Repubblica di San Marino: lungo fiume - Mulino di Gorgascura - Mulino e Fosso di Canepa - Bivio M.te Cerreto - I Gessi
near Gualdicciolo, Acquaviva (Repubblica di San Marino)
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Trail photos
Itinerary description
*LEGGERE BENE TUTTA LA DESCRIZIONE PRIMA DI SEGUIRE IL PERCORSO*
Bella camminata all'interno della Repubblica di San Marino, dove negli ultimi anni è stata messa mano alla rete escursionistica, realizzando sia brevi itinerari (caratterizzati dal classico colore bianco-rossi del CAI) che il lungo e impegnativo Cammino del Titano (segnavia bianco-azzurri che riprendono la bandiera sammarinese). Da ultimo, è stato effettuato un collegamento tra il territorio del piccolo Stato estero e la Valmarecchia, per raccordarsi al già esistente Cammino di San Francesco Rimini - La Verna.
In realtà avevo inizialmente in mente proprio di esplorare questi ultimi sentieri, tuttavia - dopo una prima parte di cammino lungo il sentiero ciclo-pedonale a fianco al torrente San Marino, l'attuale situazione meteo (non aveva ancora iniziato a piovere, ma le precipitazioni dei giorni precedenti si erano verificate lo stesso) ha reso impossibile il guado fino all'altra sponda.
Morale della favola: pur senza cartina al seguito ho cercato di immaginare al volo come riprogrammare il giro (iniziato alle 17!). Per renderlo piacevole e interessante occorre dunque tornare sulla strada asfaltata e percorrerla per circa 1 km fino all'altezza della Strada del Lavoro. Qui seguiamo brevemente la strada interna e all'altezza dell'ex Mulino Molarini svoltiamo nuovamente sulla strada di Gorgascura (troverete indicazioni bianco-rosse del CAI). Questa non è altro che l'inizio del sentiero vero e proprio che ci porterà dapprima in pochi minuti ai ruderi del Mulino di Gorgascura (davvero affascinante la cascatella lì a fianco), per poi iniziare un breve sali-scendi su un terreno che nei periodi di pioggia o immediatamente successivi risulterà piuttosto ostico. Questa avvertenza - che riporterò anche in calce per opportune ragioni - vale in generale per tutto il percorso che ho realizzato: ATTENZIONE, da percorrere solo in condizioni meteo favorevoli e con buona capacità e consapevolezza dei propri mezzi, stante la presenza di passaggi scivolosi e salite con la corda (proprio in virtù del terreno fangoloso).
Il sentiero prosegue sempre piuttosto ben segnalato, all'interno e all'esterno di zone boschive, con discreti paesaggi sia sugli ambienti naturali sammarinesi che sulla Valmarecchia e il Montefeltro. Muovendosi con un occhio ai segnavia occorre però prestare attenzione ad un bivio a destra, che ci porterà sulle tracce del Cammino del Titano (segnavia bianco-azzurro), nei pressi di un grande rudere che ci conduce sul sentiero per Canepa. La zona è facilmente distinguibile grazie al cartello sul bivio situato dinnanzi a una piccola cascatella. Il percorso non prosegue in direzione di Canepa, ma arrivato qui...perché non fare un salto a visitarla? Anche qua ci troviamo a che fare con una discesa un po' impervia caratterizzata da corda...e un guado a cui prestare attenzione. Risaliamo (sempre con attenzione e sempre con corda), fino a giungere alla zona dei Mulini di Canepa.
L'area del Fosso, che va poi ad alimentare il Torrente San Marino, è molto interessante sotto diversi aspetti. Quello più importante riguarda il fatto che un tempo lungo il corso d'acqua erano attivi ben 6 mulini (a coppia di 2) che si scambiavano l'acqua tra loro, da monte a valle. Una particolarità che in pochi altri possono vantare.
Tornando sui nostri passi, rincrociamo il bivio e ci dirigiamo in direzione opposta. Un bel passaggio panoramico sulla Carpegna/Valmarecchia ci porta ad una curva sulla strada asfaltata.
