Rif. Antelao da Pozzale
near Pozzale, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
L'avventura odierna ci fa partire dalla zona appena sopra Pozzale (frazione di Pieve di Cadore).
Parcheggiata l'auto in uno spiazzo a circa 1km sopra il paesello, si parte percorrendo fin da subito la forestale che sale da valle, che ci fa guadagnare dislivello dolcemente, senza particolari strappi.
A un certo tratto la forestale lascia posto al Cai 250, che accompagnerà quasi fino a rifugio.
Si sale con calma, la neve caduta abbondante nelle scorse settimane obbliga a tenere un ritmo blando.
All'altezza del 4km ci si trova ad un intersezione dove proseguendo a sx si tiene il 250 verso forcella Antracisa, ma noi teniamo la dx (sentiero dell'acqua) che porta cmq al rifugio. In questo pezzo ci sono alcuni tratti di buona pendenza, ma mai niente di realmente impegnativo, ed in circa 30 minuti raggiungiamo la nostra meta. (1796m)
Sostiamo per pranzo al rifugio, gestito dal simpatico Livio, (consiglio piatto Antelao) e dopo circa 1h ripartiamo, iniziando così la fase di rientro.
Dal rifugio prendiamo la carrareccia, il tratto del 250 che avevamo saltato all'andata, e scendiamo agilmente fino a raggiungere dopo circa 15 minuti Forcella Antracisa.
Dalla forcella decidiamo di instradarci verso il Monte Tranego (1849m), con un piccolo guadagno di dislivello, non andiamo in vetta, rimaniamo sottostanti, e cominciamo la vera discesa verso valle.
Scendiamo agilmente, e dopo circa 1km, troviamo una deviazione a dx, battuta da motoslitta e decidiamo di seguirla ma ATTENZIONE, non seguite la mia traccia perché dopo un centinaio di metri, siamo tornati indietro perché la traccia sparisce.
L'alternativa era tagliare un paio di km scegliendo il sentiero denominato Le Curte, ma abbiamo optato per continuare per carrareccia (con qualche taglio) fino alla zona di partenza.
Nella parte finale siamo usciti dalla traccia segnata per arrivare più agilmente all'auto evitando qualche decina di metri di dislivello.
Bella escursione, soprattutto con il paesaggio innevato, alla portata di tutti, richiesta una minima preparazione fisica visti cmq i quasi 15km di sviluppo.
Non abbiamo usato né ciaspole né ramponi, ma i secondi in diversi tratti, soprattutto le parti in discesa verso fine percorso, sono più che consigliabili.
Difficoltà tecnica minima
Copertura telefonica discreta.
Parcheggiata l'auto in uno spiazzo a circa 1km sopra il paesello, si parte percorrendo fin da subito la forestale che sale da valle, che ci fa guadagnare dislivello dolcemente, senza particolari strappi.
A un certo tratto la forestale lascia posto al Cai 250, che accompagnerà quasi fino a rifugio.
Si sale con calma, la neve caduta abbondante nelle scorse settimane obbliga a tenere un ritmo blando.
All'altezza del 4km ci si trova ad un intersezione dove proseguendo a sx si tiene il 250 verso forcella Antracisa, ma noi teniamo la dx (sentiero dell'acqua) che porta cmq al rifugio. In questo pezzo ci sono alcuni tratti di buona pendenza, ma mai niente di realmente impegnativo, ed in circa 30 minuti raggiungiamo la nostra meta. (1796m)
Sostiamo per pranzo al rifugio, gestito dal simpatico Livio, (consiglio piatto Antelao) e dopo circa 1h ripartiamo, iniziando così la fase di rientro.
Dal rifugio prendiamo la carrareccia, il tratto del 250 che avevamo saltato all'andata, e scendiamo agilmente fino a raggiungere dopo circa 15 minuti Forcella Antracisa.
Dalla forcella decidiamo di instradarci verso il Monte Tranego (1849m), con un piccolo guadagno di dislivello, non andiamo in vetta, rimaniamo sottostanti, e cominciamo la vera discesa verso valle.
Scendiamo agilmente, e dopo circa 1km, troviamo una deviazione a dx, battuta da motoslitta e decidiamo di seguirla ma ATTENZIONE, non seguite la mia traccia perché dopo un centinaio di metri, siamo tornati indietro perché la traccia sparisce.
L'alternativa era tagliare un paio di km scegliendo il sentiero denominato Le Curte, ma abbiamo optato per continuare per carrareccia (con qualche taglio) fino alla zona di partenza.
Nella parte finale siamo usciti dalla traccia segnata per arrivare più agilmente all'auto evitando qualche decina di metri di dislivello.
Bella escursione, soprattutto con il paesaggio innevato, alla portata di tutti, richiesta una minima preparazione fisica visti cmq i quasi 15km di sviluppo.
Non abbiamo usato né ciaspole né ramponi, ma i secondi in diversi tratti, soprattutto le parti in discesa verso fine percorso, sono più che consigliabili.
Difficoltà tecnica minima
Copertura telefonica discreta.
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