Pradel - Croz dell'Altissimo - Selvata - Malga Andalo - Molveno
near Molveno, Trentino-Alto Adige (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Dal centro di Molveno siamo giunti all'impianto di risalita del paese che porta in pochi minuti a Pradel, da dove è iniziata la nostra escursione (1367 m).
Da qui abbiamo imboccato subito il sentiero 340, che in circa un'ora porta al rifugio Croz dell'Altissimo (1430 m). Il sentiero è abbastanza tranquillo, si snoda in leggera salita inizialmente tra la vegetazione e poi prevalentemente tra le pareti rocciose delle montagne. È un sentiero abbastanza esposto ma senza difficoltà tecniche e la vista che regala sul Brenta è fantastica.
Dal rifugio abbiamo subito proseguito verso il rifugio Selvata (1630 m) sempre seguendo il sentiero 340. Ora la strada si fa leggermente più stretta e rocciosa, snodandosi in pendenza costante tra le rocce. Abbiamo anche attraversato un paio di ponticelli nei punti un po' più impervi, ma anche qui il tragitto non è stato difficile.
In neanche 40 minuti siamo giunti al Selvata, dove abbiamo fatto una breve sosta. Da qui anche si gode di un bel panorama, ma dal Croz dell'altissimo è, a parer mio, molto più spettacolare.
Siamo quindi ripartiti, dirigendoci verso Malga Andalo (1350 m), sul sentiero 332. Il primo tratto si presenta come un sentiero attrezzato (EEA) perché abbastanza esposto e ripido, ma grazie al cordino e i supporti in metallo nella roccia (vedi foto) è di possibile percorrenza da tutti (con la giusta attenzione e abbigliamento adatto).
Superato questo primo tratto più impervio (circa 10 minuti), il sentiero diventa tranquillo, si snoda nel bosco e scende non troppo ripido. In circa un'ora dal Selvata siamo arrivata così a Malga Andalo.
Dalla Malga abbiamo poi continuato sul sentiero 332 verso Molveno (volendo si può seguire la variante attrezzata "Sentiero Donini" per i più esperti), che ci ha riportati in paese in poco più di un'ora, dove si trova il parcheggioper i camper. Questo sentiero è particolarmente ripido, la discesa richiede ginocchia allenate, anche per le numerose radici e rocce del bosco. Snodandosi completamente nel bosco non offre particolari vedute, se non qualche scorcio del lago di Molveno verso la fine.
Nel complesso è un percorso che richiede sicuramente un buon allenamento fisico, ma non particolari competenze tecniche e credo sia adatto anche a bambini abituati alla montagna.
Da qui abbiamo imboccato subito il sentiero 340, che in circa un'ora porta al rifugio Croz dell'Altissimo (1430 m). Il sentiero è abbastanza tranquillo, si snoda in leggera salita inizialmente tra la vegetazione e poi prevalentemente tra le pareti rocciose delle montagne. È un sentiero abbastanza esposto ma senza difficoltà tecniche e la vista che regala sul Brenta è fantastica.
Dal rifugio abbiamo subito proseguito verso il rifugio Selvata (1630 m) sempre seguendo il sentiero 340. Ora la strada si fa leggermente più stretta e rocciosa, snodandosi in pendenza costante tra le rocce. Abbiamo anche attraversato un paio di ponticelli nei punti un po' più impervi, ma anche qui il tragitto non è stato difficile.
In neanche 40 minuti siamo giunti al Selvata, dove abbiamo fatto una breve sosta. Da qui anche si gode di un bel panorama, ma dal Croz dell'altissimo è, a parer mio, molto più spettacolare.
Siamo quindi ripartiti, dirigendoci verso Malga Andalo (1350 m), sul sentiero 332. Il primo tratto si presenta come un sentiero attrezzato (EEA) perché abbastanza esposto e ripido, ma grazie al cordino e i supporti in metallo nella roccia (vedi foto) è di possibile percorrenza da tutti (con la giusta attenzione e abbigliamento adatto).
Superato questo primo tratto più impervio (circa 10 minuti), il sentiero diventa tranquillo, si snoda nel bosco e scende non troppo ripido. In circa un'ora dal Selvata siamo arrivata così a Malga Andalo.
Dalla Malga abbiamo poi continuato sul sentiero 332 verso Molveno (volendo si può seguire la variante attrezzata "Sentiero Donini" per i più esperti), che ci ha riportati in paese in poco più di un'ora, dove si trova il parcheggioper i camper. Questo sentiero è particolarmente ripido, la discesa richiede ginocchia allenate, anche per le numerose radici e rocce del bosco. Snodandosi completamente nel bosco non offre particolari vedute, se non qualche scorcio del lago di Molveno verso la fine.
Nel complesso è un percorso che richiede sicuramente un buon allenamento fisico, ma non particolari competenze tecniche e credo sia adatto anche a bambini abituati alla montagna.
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Comments (6)
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Si il percorso è molto bello e i panorami sono mozzafiato.
Fattibile per chi soffre di vertigini? Ho avuto qualche difficoltà anche sul sentiero delle aquile, paragonabile o migliore?
Bisogna considerare che quasi tutto il tragitto di andata fino al Selvata e il primo tratto di sentiero tra il Selvata e Malga Andalo sono esposti sul bel panorama delle montagne e ci sono tratti rocciosi un po' più "aperti", ma il sentiero non è mai troppo stretto e spesso c'è vegetazione a coprire le pareti che può attenuare il senso di esposizione. Anche il tratto attrezzato in realtà è davvero fattibile perché nel momento in cui lo si percorre non si fa troppo caso all'altezza e non ci si espone su strapiombi (anche qui c'è intorno della vegetazione e delle rocce su cui appoggiarsi per scendere). Credo che con attenzione lo si possa fare anche soffrendo un po di vertigini, penso che come esposizione non sia "peggiore" delle Aquile, considerando anche la minor altezza (ad esempio mio padre è riuscito senza problemi nonostante l'altezza per lui sia un problema e durante altre escursioni è tornato indietro). Ovviamente se si soffre tantissimo di vertigini lo sconsiglio, ma come a quel punto sconsiglierei proprio la montagna (non credo sia il suo caso, se è riuscita con le Aquile! 😀).
Comunque oggi anche io farò il sentiero delle Aquile, le farò sapere!!
Grazie mille domani andremo sicuramente a questo punto!
Dal sentiero delle aquile abbiamo poi proseguito verso malga fai e poi ancora verso il Rif. Merez e infine la forestale verso la funevia che sale a cima Paganella (da lì si può riprendere, sale e riscende pagando solo la discesa), tutto parecchio in discesa un po' fastidiosa ma la strada forestale è molto carina! Bella camminata consiglio
Grazie! Oggi abbiamo provato con il sentiero delle aquile ma abbiamo deciso di evitare il tratto attrezzato perché un po' troppo esposto per noi. Posso quindi confermare che se è riuscita lì, non avrà grandi problemi dal Selvata domani!