*ATTENZIONE: il bivio indicato al km 5,5 e fino al km 6,3 è un fuori sentiero che indubbiamente esiste (si può notare la traccia man mano che si procede), ma privo di manutenzione e dunque soggetto a varie intemperie, principalmente alberi sul terreno, alcuni rovi, etc...non è impossibile, ma non è nulla di imperdibile. Percui a meno che uno non abbia esigenze di avventurarsi a proprio rischio e pericolo, suggerisco di proseguire sulla strada asfaltata fino appunto al km 6,3, in prossimità dell'abitato al quale ci si ricongiunge.
Proseguendo sulla strada asfaltata si arriva dapprima ad un bar/fontana (l'unica presente sull'itinerario, in sostanza), quindi in leggera discesa e dopo due curve ci si trova al bivio per Monte Cerreto. Qui le possibili scelte sono diverse. L'unica da non prendere (quella che inizialmente ho seguito io) è quella che scende per Strada Guido Lambertizio e si interrompere davanti a una casa privata...sbarrata (?!). Per quanto mi riguarda, sono tornato pertanto sui miei passi, seguendo la segnaletica CAI che conduce ai Gessi. Non avevo particolari aspettative, invece sono rimasto positivamente sorpreso - sarà stata anche la bella luce tardo pomeridiana - da questa zona calanchiva e panoramica di rara bellezza. Naturalmente occorre sempre fare attenzione al fondo in pendenza e scivoloso...terminato il "crinale", si entra in una zona boschiva ben segnalata e, attenti al bivio, si ridiscende con calma fino a re-incrociare la strada asfaltata e quindi il torrente San Marino.
Bel giro in aree diverse tra cui alcune poco conosciute e frequentate.
Come già segnalato, attenzione al fondo in caso di tempo avverso e alla poca disponibilità di ACQUA lungo il percorso. Un occhio anche all'aspetto dell'orientamento, che non è in realtà così scontato.
Ho prudentemente classificato il percorso nel complesso come "difficile" per i diversi passaggi tecnici che richiedono attenzione e diverse capacità. Un percorso quindi da non sottovalutare per nulla, nonostante l'apparente vicinanza ad aree urbanizzate.
Bella camminata all'interno della Repubblica di San Marino, dove negli ultimi anni è stata messa mano alla rete escursionistica, realizzando sia brevi itinerari (caratterizzati dal classico colore bianco-rossi del CAI) che il lungo e impegnativo Cammino del Titano (segnavia bianco-azzurri che riprendono la bandiera sammarinese). Da ultimo, è stato effettuato un collegamento tra il territorio del piccolo Stato estero e la Valmarecchia, per raccordarsi al già esistente Cammino di San Francesco Rimini - La Verna.
In realtà avevo inizialmente in mente proprio di esplorare questi ultimi sentieri, tuttavia - dopo una prima parte di cammino lungo il sentiero ciclo-pedonale a fianco al torrente San Marino, l'attuale situazione meteo (non aveva ancora iniziato a piovere, ma le precipitazioni dei giorni precedenti si erano verificate lo stesso) ha reso impossibile il guado fino all'altra sponda.
Morale della favola: pur senza cartina al seguito ho cercato di immaginare al volo come riprogrammare il giro (iniziato alle 17!). Per renderlo piacevole e interessante occorre dunque tornare sulla strada asfaltata e percorrerla per circa 1 km fino all'altezza della Strada del Lavoro. Qui seguiamo brevemente la strada interna e all'altezza dell'ex Mulino Molarini svoltiamo nuovamente sulla strada di Gorgascura (troverete indicazioni bianco-rosse del CAI). Questa non è altro che l'inizio del sentiero vero e proprio che ci porterà dapprima in pochi minuti ai ruderi del Mulino di Gorgascura (davvero affascinante la cascatella lì a fianco), per poi iniziare un breve sali-scendi su un terreno che nei periodi di pioggia o immediatamente successivi risulterà piuttosto ostico. Questa avvertenza - che riporterò anche in calce per opportune ragioni - vale in generale per tutto il percorso che ho realizzato: ATTENZIONE, da percorrere solo in condizioni meteo favorevoli e con buona capacità e consapevolezza dei propri mezzi, stante la presenza di passaggi scivolosi e salite con la corda (proprio in virtù del terreno fangoloso).
