Ravello - Castrum Fracta - Scala

Il progetto iniziale di questo percorso effettuato a partire dal pomeriggio era di raggiungere Atrani per goderne lo spettacolo delle istallazioni luminose natalizio, tuttavia è stato interrotto in serata per l'arrivo di precipitazioni che rendevano incerto soprattutto il ritorno, poiché l'anello sarebbe dovuto essere di circa 9,6 km per circa 700 m di dislivello, raggiungendo nuovamente Ravello dal CAI 315 che collega le consecutivi Scalinate di Atrani sino al Cerreto, sfiorando i 1200 metri di dislivello su una mulattiera che conduce dal mare alla montagna e viceversa.

La partenza avviene dell'Auditorium di Ravello con il primo obiettivo prefissato, ossia di raggiungere le rovine del Castrum di Fracta,
le cui torri furono distrutte dai Pisani nel 1137 e la cui cinta muraria probabilmente andava a definire come zona protetta solo la propaggine immediatamente a sud del Monte Brusara, culmina su cui si ergeva la predetta roccaforte del Ducato di Amalfi.
I passaggi possono essere distinti fra i tratti urbani che offrono al contempo graziosi vicoli che inerpicano nella periferia del borgo ed alcuni suggestivi scorci costieri su Maiori e Minori: in successione saranno percorse via Lacco sino all'omonima chiesa, quindi le numerose scalinate dai grandi ora più larghi, ora più stretti di via San Martino che conduce in seno ad alcune villette ed aree più rurali ove si possono incontrare vitigni, agrumeti, colture di carciofi, verze e finocchi, asini, ovini e tranquilli cani da pastore che mostrano solo un'attenta curiosità al passaggio.
Al km 1,86 è presente una tabella che ben delinea i possibili cammini: sulla sterrata di sx si continua per i Piani di Sant'Erasmo sino alla cima del Cerreto (percorrendo altri 5 km circa) e sulla dx si incontra la tessitura di uno spaccato di storia medievale, ritornando al periodo delle Repubbliche Marinare. Inizia un'altra saluta fatta di gradini ricavati da una base lignea, il cui tappeto è offerto da miriadi di foglie di castagno ormai arrugginite ed altrettanto numerosissimi ricci, sino a raggiungere le silenziose mura di cinta che si ergono in quest'area boschiva del monte Brusara, con alle spalle le belle vedute su Pogerola, Amalfi ed Atrani. Si scende il percorso di andata, dilungandosi dall'hotel Bonadies sino alla Chiesa di Santa Maria a Gradillo per sbucare nella centrale piazza del Duomo e delle pareti esterne di Villa Rufolo. Apprezzato questo notevole punto di arte, si scende nell'oscurità in via San Francesco dai gradini irregolari e talora in manutenzione in alcuni punti: ci si concede un'affacciata sulle colorate luci che interessano Chiesa San Michele per ripiegare al punto di partenza, passando per lo storico Palazzo Annunziata.
L'intero percorso non richiede particolari accorgimenti, considerata anche la presenza di fontane, tuttavia il pensiero originario dell'intero anello comporta una certa attitudine alla salita ed alla discesa di continui tratti di scale e gradini più o meno irregolari che vale sempre la pena calpestare per godere di scenari per certi versi unici, sia nel contesto urbano che quello di mezza costa e marittimo.
Ravello resta pur sempre una delle mete più ambite dai turisti, a livello mondiale.