Repubblica di San Marino: Montegiardino - Sentiero 3 - Gesso - Sassofeltrio - Le macchie - Montegiardino
near Monte Giardino, Montegiardino (Repubblica di San Marino)
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Trail photos
Itinerary description
Interessante giro praticamente dietro a casa (per noi della provincia di Rimini, la Repubblica di San Marino è di fatto a poche decine di minuti d'auto).
Uno dei pregi di questa escursione nella parte meridionale di RSM, che volge verso la Valconca e il Montefeltro, è l'assenza quasi totale di asfalto (ce ne sarà meno del 5%): tutto il resto è composto da sentieri segnati e non segnati, campi, sterrate...tra l'altro a parte uno-due dubbi che mi sono sorti mentre camminavo (ho preparato il giro in mattinata senza un'idea precisa al 100% sul tracciato, percui...), il percorso è tracciato davvero molto bene e le possibilità di sbagliarsi con in mano una cartina e GPS sono piuttosto limitate. Va da sè che avere un buon senso dell'orientamento aiuta a non prendere direzioni completamente sballate.
La partenza è dalla piccola piazza di Montegiardino, uno dei castelli di San Marino. Sull'edificio di fronte alla Chiesa tra l'altro è apposta una targa in memoria di due fratelli, Pietro e Giuseppe Casadei, militi della guardia civica ausiliaria, morti il 20 settembre 1944 a causa della caduta di una granata tedesca quasi al termine della guerra.
Lasciando i vicoli di Montegiardino dirigendosi a "valle" (il giro è in senso orario) si entra da subito - seguendo il sentiero n. 3 bianco-rosso - in un ambiente selvaggio e boscoso, ai piedi della ex cava di gesso, dove si attraversa il torrente Marano che poi sfocerà a Riccione. Si tratta di un'area molto intrigante, caratterizzata da vari su e giù e dove potrete trovare diverse installazioni relative ad animali, ma anche massi gessosi. Nondimeno, la zona è spesso frequentato da tiratori con l'arco e appassionati di Soft Air, quindi il consiglio è di dare un occhio...a prima battuta inoltre i segni bianco-rossi del sentiero CAI 3 non sono sempre ben visibili per ciò chi non dovesse seguire pedissequamente la traccia sul GPS potrebbe gironzolare un po' prima di capire dove proseguire...ma anche questo fa parte del gioco!
Uscendo da questo divertente ambiente (che, ripeto, merita davvero di essere visitato), ci si trova su una strada bianca che si risale per poche centinaia di metri prima di svoltare nuovamente a sinistra. *Chi invece volesse concludere qui l'anello può semplicemente proseguire, svoltare a destra e tornare a Montegiardino (https://sanmarinotrekking.com/portfolio-items/gessi_montegiardino/). Svoltando invece a sinistra al bivio descritto poco fa, ci si trova ancora una volta al cospetto del torrente Marano, ma anche di una bella cascatella che ha il suo colpo d'occhio, oltre che del vecchio mulino situato poco sopra al corso d'acqua.
Ora inizia una lenta ma non complessa risalita che sbuca in prossimità della strada asfaltata di "crinale" che da località Gesso (alla nostra sx) porta a Sassofeltrio (sulla dx). Qui le soluzioni possono essere due 1) tenere la sinistra e arrivare in brevissimo a Gesso, passando anche dalla ex cava 2) oppure proseguire a destra sulla strada asfaltata e svoltare una volta incrociato il bivio segnato dai pannelli bianco-rossi. Con quel sentiero lungo i campi raggiungiamo quindi la medesima località Gesso, che prende effettivamente il nome dalla zona...
Nota di colore: siamo qui ancora in provincia di Rimini, essendo Gesso sotto il Comune di Sassofeltrio, che è entrato a far parte dell'Emilia-Romagna 2-3 anni fa, lasciando pertanto le Marche e la provincia di Pesaro Urbino. Lasciandoci Gesso alle spalle e superata prima una chiesa, poi una graziosa maestà e quindi un cimitero (la progressione devo dire che non è casuale ma ben organizzata...), iniziamo a scendere lungo il sentiero adiacente al cimitero. Attenzione: questo pezzo non è lungo, ma è privo di segnaletica (è sentiero "non segnato"). Quindi bisogna essere sicuri di volerlo percorrere, in assenza di una certa manutenzione.
