PNALM. Monte Mattone - Monte Mattonella - La Montagnola - Montagna di Godi - Faggeta secolare da Villetta Barrea
near Villetta Barrea, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Bellissima escursione nel cuore del Parco Nazionale sul crinale del Godi accanto ai più alti e frequentati complessi montuosi del Marsicano sulla sinistra e della Serra Chiarano sulla destra.
Lasciata l'auto lungo via Benedetto Virgilio (posti auto ridotti nel periodo a ridosso dell'estate e nei giorni festivi) si sale tra i vicoli di Villetta Barrea fino all'imbocco del sentiero H4 che sale, tra alti e profumati pini, fino al Monumento ai Caduti dal quale si ha un prezioso colpo d'occhio sul Lago di Barrea. L'H4 prosegue attraversando la SR479 inserendosi gradualmente nel fitto dei faggi. Il sentiero diviene sempre più bello e panoramico via via che sale e aggira il Monte Mattone.
Il versante N/E risulta spoglio dai faggi e si apre alla vista parte del paesaggio montuoso del Parco quest'oggi impreziosito da veloci nuvoloni minacciosi.
La dorsale del Mattone è spoglia di alberi e si cammina ora su alta erba secca che nasconde un fondo frastagliato di rocce calcaree.
Spingendosi fuori sentiero fino al balcone naturale ai piedi del Monte Mattone si può cogliere nella sua interezza il Lago di Barrea, cosa impossibile salendo sulla cima del Monte. Questa è posta ufficialmente su IGM pressappoco dove è riportata su Open Street Map mentre l'omino in pietra a quota 1866m è più avanti.
Ripreso l'H4 il tracciolino diventa più evidente e meno erboso e si raggiunge in breve tempo la cima del Monte Mattone 1866m. Il vento che risultava abbordabile a quota più bassa diviene via via più forte e le raffiche costringono a camminare scomodamente e a coprirsi per il repentino abbassamento della temperatura. Questo imprevisto non scoraggia il nostro entusiasmo e l'obbiettivo postoci quest'oggi.
Si va avanti attraverso un saliscendi tra le colline che contraddistinguono questo crinale, panoramico, saturo di colori, ma privo purtroppo di cervi e camosci causa il forte vento.
Prima di raggiungere La Montagnola con i suoi 1939m si passa sulla cima del Monte Mattonella contraddistinto da un omino in pietra.
Ci spingiamo oltre fuori sentiero con un vento ormai al limite della sopportazione e arriviamo alla Montagna di Godi, la vetta più alta raggiunta in questa giornata con i suoi 1951m dove decidiamo di scendere tra antichi stazzi per andare a riprendere il sentiero ufficiale H5 che passerà a valle incrociando più volte la SR479.
Scendendo si torna ad immergersi di nuovo tra i faggi ma stavolta la sorpresa è quella di incontrarne di centenari che rendono spettacolare questo tratto. Seguendo una vecchia mulattiera accanto agli spiazzi delle carbonaie si arriva al Rifugio Acqua Viva che risulta chiuso e gestito dalla Pro Loco di Villetta Barrea. Qui tra pascoli di cavalli e sorgenti paludose si arriva a riprendere il sentiero ufficiale H5 che si snoda lungo e tortuoso tra la serpentina strada regionale. La temperatura più calda e l'assenza di vento nella valle aumentano la presenza di insetti che oltre a torturare i cavalli infastidiscono anche noi.
Oramai non resta che camminare sul lungo sentiero, meno panoramico ma altrettanto affascinante che conduce alle porte di Villetta Barrea.
Prima di tornare alla macchina, lunga pausa nell'unico bar/tavola calda aperto quest'oggi che aumenta il dato di percorrenza della traccia di almeno un ora.
Lasciata l'auto lungo via Benedetto Virgilio (posti auto ridotti nel periodo a ridosso dell'estate e nei giorni festivi) si sale tra i vicoli di Villetta Barrea fino all'imbocco del sentiero H4 che sale, tra alti e profumati pini, fino al Monumento ai Caduti dal quale si ha un prezioso colpo d'occhio sul Lago di Barrea. L'H4 prosegue attraversando la SR479 inserendosi gradualmente nel fitto dei faggi. Il sentiero diviene sempre più bello e panoramico via via che sale e aggira il Monte Mattone.
Il versante N/E risulta spoglio dai faggi e si apre alla vista parte del paesaggio montuoso del Parco quest'oggi impreziosito da veloci nuvoloni minacciosi.
La dorsale del Mattone è spoglia di alberi e si cammina ora su alta erba secca che nasconde un fondo frastagliato di rocce calcaree.
Spingendosi fuori sentiero fino al balcone naturale ai piedi del Monte Mattone si può cogliere nella sua interezza il Lago di Barrea, cosa impossibile salendo sulla cima del Monte. Questa è posta ufficialmente su IGM pressappoco dove è riportata su Open Street Map mentre l'omino in pietra a quota 1866m è più avanti.
Ripreso l'H4 il tracciolino diventa più evidente e meno erboso e si raggiunge in breve tempo la cima del Monte Mattone 1866m. Il vento che risultava abbordabile a quota più bassa diviene via via più forte e le raffiche costringono a camminare scomodamente e a coprirsi per il repentino abbassamento della temperatura. Questo imprevisto non scoraggia il nostro entusiasmo e l'obbiettivo postoci quest'oggi.
Si va avanti attraverso un saliscendi tra le colline che contraddistinguono questo crinale, panoramico, saturo di colori, ma privo purtroppo di cervi e camosci causa il forte vento.
Prima di raggiungere La Montagnola con i suoi 1939m si passa sulla cima del Monte Mattonella contraddistinto da un omino in pietra.
Ci spingiamo oltre fuori sentiero con un vento ormai al limite della sopportazione e arriviamo alla Montagna di Godi, la vetta più alta raggiunta in questa giornata con i suoi 1951m dove decidiamo di scendere tra antichi stazzi per andare a riprendere il sentiero ufficiale H5 che passerà a valle incrociando più volte la SR479.
Scendendo si torna ad immergersi di nuovo tra i faggi ma stavolta la sorpresa è quella di incontrarne di centenari che rendono spettacolare questo tratto. Seguendo una vecchia mulattiera accanto agli spiazzi delle carbonaie si arriva al Rifugio Acqua Viva che risulta chiuso e gestito dalla Pro Loco di Villetta Barrea. Qui tra pascoli di cavalli e sorgenti paludose si arriva a riprendere il sentiero ufficiale H5 che si snoda lungo e tortuoso tra la serpentina strada regionale. La temperatura più calda e l'assenza di vento nella valle aumentano la presenza di insetti che oltre a torturare i cavalli infastidiscono anche noi.
Oramai non resta che camminare sul lungo sentiero, meno panoramico ma altrettanto affascinante che conduce alle porte di Villetta Barrea.
Prima di tornare alla macchina, lunga pausa nell'unico bar/tavola calda aperto quest'oggi che aumenta il dato di percorrenza della traccia di almeno un ora.
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