e torce. Di fronte le bocche, il percorso riprende poi quota con una salita piuttosto ripida, raggiungendo un affaccio panoramico sulla Valle del Bove a quota 2095 m s.l.m., all’interno della quale è possibile osservare una serie di dicchi magmatici che al tempo stesso fungono protezione dall’erosione della valle stessa, lungo una cresta conosciuta come Serracozzo, seguendo una traccia abbastanza evidente. Il ritorno può essere fatto più agevolmente percorrendo la cresta fino a 2150 m s.l.m., per iniziare a scendere lungo un’ampia distesa sabbiosa costituente la variante 723A che attraversa le bocche eruttiva del 1928, fino a ricongiungersi al percorso principale fatto all’andata a quota 1865 m s.l.m. in prossimità dell’ovile. In alternativa, da quota 2150 m s.l.m., si può proseguire fino a Rocca della Valle leggermente sulla destra deviando un sabbione a quota 2738 m s.l.m. percorrendo un tratto di circa 1610 metri, oppure Pizzi Deneri a quota 2847 m s.l.m., percorrendo ulteriori 740 metri. Lungo questo tratto, è possibile osservare esempi della cosiddetta lava cicirara, ovvero rocce basaltiche ricche di grossi cristalli di plagioclasio biancastri. In corrispondenza di Rocca della Valle, il percorso si articola tra rocce con una pendenza media prossima al 50 %, che lo rende particolarmente impegnativo.
Waypoints
Comments (1)
You can add a comment or review this trail
I have followed this trail verified View more
Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Molto dettagliato per via della foto. Ho deciso di percorrerlo dopo tanti mesi che lo avevo inserito tra quelli da fare ed oggi sono andato senza alcun dubbio di perdermi.