Praderadego e l'anello del Fagheron
near Praderadego, Veneto (Italia)
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Itinerary description
Att.ne: attualmente (agosto 2021) il percorso non è fruibile per lavori boschivi che ne hanno, tra l'altro, compromesso parte del fascino. Speriamo che il tutto venga ripristinato a lavori finiti.
Una facile escursione, per tutti. Si sale dal passo per strada forestale fino alla maestosa pianta che si può notare già dalla strada. E' un bellissimo e altissimo faggio, detto appunto al Fagheron. E' miracolosamente sopravvissuto alla devastazione di Vaia. Tutto attorno è scomparso e il paesaggio è ora quasi desolante. Fa impressione come questo colosso sia passato indenne alla devastazione, ora ancora più imponente e importante di prima. Oltretutto il Fagheron ha un segreto che conoscono in pochi: una "pozza" d'acqua al suo interno che resiste perennemente anche nelle calde giornate estive. I cani dei cacciatori la conoscono molto bene e ci vanno sempre volentieri.
Una volta ammirata l'opera della natura, proseguiamo per un sentiero che si stacca a pochi metri dalla pianta, e inizia una dolce discesa (a sinistra, invece, passa il 991 che porta a Col de Moi, attualmente inagibile). Si segue sempre la traccia molto marcata, passando per bei punti panoramici e giardini rocciosi, fino a raggiungere, 150mt più in basso, la strada di accesso al passo. Quindi si rientra allo stesso per il 1028 (dopo aver percorso qualche decina di mt di asfalto) che passa vicino alla famosa villa Toti.
Davvero bel anello, breve e semplice.
Una facile escursione, per tutti. Si sale dal passo per strada forestale fino alla maestosa pianta che si può notare già dalla strada. E' un bellissimo e altissimo faggio, detto appunto al Fagheron. E' miracolosamente sopravvissuto alla devastazione di Vaia. Tutto attorno è scomparso e il paesaggio è ora quasi desolante. Fa impressione come questo colosso sia passato indenne alla devastazione, ora ancora più imponente e importante di prima. Oltretutto il Fagheron ha un segreto che conoscono in pochi: una "pozza" d'acqua al suo interno che resiste perennemente anche nelle calde giornate estive. I cani dei cacciatori la conoscono molto bene e ci vanno sempre volentieri.
Una volta ammirata l'opera della natura, proseguiamo per un sentiero che si stacca a pochi metri dalla pianta, e inizia una dolce discesa (a sinistra, invece, passa il 991 che porta a Col de Moi, attualmente inagibile). Si segue sempre la traccia molto marcata, passando per bei punti panoramici e giardini rocciosi, fino a raggiungere, 150mt più in basso, la strada di accesso al passo. Quindi si rientra allo stesso per il 1028 (dopo aver percorso qualche decina di mt di asfalto) che passa vicino alla famosa villa Toti.
Davvero bel anello, breve e semplice.
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