Rifugio Cesare Battisti alla Gazza, vajo Pelegatta, forcellin Plische

Dall'ampio parcheggio sotto il rifugio Cesare Battisti alla Gazza si seguono le indicazioni per Vajo Scuro-Omo e la Dona- Vajo Pelegatta.
Inizialmente pianeggiante attraverso il bosco con panorama sulla vallata sotto le iconiche guglie del Fumante.
Seguendo le indicazioni si prende a salire a sinistra direzione Vajo Pelegatta- Rifugio Scalorbi. Sentiero molto ripido e sdrucciolevole ma non pericoloso. Ci si inoltra nel vajo ponendo sempre attenzione alla segnaletica bianco rossa, e si svolta nuovamente a sinistra entrando nel Vajo Pelegatta vero e proprio, lasciando alla nostra destra il vajo del Pino che non offre alcun sbocco.
Si risale il vajo a tratti stretto e sdrucciolevole tuttavia molto divertente. In poco tempo si raggiunge lo sbocco caratterizzato da uno stretto passaggio tra i mughi per poi aprirsi. La pendenza scema velocemente fino al raggiungimento del passo del Pelegatta e il rifugio Scalorbi a pochi metri più in basso. Dallo Scalorbi si seguono le indicazioni per passo della lora o tre croci. Dopo qualche centinaio di metri le indicazioni a sinistra segnano Omo e la Donna, e Forcellino Plische. Seguendo per quest'ultimo si sale di poco e si entra in un affascinante paesaggio Dolomitico tra massi e guglie. Si prosegue scendendo infine verso il sentiero delle Tre Croci o della Lora. Questa parte è stata completamente ridisegnata e resa meno ripida e meno scivolosa senza scalfirne il fascino. Raggiunto il sentiero delle Tre Croci è ben visibile in basso il Rifugio Battisti. Sentiero semplice a tornanti con una percorrenza di 30/45 miuti.
Necessario caschetto. L'imbrago no perché non è attrezzato in nessun modo.
Consigliato solo a chi ha un minimo di dimestichezza di montagna e un pelo di arrampicata, che sa dove appoggiare piedi e mani senza smuovere massi e creare pericoli.