Ponte Taulella - Fosso dell'Acqua Rossa - Ponte Selciatella - Ponte Lupo da Gallicano nel Lazio
near Colle Selva I, Lazio (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Il desiderio di scoprire la bellezza nascosta dei ponti e acquedotti romani ci ha portato oggi a visitare il Ponte Taulella, il Ponte della Selciatella e il Ponte Lupo.
Oramai è divenuto un classico partire dai parcheggi dei cimiteri, il posto non manca...prendendo via del Collacchio dopo poche centinaia di metri un pannello informativo ci immette nello spendido sentierino che costeggia il Fosso Caipoli scavato dal Rio Secco.
Dopo pochi minuti si giunge in prossimità del Ponte Taulella. Si può attraversare e avere dalla sua sommità un'ampia prospettiva del Fosso, altrimenti si scende dal sentierino sulla sinistra e si possono ammirare i dettagli tecnici con il quale è statto realizzato.
Facente parte dell'Aquedotto Anius Vetus 272 a.C. è stato rimaneggiato più volte, massicciamente rinforzato in epoca Augustea, con la realizzazione dei due massicci piloni in opus quadratum (Lunghezza c.a. 13 metri e larghezza 6), per poi essere ricostruito in parte durante la dinastia flavia (69-96 d.C.) in laterizio (altezza c.a. 9 metri e larghezza 6). Era interamente intonacato, mentre il suo nome deriva dall’unità di misura della superficie in epoca Pontificia (1 Taulella = 72 pertiche quadrate).
Ripreso il sentiero segnato si arriva sino ad un maneggio, che bisogna attraversare, qui ci sono 3/4 cani che se presi nel verso giusto sono fantastici!
Scortati da un grosso maremmano sino alla fine della sterrata si giunge in via Caipoli, si svolta a destra per una strada a basso traffico e dopo qualche centinaio di metri sulla sinistra un pannello informativo ci indica la direzione per la sorgente del Fosso dell'Acqua Rossa.
Il sentierino passa accanto a propietà private con cani annessi che non hanno mai smesso di abbaiare. Sulla sinistra il panorama si dipana sui campi coltivati lasciando intravedere la sagoma del Soratte e il profilo di Montecelio, sulla destra due enormi cisterne residuo di complessi termali di epoca romana sono emersi dal terreno dopo gli scavi delle ville abusive.
Il sentiero si rituffa nella fitta vegetazione e i cartelli ci portano sino alle cascatelle dell'Acqua Rossa. La roccia purpurea di origini ferrose ne conferisce il nome, mentre le cascatelle e i laghetti creatisi nel tempo offrono un immagine spettacolare.
Risaliti sul sentiero si incontrano i resti delle terme, addentrandosi nella macchia invece si può scegliere di risalire il Fosso per raggiungere l'incantevole Ponte della Selciatella.
La Selciatella era un'antica via che collegava Roma con le ville romane dislocate sui monti Prenestini e serviva anche per la manutenzione degli acquedotti della zona.
Risaliti sulla via Polense, super attenzione alle auto, un sentierino la costeggia, si tratta di un'area privata, della famiglia Barberini per l'esattezza. Questo sentierino permette di raggiungere il mastodontico Ponte Lupo.
Realizzato per volere del pretore Quinto Marcio nel 144 a.C., portava a Roma l'acqua più fresca e cristallina, secondo Plinio il vecchio.
L'area privata non consente molto tempo per la visita, quindi si lascia il ponte per tornare in zona franca, si sale sui grandi campi coltivati sino a raggiungere uno stretto sentierino che sbuca tra case e terreni coltivati sino ad un grande cancello che si può aprire con un pò di forza e ingegno, altrimenti sul lato opposto della rete sulla sinistra è presente un'altro cancello con un ampio buco dal quale è più comodo passare.
Il giro ha quindi termine lungo la scarsamente trafficata via del Colle Fattore che ci riporta al cimitero di Gallicano.
Oramai è divenuto un classico partire dai parcheggi dei cimiteri, il posto non manca...prendendo via del Collacchio dopo poche centinaia di metri un pannello informativo ci immette nello spendido sentierino che costeggia il Fosso Caipoli scavato dal Rio Secco.
Dopo pochi minuti si giunge in prossimità del Ponte Taulella. Si può attraversare e avere dalla sua sommità un'ampia prospettiva del Fosso, altrimenti si scende dal sentierino sulla sinistra e si possono ammirare i dettagli tecnici con il quale è statto realizzato.
Facente parte dell'Aquedotto Anius Vetus 272 a.C. è stato rimaneggiato più volte, massicciamente rinforzato in epoca Augustea, con la realizzazione dei due massicci piloni in opus quadratum (Lunghezza c.a. 13 metri e larghezza 6), per poi essere ricostruito in parte durante la dinastia flavia (69-96 d.C.) in laterizio (altezza c.a. 9 metri e larghezza 6). Era interamente intonacato, mentre il suo nome deriva dall’unità di misura della superficie in epoca Pontificia (1 Taulella = 72 pertiche quadrate).
