Quero monte Cornella

Dalla chiesa di Quero siamo saliti verso le "case rosse" un complesso monumentale eretto negli anni 50 da un eclettico artista veneziano e andato in rovina per il lungo abbandono dopo la sua morte. Si consiglia di seguire la strada e non il nostro percorso che ci ha portato a dover scalare dei muretti a secco.
Il cancello delle case rosse era aperto e siamo potuti salire per le ampie gradinate ammirando i resti delle varie installazioni (il monumento a Pinocchio, quello ai caduti sul Cornella, la cappelletta, l'inno alla pace) purtroppo molto danneggiate dal tempo e dall'azione dei vandali.
Dalle case rosse il sentiero sale con un percorso facile ma ripido ad una grande croce che guarda la valle di Quero poi con un altro centinaio di metri di dislivello si arriva alla cima del Monte Cornella dove esiste un osservatorio che indica tutte le montagne circostanti teatro di fatti d'arme durante la prima guerra mondiale.
Il percorso continua verso ovest su una stretta cengia con continui sali scendi, La presenza di alcuni cm di neve rendeva difficile l'individuazione del tracciato ma per fortuna prima di noi era passato un altro escursionista e ci e' basato seguire le sue orme, facendo comunque molta attenzione dato il rischio di scivolare.

Abbiamo incrociato il monumento al tenente Dacco' morto durante l'invasione del 1917 e siamo arrivati al complesso di antenne della Rai e dopo poco alla strada asfaltata che sale alla frazione di Filadon (Cilladon in italiano)

Dato che la neve ci aveva rallentato e fatto sforare i tempi abbiamo preferito scendere per la strada asfaltata fino a Quero e di li' giu' all'agriturismo Mulino Vallina dove avevamo prenotato.

L'agriturismo sorto dalla trasformazione di un antico mulino ci ha proposto un pranzo rigorosamente km zero con prodotti biologici e verdure coltivate da Lucia la proprietaria: altamente consigliato.

Dal mulino siamo scesi per il percorso salute fino alla chiesetta di San Valentino e da li' risaliti a Quero