Una volta giunti in prossimità del torrente sul fondo valle, che altro non è che un piccolo rivolo d'acqua, si comincia la salita al pari della discesa. Ho trovato un po' difficoltoso solo l'ultimo tratto prima di "sbucare" sul campo aperto, essendo un passaggio non pulito e con diversi rovi aggrovigliati. Chi avesse con se un machete o simile non incontrerà problemi. In questo punto ho anche leggermente perso l'orientamento, ma è sufficiente costeggiare il campo per ritrovarsi sulla strada bianca posta sotto il paese di Sassofeltrio. Da qui, un sentiero questa volta tracciato ci condurrà fino al centro del piccolo paese, da cui si può godere una bella vista sul resto della Valconca, sia i paesi verso la foce sia quelli che salgono fino alla Carpegna.
Nel paese c'è un Bar-Ristorante e nessun altra attività pubblica, quindi qualora necessitaste è bene informarsi degli orari di apertura dell'esercizio in questione.
Da Sassofeltrio si inizia a chiudere progressivamente l'anello, piegando verso Montegiardino. Per il 99% siamo sempre su percorsi CAI: sentieri, sterrate o asfalto ma pur sempre ben segnati. L'unica eccezione è la deviazione effettuata a poca distanza dopo aver lasciato il paese di Sassofeltrio, scendendo lungo un sentiero alla nostra sinistra e indicato da una piccola Maestà all'angolo. Ad un certo punto, proseguendo su questo sentiero utilizzato perlopiù dagli agricoltori locali, verrà chiesto di avvicinarsi ad una casa dove alcune tracce indicano la presenza di un cane (di taglia media). In realtà, con le dovute attenzioni, basta tagliare il campo esattamente nel punto in cui passano già i mezzi e non sono presenti colture, ritrovando in modo perfetto il sentiero CAI al termine del "vialetto" che conduce alla casa in questione.
Potrei proseguire a descrivere nel dettaglio il resto del giro, ma come detto il percorso non presenta ulteriori criticità. Dunque mi fermerei qui, avendo già scritto molto.
Giro davvero divertente e vario per chi non volesse spostarsi molto dalla provincia di Rimini!
Uno dei pregi di questa escursione nella parte meridionale di RSM, che volge verso la Valconca e il Montefeltro, è l'assenza quasi totale di asfalto (ce ne sarà meno del 5%): tutto il resto è composto da sentieri segnati e non segnati, campi, sterrate...tra l'altro a parte uno-due dubbi che mi sono sorti mentre camminavo (ho preparato il giro in mattinata senza un'idea precisa al 100% sul tracciato, percui...), il percorso è tracciato davvero molto bene e le possibilità di sbagliarsi con in mano una cartina e GPS sono piuttosto limitate. Va da sè che avere un buon senso dell'orientamento aiuta a non prendere direzioni completamente sballate.
La partenza è dalla piccola piazza di Montegiardino, uno dei castelli di San Marino. Sull'edificio di fronte alla Chiesa tra l'altro è apposta una targa in memoria di due fratelli, Pietro e Giuseppe Casadei, militi della guardia civica ausiliaria, morti il 20 settembre 1944 a causa della caduta di una granata tedesca quasi al termine della guerra.
Lasciando i vicoli di Montegiardino dirigendosi a "valle" (il giro è in senso orario) si entra da subito - seguendo il sentiero n. 3 bianco-rosso - in un ambiente selvaggio e boscoso, ai piedi della ex cava di gesso, dove si attraversa il torrente Marano che poi sfocerà a Riccione. Si tratta di un'area molto intrigante, caratterizzata da vari su e giù e dove potrete trovare diverse installazioni relative ad animali, ma anche massi gessosi. Nondimeno, la zona è spesso frequentato da tiratori con l'arco e appassionati di Soft Air, quindi il consiglio è di dare un occhio...a prima battuta inoltre i segni bianco-rossi del sentiero CAI 3 non sono sempre ben visibili per ciò chi non dovesse seguire pedissequamente la traccia sul GPS potrebbe gironzolare un po' prima di capire dove proseguire...ma anche questo fa parte del gioco!
