Punta Almana... nonostante il ghiaccio.
near Presso, Lombardia (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Le previsioni Meteo per oggi non sono per nulla buone, tengo controllato i vari siti, ma niente, il tempo oggi sarà brutto... in compenso la voglia di andare in montagna è tanta. Alla fine scelgo una meta vicino a casa, male che vada sono qua a due passi e possiamo battere la ritirare senza colpo ferire, si, la Punta Almana fa al caso nostro.
Parcheggiamo poco prima del Ristorante Portole, le nuvole sulla nostra testa vanno e vengono, la Punta Almana a sprazzi fa capolino, sembra sgombra da neve, e così del resto me la immaginavo, facciamo per scendere dall'auto per prepararci ed ecco la sorpresa: un bello scroscio di acqua ghiacciata mista neve. Che palle! Fortunatamente il tutto dura solo una decina di minuti. Ci prepariamo con già la mantella sulle spalle, intanto un ragazzo che ha parcheggiato vicino a noi parte in direzione del Guglielmo. Con questo tempaccio è un bell'azzardo.
Vicino al parcheggio c'è una palina, posizionata all'inizio di un sentiero acciottolato, c'è scritto Forcella di Sale-Punta Almana, bene, questo sentiero non l'ho mai fatto e mi incurisisce, tra l'altro è anche il sentiero dove passa un Trail. Bollatura gialla. Sotto una leggera pioggerellina saliamo in moderata pendenza, poi troviamo diversi bivi dove non ci sono segnalazioni, raramente si incontra una palina, con l'aiuto del Gps arriviamo alla conosciuta Cascina Noase.
Ora la pioggerella è cessata ma il tempo rimane 'nu vero cess, su strada bitumata raggiungiamo la Forcella di Sale. Qua incontriamo alcuni escursionisti, altri matti come noi, due sono di ritorno dalla "via normale" alla Punta, in alcuni punti, i più esposti, la neve è instabile e non si fidavo ad andare oltre, andiamo bene, penso. Alla fine faranno gruppetto e ritenteranno la salita.
La mia idea invece, è quella di salire alla Punta seguendo la via attrezzata, che a questo punto sembra un azzardo, la neve presente alla Forcella non invoglia per nulla. Ma quando hai un tarlo è difficile combatterlo...
Saliamo subito ripidi, su neve molto scivolosa, poi pian piano il fondo diventa compatto, nella parte superiore c'è una sorta di pappetta, ma sotto si nasconde del ghiaccio, ghiaccio che obbliga Nadia giustamente a ramponarsi. Io ho lasciato a casa il necessaire. Passiamo le prime zone esposte, e poi le discontinue roccette da superare con attenzione, si scivola parecchio, in un paio di punti dobbiamo faticare per portare su Olmo, ma si prosegue. Superiamo tutte le difficoltà sino a sbucare in cresta, e qua veniamo investiti da un vento teso che porta neve ghiacciata, una situazione poco piacevole, ma meglio è aver trovato qua la buriana che lungo la via attrezzata. Con un panorama ridotto ci portiamo verso la Punta Almana, che raggiungiamo in una ventina di minuti.
Il vento non aiuta molto a rimanere in vetta, così fatte le foto di rito cominciamo a scendere seguendo la cresta sud, molto più sicura e praticamente quasi sgombra di neve; qua la visuale ora è un po più ampia e notiamo la Valtrompia sulla nostra sx e il Sebino sulla nostra dx, sempre verso il lato Sebino, sotto di noi, ecco l'Osteria Pastina... nome che non sarà molto invitante ma almeno saremo al caldo per il pranzo.
Come già detto l'Osteria ha un nome che non invoglia ad andarci, ma una volta messo piede al suo interno l'atmosfera ti avvolge piacevolmente. Il posto è stato ben ristrutturato e i tavoli sono ad una certa distanza l'uno dall'altro. Vi dico subito che qua si mangia discretamente, con portate stile anni '80, ABBONDANTI, ovviamenete la carne la fa da padrona, con il famoso "spiedo bresciano" in cima alla lista, ma anche i vegetariani e i vegani possono trovare il cibo che più gli si confà. A tutti i bagordomani che volessero farci un giro do solo un consiglio: portatevi dei tappi per le orecchie, perchè lì il vociare dialettale raggiunge livelli fuori norma Arpa.
Solo per la cronaca: gli ultimi 20/30 minuti di cammino per tornare a Portole li abbiamo fatti sotto un fitto nevischio.
Nota 1): Divertente giro tranquillamente fattibile in mezza giornata, giro che oggi però, noi ce lo siamo goduti con calma, ma anche con prudenza visto il ghiaccio lungo la via attrezzata. Ecco perchè del T3+, altrimenti si resta su un classico T3 (EE).
Nota 2): Cazzeggi vari...
Spimare: Sea Watch:"Rischio autolesionismo a bordo". Stanno salendo quelli del PD.
Regole: Altra vittoria di Salvini... Il Guatemala estrada Di Battista.
