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Rifugio A. Papa - Pasubio e Strada delle 52 Gallerie

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Trail stats

Distance
8.16 mi
Elevation gain
2,841 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
5,154 ft
Max elevation
7,294 ft
TrailRank 
36
Min elevation
3,990 ft
Trail type
One Way
Time
7 hours 7 minutes
Coordinates
1359
Uploaded
September 13, 2021
Recorded
September 2021
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near Malga Pasubio di Sotto, Veneto (Italia)

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Itinerary description

È un itinerario assai frequentato, proposto in molte guide, che inizia in Veneto e giunge in Trentino. nel quale è impossibile sbagliare strada. Ma è anche una delle escursioni più belle e panoramiche delle Alpi, e si snoda su un vero capolavoro di ingegneria militare. Io l’ho percorso in due tappe/in due giorni: il primo giorno/prima tappa partendo dal parcheggio di Bocchetta Campiglia, sosta pranzo al Rif. A.Papa e poi visita alla “zona sacra” – chiesetta S.Maria e Arco Romano; il secondo giorno/tappa anello da Rif. Papa, strada degli eroi, Soglio dell’Incudine, Cogolo Alto, Cima Palon, selletta Damaggio, Dente Italiano, Dente Austriaco, chiesetta S.Maria, Rif. Papa, Bocchetta Campiglia. Il tracciato gpx rilevato, per quanto riguarda il tragitto lungo le 52 gallerie, riveste funzione indicativa e statistica e non può essere preciso per la ovvia perdita di segnale nelle gallerie più lunghe ove, peraltro, all’interno delle stesse sarebbe impossibile da seguire! Note: indispensabile il casco da roccia/ferrate e un frontalino, è utile una seconda torcia elettrica di scorta per le gallerie.
La strada delle 52 gallerie - rigorosamente numerate - venne realizzata dalla Armata italiana in nove mesi tra marzo e dicembre del 1917, per rendere più sicura la salita di truppe e mezzi verso il Pasubio, in alternativa alla strada degli Scarubbi, esposta alle valanghe e al tiro degli austriaci. L'altopiano del Pasubio era uno dei capisaldi strategici della guerra: uno sfondamento delle difese italiane avrebbe permesso alle truppe austro -ungariche di raggiungere la pianura padana. Oltre alla strada delle 52 gallerie, dal settembre del 1917 i genieri italiani e austriaci realizzarono un gran numero di tunnel sotto le cime del Pasubio (quello fatto costruire dal generale Achille Papa al Palon è percorribile a piedi). Inoltre vennero scavate molte gallerie di mina, per distruggere le postazioni dei nemici: su questo particolare fronte, chiamato poi, di “guerra delle mine” vi furono 10 esplosioni, 5 italiane e 5 austriache, e l'ultima avvenne il 13 marzo 1918, quando gli austriaci distrussero la cima del Dente Italiano con 50 tonnellate di esplosivo. Molti segni della guerra sono ancora ben visibili percorrendo il «sentiero tricolore», che si snoda ad anello toccando le cime del Palon e del Dente Italiano. Dall’altipiano del Pasubio si può tornare a valle sulla strada degli Scarubbl oppure a ritroso su quella delle 52 gallerie. Questo percorso viene svolto in discesa, anche se è una scelta fatta da pochi perché bisogna fare attenzione a non battere la testa e a non scivolare sulla roccia umida, e pochi salgono nel pomeriggio: quindi scompare l'affollamento del mattino e si possono ammirare con più calma gli aerei panorami sulla val Leogra e la strada tagliata sullo scosceso pendio.
Percorso. Dal Rif. A. Papa, si percorre per circa 1,6 Km in 20 min. la strada degli eroi (sentiero CAI 399) fino a incontrare una tabella segnavia sulla dx che indica il s. CAI 398A per la cresta che porta al Soglio dell’incudine, Cogolo Alto ex Rif. Militare e Cima Palon. Imboccato il 398A si inizia a salire ripidamente a serpentine fra pini mughi e roccette verso la cresta e una volta raggiunta salendo in modo più dolce e dopo aver incontrato il bivio con il CAI 398 che scende alla Galleria gen. Havet sulla Strada degli Eroi, ci si porta verso il Soglio dell’Incudine del quale si può ammirare la vertiginosa parete verticale. Uno scorcio unico della stessa è poi visibile dal finestrone di una galleria scavata nella roccia. Proseguendo sulla linea di cresta raggiungiamo il costone presso il Cogolo Alto (2171 m, 40 min). Stupendo il panorama che si apre sulla Vallarsa e sulle cime del Pasubio che dominano con paretine e ghiaioni una vasta conca; sul crinale si trova un bivio, dove si va a destra, sempre sul 105, passando a fianco dei ruderi di un rifugio militare e si continua sul costone poco inclinato, che tra postazioni e gallerie giunge sulla cima Palon, la più elevata del massiccio (2232 m, 15 m in). Si continua sul tracciato a mezza costa che sul lato destro del crinale porta subito alla selletta Damaggio (2200 m), da cui con pochi passi si scende all'imbocco di una galleria, mentre una gradinata sale al vicino Dente Italiano, con un suggestivo crocefisso realizzato con i resti dei supporti in ferro dei reticolati (2222 m – 10 min.). Da qui si può scendere alla Selletta dei Denti, fare una digressione, come da me fatto, al vicinissimo Dente Austriaco, andare a vedere la croce in ferro battuto e ridiscendere lungo il s. CAI 142A in direzione della chiesetta S.Maria e Selletta Comando a cui mi porto operando un piccolo taglio fuori traccia per accorciare per pascoli ed evitare il ghiaione fastidioso dello stradello. Il rientro poi al Rif. Papa, a chiusura dell’anello sull’altipiano del Pasubio, avviene non lungo lo stradello militare con segnavia CAI 120, ma “tagliando” fuori sentiero per i pascoli sovrastanti su una traccia inizialmente ben visibile e marcata che poi trascuriamo per andare a vista a incrociare il sentiero CAI 105 scendendo allo stesso per un pendio scosceso e ripido in brevi tratti. Con il 105 infine raggiungiamo il Rif. A.Papa dove sostiamo per il pranzo prima di iniziare la discesa a Bocchetta Campiglia.
Per tornare a valle si può seguire la strada degli Scarubbi, che si abbassa in diagonale nella vasta conca dell'Alpe Pasubio e poi con molti tornanti dotati di scorciatoie fino alla Bocca di Campiglia (1216 m, 2 h circa). Oppure, come in effetti ho fatto, si ripercorre in discesa la strada delle 52 gallerie. In questo caso ho iniziato con un tracciato diverso: dalle Porte del Pasubio si prende il sentiero 372, che si tiene sulla sinistra del crinale, a monte della Strada degli Scarubbi, tagliando in piano e poi con lievi saliscendi il pendio che domina la conca dell'Alpe Pasubio per più di 1 km, fino al passo di Fontana d'Oro (1875 m, 25 min). Dal passo non si segue l'impegnativa ferrata (segnavia 367), ma con pochi passi in discesa si torna sulla strada delle 52 gallerie. La si ripercorre a ritroso, con scorci sulle pareti nelle quali è costruita e facendo attenzione al fondo roccioso scivoloso delle gallerie, fino alla Bocca di Campiglia (1216 m, 1 h 40 min circa).

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