Uscendo da questo divertente ambiente (che, ripeto, merita davvero di essere visitato), ci si trova su una strada bianca che si risale per poche centinaia di metri prima di svoltare nuovamente a sinistra. *Chi invece volesse concludere qui l'anello può semplicemente proseguire, svoltare a destra e tornare a Montegiardino (https://sanmarinotrekking.com/portfolio-items/gessi_montegiardino/). Svoltando invece a sinistra al bivio descritto poco fa, ci si trova ancora una volta al cospetto del torrente Marano, ma anche di una bella cascatella che ha il suo colpo d'occhio, oltre che del vecchio mulino situato poco sopra al corso d'acqua.
Ora inizia una lenta ma non complessa risalita che sbuca in prossimità della strada asfaltata di "crinale" che da località Gesso (alla nostra sx) porta a Sassofeltrio (sulla dx). Qui le soluzioni possono essere due 1) tenere la sinistra e arrivare in brevissimo a Gesso, passando anche dalla ex cava 2) oppure proseguire a destra sulla strada asfaltata e svoltare una volta incrociato il bivio segnato dai pannelli bianco-rossi. Con quel sentiero lungo i campi raggiungiamo quindi la medesima località Gesso, che prende effettivamente il nome dalla zona...
Nota di colore: siamo qui ancora in provincia di Rimini, essendo Gesso sotto il Comune di Sassofeltrio, che è entrato a far parte dell'Emilia-Romagna 2-3 anni fa, lasciando pertanto le Marche e la provincia di Pesaro Urbino. Lasciandoci Gesso alle spalle e superata prima una chiesa, poi una graziosa maestà e quindi un cimitero (la progressione devo dire che non è casuale ma ben organizzata...), iniziamo a scendere lungo il sentiero adiacente al cimitero. Attenzione: questo pezzo non è lungo, ma è privo di segnaletica (è sentiero "non segnato"). Quindi bisogna essere sicuri di volerlo percorrere, in assenza di una certa manutenzione.
Una volta giunti in prossimità del torrente sul fondo valle, che altro non è che un piccolo rivolo d'acqua, si comincia la salita al pari della discesa. Ho trovato un po' difficoltoso solo l'ultimo tratto prima di "sbucare" sul campo aperto, essendo un passaggio non pulito e con diversi rovi aggrovigliati. Chi avesse con se un machete o simile non incontrerà problemi. In questo punto ho anche leggermente perso l'orientamento, ma è sufficiente costeggiare il campo per ritrovarsi sulla strada bianca posta sotto il paese di Sassofeltrio. Da qui, un sentiero questa volta tracciato ci condurrà fino al centro del piccolo paese, da cui si può godere una bella vista sul resto della Valconca, sia i paesi verso la foce sia quelli che salgono fino alla Carpegna.
Nel paese c'è un Bar-Ristorante e nessun altra attività pubblica, quindi qualora necessitaste è bene informarsi degli orari di apertura dell'esercizio in questione.
Da Sassofeltrio si inizia a chiudere progressivamente l'anello, piegando verso Montegiardino. Per il 99% siamo sempre su percorsi CAI: sentieri, sterrate o asfalto ma pur sempre ben segnati. L'unica eccezione è la deviazione effettuata a poca distanza dopo aver lasciato il paese di Sassofeltrio, scendendo lungo un sentiero alla nostra sinistra e indicato da una piccola Maestà all'angolo. Ad un certo punto, proseguendo su questo sentiero utilizzato perlopiù dagli agricoltori locali, verrà chiesto di avvicinarsi ad una casa dove alcune tracce indicano la presenza di un cane (di taglia media). In realtà, con le dovute attenzioni, basta tagliare il campo esattamente nel punto in cui passano già i mezzi e non sono presenti colture, ritrovando in modo perfetto il sentiero CAI al termine del "vialetto" che conduce alla casa in questione.
Potrei proseguire a descrivere nel dettaglio il resto del giro, ma come detto il percorso non presenta ulteriori criticità. Dunque mi fermerei qui, avendo già scritto molto.
Giro davvero divertente e vario per chi non volesse spostarsi molto dalla provincia di Rimini!
Waypoints
Comments (1)
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Percorso molto carino, prevalentemente su sterrato. Io ho dovuto accorciare per motivi di tempo,ma, tornero' per completarlo. Nel primo tratto nel bosco non sempre é facile orientarsi....fare attenzione!