Lercio medicina: "Avevo sentito un migrante in garage". Leghista trova la scusa per nascondere la prostatite alla moglie.
A' la prochaine! Menek, Nadia e Olmo.
Parcheggiamo poco prima del Ristorante Portole, le nuvole sulla nostra testa vanno e vengono, la Punta Almana a sprazzi fa capolino, sembra sgombra da neve, e così del resto me la immaginavo, facciamo per scendere dall'auto per prepararci ed ecco la sorpresa: un bello scroscio di acqua ghiacciata mista neve. Che palle! Fortunatamente il tutto dura solo una decina di minuti. Ci prepariamo con già la mantella sulle spalle, intanto un ragazzo che ha parcheggiato vicino a noi parte in direzione del Guglielmo. Con questo tempaccio è un bell'azzardo.
Vicino al parcheggio c'è una palina, posizionata all'inizio di un sentiero acciottolato, c'è scritto Forcella di Sale-Punta Almana, bene, questo sentiero non l'ho mai fatto e mi incurisisce, tra l'altro è anche il sentiero dove passa un Trail. Bollatura gialla. Sotto una leggera pioggerellina saliamo in moderata pendenza, poi troviamo diversi bivi dove non ci sono segnalazioni, raramente si incontra una palina, con l'aiuto del Gps arriviamo alla conosciuta Cascina Noase.
Ora la pioggerella è cessata ma il tempo rimane 'nu vero cess, su strada bitumata raggiungiamo la Forcella di Sale. Qua incontriamo alcuni escursionisti, altri matti come noi, due sono di ritorno dalla "via normale" alla Punta, in alcuni punti, i più esposti, la neve è instabile e non si fidavo ad andare oltre, andiamo bene, penso. Alla fine faranno gruppetto e ritenteranno la salita.
La mia idea invece, è quella di salire alla Punta seguendo la via attrezzata, che a questo punto sembra un azzardo, la neve presente alla Forcella non invoglia per nulla. Ma quando hai un tarlo è difficile combatterlo...
Saliamo subito ripidi, su neve molto scivolosa, poi pian piano il fondo diventa compatto, nella parte superiore c'è una sorta di pappetta, ma sotto si nasconde del ghiaccio, ghiaccio che obbliga Nadia giustamente a ramponarsi. Io ho lasciato a casa il necessaire. Passiamo le prime zone esposte, e poi le discontinue roccette da superare con attenzione, si scivola parecchio, in un paio di punti dobbiamo faticare per portare su Olmo, ma si prosegue. Superiamo tutte le difficoltà sino a sbucare in cresta, e qua veniamo investiti da un vento teso che porta neve ghiacciata, una situazione poco piacevole, ma meglio è aver trovato qua la buriana che lungo la via attrezzata. Con un panorama ridotto ci portiamo verso la Punta Almana, che raggiungiamo in una ventina di minuti.
Il vento non aiuta molto a rimanere in vetta, così fatte le foto di rito cominciamo a scendere seguendo la cresta sud, molto più sicura e praticamente quasi sgombra di neve; qua la visuale ora è un po più ampia e notiamo la Valtrompia sulla nostra sx e il Sebino sulla nostra dx, sempre verso il lato Sebino, sotto di noi, ecco l'Osteria Pastina... nome che non sarà molto invitante ma almeno saremo al caldo per il pranzo.
Come già detto l'Osteria ha un nome che non invoglia ad andarci, ma una volta messo piede al suo interno l'atmosfera ti avvolge piacevolmente. Il posto è stato ben ristrutturato e i tavoli sono ad una certa distanza l'uno dall'altro. Vi dico subito che qua si mangia discretamente, con portate stile anni '80, ABBONDANTI, ovviamenete la carne la fa da padrona, con il famoso "spiedo bresciano" in cima alla lista, ma anche i vegetariani e i vegani possono trovare il cibo che più gli si confà. A tutti i bagordomani che volessero farci un giro do solo un consiglio: portatevi dei tappi per le orecchie, perchè lì il vociare dialettale raggiunge livelli fuori norma Arpa.
Solo per la cronaca: gli ultimi 20/30 minuti di cammino per tornare a Portole li abbiamo fatti sotto un fitto nevischio.
Nota 1): Divertente giro tranquillamente fattibile in mezza giornata, giro che oggi però, noi ce lo siamo goduti con calma, ma anche con prudenza visto il ghiaccio lungo la via attrezzata. Ecco perchè del T3+, altrimenti si resta su un classico T3 (EE).
Nota 2): Cazzeggi vari...
Spimare: Sea Watch:"Rischio autolesionismo a bordo". Stanno salendo quelli del PD.
Regole: Altra vittoria di Salvini... Il Guatemala estrada Di Battista.
Lercio medicina: "Avevo sentito un migrante in garage". Leghista trova la scusa per nascondere la prostatite alla moglie.
A' la prochaine! Menek, Nadia e Olmo.
Waypoints
Waypoint
4,577 ft
Punta Almana
Waypoint
3,100 ft
Croce di Pezzolo
Waypoint
2,656 ft
Pezzolo trattoria Pastina
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