Pizzone e Cima delle Mandrelle dal Rif. Pomilio

Dopo averla studiata a lungo a tavolino grazie al contributo scovato in rete dei grandissimi appenninisti Marco di Tommaso e di Giuseppe Albrizio, ieri 4 Agosto 2019 sono riuscito a realizzare una grande uscita nel Parco della Majella che riuscisse a concatenare le 2 vette più ostiche dell'intero Appennino: Monte Pizzone e Cima delle Mandrelle, entrambe di 2214m ma su due creste paralleli...Grazie anche all'inconveniente della chiusura per ordinanza delle Gole di Fara San Martino, io e il tostissimo Andrea (Socio del CAI di San Benedetto del Tronto) siamo partiti alle 4 in punto dal Rifugio Pomilio 1890m , seguendo il sentiero P fino al Monte Focalone, poi abbiamo toccato le 2 vette del Monte Acquaviva seguendo il sentiero G8 fino a circa quota 2675m dove lo abbiamo abbandonato per scendere la cresta sud-est fino al Pizzone. Anche da questo versante non si è rilevato facile, all'inizio per alcuni salti da aggirare con accortezza poi per i Pini Mughi che a 300 metri dalla Vetta iniziano a infestarne la Cresta. Però andando a vista a trovare il miglior passaggio e lottando un pò nella parte finale l'abbiamo raggiunta. Poi percorso a ritroso parte della cresta fino a 2280m di quota ci siamo buttati in direzione sud-ovest verso la Valle delle Mandrelle in una discesa complicata per via del fondo e dei soliti pini mughi. A fondo valle abbiamo intercettato una bella traccia non segnata come sentiero del Parco ma ben evidente che in falso piano risale al Piano della Casa. Dopo una breve sosta abbiamo iniziato a risalire la lunga cresta del Monte Sant'Angelo su una traccia segnata con vernice gialla molto utile a indicare la via migliore tra sfasciumi e pini mughi. Dopo aver raggiunto a quota 2214m la vetta di Cima delle Mandrelle ( o Sala del Monaco) ci siamo imbattuti nella parte più tecnica della salita poichè da quota 2280m il percorso presenta qualche insidia in più: sempre aiutati dai segni di vernice gialla bisogna superare qualche saltino con passaggi di 1° grado a volte con esposizione e percorrere una cengia esposta con un primo tratto da fare accovacciati per via della parte superiore della parete sporgente mentre la parte successiva risulta più facile. Poi in successione ci sono altri passaggini di ° grado e un canalino un pò delicato. Intorno ai 2420m le difficoltà terminano e ripresi la linea di cresta la si riprende a salire fino in vetta al Monte Sant'Angelo 2669m. Da qui ci diregiamo in direzione nord-ovest verso Cima Pomilio 2656m dove rincrociamo il sentiero P. Ora per ritornare all'auto occorre solo risalire il Primo Portone fino al Focalone, fare la discesa sulla Direttissima fino al Fontanile di Sella Acquaviva e tutti i saliscendi del Cavallo e Blockhaus, 2 km di asfalto e ... Però dopo circa 12.40 h dalla partenza, 28km e 2500m di dislivello positivo e negativo ( Wiki ne da meno ma prende pochi punti) siamo riusciti a portare a termine l'impresa. Grazie all' instancabile Andrea per la compagnia e la bella giornata trascorsa assieme.