Il sentiero prosegue sempre piuttosto ben segnalato, all'interno e all'esterno di zone boschive, con discreti paesaggi sia sugli ambienti naturali sammarinesi che sulla Valmarecchia e il Montefeltro. Muovendosi con un occhio ai segnavia occorre però prestare attenzione ad un bivio a destra, che ci porterà sulle tracce del Cammino del Titano (segnavia bianco-azzurro), nei pressi di un grande rudere che ci conduce sul sentiero per Canepa. La zona è facilmente distinguibile grazie al cartello sul bivio situato dinnanzi a una piccola cascatella. Il percorso non prosegue in direzione di Canepa, ma arrivato qui...perché non fare un salto a visitarla? Anche qua ci troviamo a che fare con una discesa un po' impervia caratterizzata da corda...e un guado a cui prestare attenzione. Risaliamo (sempre con attenzione e sempre con corda), fino a giungere alla zona dei Mulini di Canepa.
L'area del Fosso, che va poi ad alimentare il Torrente San Marino, è molto interessante sotto diversi aspetti. Quello più importante riguarda il fatto che un tempo lungo il corso d'acqua erano attivi ben 6 mulini (a coppia di 2) che si scambiavano l'acqua tra loro, da monte a valle. Una particolarità che in pochi altri possono vantare.
Tornando sui nostri passi, rincrociamo il bivio e ci dirigiamo in direzione opposta. Un bel passaggio panoramico sulla Carpegna/Valmarecchia ci porta ad una curva sulla strada asfaltata.
*ATTENZIONE: il bivio indicato al km 5,5 e fino al km 6,3 è un fuori sentiero che indubbiamente esiste (si può notare la traccia man mano che si procede), ma privo di manutenzione e dunque soggetto a varie intemperie, principalmente alberi sul terreno, alcuni rovi, etc...non è impossibile, ma non è nulla di imperdibile. Percui a meno che uno non abbia esigenze di avventurarsi a proprio rischio e pericolo, suggerisco di proseguire sulla strada asfaltata fino appunto al km 6,3, in prossimità dell'abitato al quale ci si ricongiunge.
Proseguendo sulla strada asfaltata si arriva dapprima ad un bar/fontana (l'unica presente sull'itinerario, in sostanza), quindi in leggera discesa e dopo due curve ci si trova al bivio per Monte Cerreto. Qui le possibili scelte sono diverse. L'unica da non prendere (quella che inizialmente ho seguito io) è quella che scende per Strada Guido Lambertizio e si interrompere davanti a una casa privata...sbarrata (?!). Per quanto mi riguarda, sono tornato pertanto sui miei passi, seguendo la segnaletica CAI che conduce ai Gessi. Non avevo particolari aspettative, invece sono rimasto positivamente sorpreso - sarà stata anche la bella luce tardo pomeridiana - da questa zona calanchiva e panoramica di rara bellezza. Naturalmente occorre sempre fare attenzione al fondo in pendenza e scivoloso...terminato il "crinale", si entra in una zona boschiva ben segnalata e, attenti al bivio, si ridiscende con calma fino a re-incrociare la strada asfaltata e quindi il torrente San Marino.
Bel giro in aree diverse tra cui alcune poco conosciute e frequentate.
Come già segnalato, attenzione al fondo in caso di tempo avverso e alla poca disponibilità di ACQUA lungo il percorso. Un occhio anche all'aspetto dell'orientamento, che non è in realtà così scontato.
Ho prudentemente classificato il percorso nel complesso come "difficile" per i diversi passaggi tecnici che richiedono attenzione e diverse capacità. Un percorso quindi da non sottovalutare per nulla, nonostante l'apparente vicinanza ad aree urbanizzate.
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