Ridracoli - Strabatenza - Trogo - Casanova dell'Alpe - Case di Ridracoli (percorso delle mulattiere)
near Biserno, Emilia-Romagna (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Se uno ama le mulattiere, questo è il suo percorso, almeno due terzi è su percorsi storici ben curati, selciati.
Lo metto come difficile un po' per la lunghezza e molto per la doppia salita che non dà tregua. Vorrei provare a farlo in senso opposto (antiorario) per vedere se fa meno effetto.
Si parcheggia al museo di Ridracoli e si sale subito sul 215 . Il 215 è un sentiero importante (la mulattiera di Ridracoli)ma è orfano di genitori, in quanto né il CAI di Cesena (che sovrintende ai sentieri della zona, quelli che iniziano con 2), né il CAI di Forlì, che qualche interesse in zona ha, né il comune di Bagno di Romagna (nel cui territorio è posto) né quello di Santa Sofia, che è vicino, se ne curano. Il sentiero esiste, ha un numero e un nome (v. https://hiking.waymarkedtrails.org/#route?id=4041280), ma non ha amici...
Per cui, in tutto il primo tratto non ci sono segnalazioni di sorta e il sentiero segue, qua e là tagliandola, la strada che porta da Ridracoli a Poggio alla Lastra, per abbandonarla decisamente al km 4, quota 800, imboccando la mulattiera a sinistra che , attraverso splendidi boschi, incrocia casolari intatti e giunge a Strabatenza. luogo nobile per memorie e edifici.
Qui seguiamo per qualche centinaio di metri il sentiero del partigiano Janosik mentre prendiamo il sentiero 211 diretto a Casanova dell'Alpe (mulattiera di Casanova), questo sì ampiamente segnalato.
Prima merita una sosta in una bella zona di edifici ristrutturati, sulle sponde del Bidente di Pietrapazza, il ramo più bello del fiume. Qui ci sono ponti , mulini, territori di antica frequentazione e che sono stati meritoriamente tenuti vivi.
Si riparte poi nel bosco seguendo l'argine sinistro del fiume fino al podere Cortine (anche questo ben restaurato). Da qui si ricomincia a salire e il percorso alterna boschi secolari a sentieri di mezza costa e quasi di crinale con bei panorami sulla meravigliosa valle di PIetrapazza.
Fino al podere Trogo l'andamento è leggero poi, dopo la Fonte della Spungazza, si sale seriamente, tagliando le isoipse ad angolo retto.
La ripida salita porta a Casanova dell'Alpe, con altri edifici ben restaurati e così ritorniamo verso la valle di Ridracoli, abbandonando il versante verso Bagno.
Si segue la forestale per un po', poi, alla croce, si scende velocemente (sempre su mulattiera) verso il Lago e la DIga che appare solo tardi in tutta la sua magnificenza. Il punto migliore di visione è alle Caselle.
Giunti qui, si imbocca il sentiero Natura che porta agevolmente al parcheggio.
La zona di Ridracoli e Pietrapazza è tutta bellissima, qui se ne ha un bel saggio. Notevole il fatto che pur in presenza di valli selvagge, molti casolari siano stati recuperati e bene e qualcuno, anche solo per il week end, li frequenti.
Nel bei tratti nel bosco si incontrano facilmente daini e altri abitanti del bosco.
Una delle sensazioni più belle è l'assoluto silenzio che, per lunghi tratti, ci accompagna. Impagabile.
Come noto, il cellulare non prende da queste pati. Meglio scaricare la traccia e lasciarsi guidare in questo mondo incantato
Lo metto come difficile un po' per la lunghezza e molto per la doppia salita che non dà tregua. Vorrei provare a farlo in senso opposto (antiorario) per vedere se fa meno effetto.
Si parcheggia al museo di Ridracoli e si sale subito sul 215 . Il 215 è un sentiero importante (la mulattiera di Ridracoli)ma è orfano di genitori, in quanto né il CAI di Cesena (che sovrintende ai sentieri della zona, quelli che iniziano con 2), né il CAI di Forlì, che qualche interesse in zona ha, né il comune di Bagno di Romagna (nel cui territorio è posto) né quello di Santa Sofia, che è vicino, se ne curano. Il sentiero esiste, ha un numero e un nome (v. https://hiking.waymarkedtrails.org/#route?id=4041280), ma non ha amici...
Per cui, in tutto il primo tratto non ci sono segnalazioni di sorta e il sentiero segue, qua e là tagliandola, la strada che porta da Ridracoli a Poggio alla Lastra, per abbandonarla decisamente al km 4, quota 800, imboccando la mulattiera a sinistra che , attraverso splendidi boschi, incrocia casolari intatti e giunge a Strabatenza. luogo nobile per memorie e edifici.
Qui seguiamo per qualche centinaio di metri il sentiero del partigiano Janosik mentre prendiamo il sentiero 211 diretto a Casanova dell'Alpe (mulattiera di Casanova), questo sì ampiamente segnalato.
Prima merita una sosta in una bella zona di edifici ristrutturati, sulle sponde del Bidente di Pietrapazza, il ramo più bello del fiume. Qui ci sono ponti , mulini, territori di antica frequentazione e che sono stati meritoriamente tenuti vivi.
Si riparte poi nel bosco seguendo l'argine sinistro del fiume fino al podere Cortine (anche questo ben restaurato). Da qui si ricomincia a salire e il percorso alterna boschi secolari a sentieri di mezza costa e quasi di crinale con bei panorami sulla meravigliosa valle di PIetrapazza.
Fino al podere Trogo l'andamento è leggero poi, dopo la Fonte della Spungazza, si sale seriamente, tagliando le isoipse ad angolo retto.
La ripida salita porta a Casanova dell'Alpe, con altri edifici ben restaurati e così ritorniamo verso la valle di Ridracoli, abbandonando il versante verso Bagno.
Si segue la forestale per un po', poi, alla croce, si scende velocemente (sempre su mulattiera) verso il Lago e la DIga che appare solo tardi in tutta la sua magnificenza. Il punto migliore di visione è alle Caselle.
Giunti qui, si imbocca il sentiero Natura che porta agevolmente al parcheggio.
La zona di Ridracoli e Pietrapazza è tutta bellissima, qui se ne ha un bel saggio. Notevole il fatto che pur in presenza di valli selvagge, molti casolari siano stati recuperati e bene e qualcuno, anche solo per il week end, li frequenti.
Nel bei tratti nel bosco si incontrano facilmente daini e altri abitanti del bosco.
Una delle sensazioni più belle è l'assoluto silenzio che, per lunghi tratti, ci accompagna. Impagabile.
Come noto, il cellulare non prende da queste pati. Meglio scaricare la traccia e lasciarsi guidare in questo mondo incantato
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Comments (1)
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Fatto tre-quattro anni seguendo una vecchia traccia da poco sopra Ridracoli, ora verifico se è la stessa...anche se quella saliva nei pressi di Monte Marino (quella legata agli scontri contro i tedeschi)...una bella sgroppata. Sempre bel giro!