Ripreso il sentiero segnato si arriva sino ad un maneggio, che bisogna attraversare, qui ci sono 3/4 cani che se presi nel verso giusto sono fantastici!
Scortati da un grosso maremmano sino alla fine della sterrata si giunge in via Caipoli, si svolta a destra per una strada a basso traffico e dopo qualche centinaio di metri sulla sinistra un pannello informativo ci indica la direzione per la sorgente del Fosso dell'Acqua Rossa.
Il sentierino passa accanto a propietà private con cani annessi che non hanno mai smesso di abbaiare. Sulla sinistra il panorama si dipana sui campi coltivati lasciando intravedere la sagoma del Soratte e il profilo di Montecelio, sulla destra due enormi cisterne residuo di complessi termali di epoca romana sono emersi dal terreno dopo gli scavi delle ville abusive.
Il sentiero si rituffa nella fitta vegetazione e i cartelli ci portano sino alle cascatelle dell'Acqua Rossa. La roccia purpurea di origini ferrose ne conferisce il nome, mentre le cascatelle e i laghetti creatisi nel tempo offrono un immagine spettacolare.
Risaliti sul sentiero si incontrano i resti delle terme, addentrandosi nella macchia invece si può scegliere di risalire il Fosso per raggiungere l'incantevole Ponte della Selciatella.
La Selciatella era un'antica via che collegava Roma con le ville romane dislocate sui monti Prenestini e serviva anche per la manutenzione degli acquedotti della zona.
Risaliti sulla via Polense, super attenzione alle auto, un sentierino la costeggia, si tratta di un'area privata, della famiglia Barberini per l'esattezza. Questo sentierino permette di raggiungere il mastodontico Ponte Lupo.
Realizzato per volere del pretore Quinto Marcio nel 144 a.C., portava a Roma l'acqua più fresca e cristallina, secondo Plinio il vecchio.
L'area privata non consente molto tempo per la visita, quindi si lascia il ponte per tornare in zona franca, si sale sui grandi campi coltivati sino a raggiungere uno stretto sentierino che sbuca tra case e terreni coltivati sino ad un grande cancello che si può aprire con un pò di forza e ingegno, altrimenti sul lato opposto della rete sulla sinistra è presente un'altro cancello con un ampio buco dal quale è più comodo passare.
Il giro ha quindi termine lungo la scarsamente trafficata via del Colle Fattore che ci riporta al cimitero di Gallicano.
Waypoints
Comments (14)
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Si può percorrere in mountain-bike?
Grazie
Ciao Emanuele, purtroppo no, almeno non questa traccia. Puoi provare a farla a piedi come me e studiare il percorso per preparare un giro in bici e trovare delle alternative laddove ritieni che con la mtb sia impossibile passare. Anche io vado in mtb e a volte mi organizzo i percorsi in questo modo. Ciao
Ciao, ma per ponte Lupo hai chiesto autorizzzione o sei entrato e basta?
Ciao Alessandra, sono entrato, ho seguito una traccia che mi ha portato al suo interno, comunque è un'area privata e in alcuni fine settimana il proprietario organizza delle visite guidate. Sta cercando di salvaguardare l'area aumentando l'interesse per gli acquedotti, purtroppo non ho mai avuto modo di partecipare, per questo ho ritenuto passare all'interno della proprietà per uscirne quasi subito dal lato opposto della tenuta.
Grazie
Di nulla, se puoi vuoi informazioni più dettagliate mandami un messaggio privato che ti spiego meglio. Ciao
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Information
Easy to follow
Scenery
Easy
bel percorso tra natura e storia
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Easy to follow
Scenery
Moderate
Oggi ho seguito il tuo autore, io e mio amico siamo persone Sordi ci siamo molto soddisfatti e volevo dirvi di ringraziare (scusa non scrivo molto bene d italiano) prossimo mercoledì campo imperatore-corno grande ma sempre dal tuo autore ;-)
Sono contentissimo che vi sia piaciuto il percorso, grazie mille per la recensione positiva e spero vi possiate divertire raggiungendo il Corno Grande. Un saluto.
Per evitare problemi con la proprietà privata si può arrivare a Ponte Lupo direttamente dal Ponte della Selciatella via fiume che è sempre in secca: in teoria nessuno dovrebbe obiettare perché il fiume è demaniale
Bellissimo questo percorso si può raggiungere ponte lupo dal letto del fiume ma e'veramente pieno di rovi andrebbe pulito
Percorso inagibile per via dei rovi che ne ostacolavano il passaggio. Poche indicazioni kai lungo il sentiero. Quest'ultimo poco tracciato, tale da dare la sensazione di sbagliare strada e di perdersi. Arrivati al maneggio (tappa segnata dall'applicazione) una gentile signora ci ha segnalato l'assenza del tracciato da diverso tempo, rimasto incolto e desolato.
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Easy to follow
Scenery
Easy
Il percorso è molto bello nella seconda parte e il ponte lupo è stupendo. Tuttavia, quando si arriva alla proprietà privata, ci sono molti cani e bisogna avere la fortuna di trovare uno dei proprietari disposti a farvi passare, come è successo al nostro gruppo.
Grazie mille per la valutazione del percorso!