Pizzo Tre Confini da Lizzola
near Lizzola, Lombardia (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Trekking molto lungo con una salita più o meno in costante pendenza che sembra non finire mai, in mezzo ad un paesaggio bellissimo ricco di corsi d'acqua con piccole cascate.
Io l'ho fatto in una giornata con cielo molto variabile. Dal sole del mattino alle nubi nel pomeriggio con anche quasi un'ora di acqua misto neve proprio mentre stavo scendendo dalla cima (emozionante! La parte più bella del percorso. Ho visto pure un camoscio che si domandava della mia presenza😂). È andata benissimo così, in quanto affrontare un così lungo e faticoso cammino interamente sotto il sole e alte temperature sarebbe stato proibitivo. Un percorso non difficile tecnicamente anche se comunque richiede un po' di esperienza negli ultimi metri di dislivello per arrivare in cima. Molto impegnativo fisicamente. Meglio essere allenati e se lo fate come me per allenamento dopo svariati mesi di stop... Beh farà di sicuro il suo effetto, altamente impattante 😅.
Si lascia la macchina alla fine del comune di Lizzola e si prende subito il sentiero 322 che si segue praticamente per tutto il percorso. Appena iniziato state sempre sulla destra del fiume costeggiandolo. Troverete anche una decina di metri di catene poste per sicurezza ma si passa anche senza usarle se siete esperti. Dopo un tratto che sale costantemente si trova un lungo cammino non troppo pendente. Sarà così per tutto il percorso con salite dalla pendenza media che si alternano a tratti più dolci. Si incontra qualche prato ma con veramente pochissimi alberi quindi assenza di ombra. Da metà percorso si trovano solo rocce e prato e da lì la salita diventa più ardua. Occhio ai segni rossi e bianchi che ogni tanto spariscono. In inverno credo siano praticamente tutti invisibili e solo gli ometti di pietra vi potranno aiutare. Arrivati al passo del Bondione si prosegue fino a quasi la cresta. Da lì si prende il sentiero 51 verso sinistra. A questo punto però avrete già visto la vetta e quindi vi potete dirigere a vista. La parte finale è decisamente ripida ma mai da affrontare in arrampicata. Abbastanza esposta però la cresta nella parte iniziale ma comunque sempre sicura a mio avviso anche se c'è da prestare sempre attenzione. Il consiglio è quello di stare più sulla cresta in salita e prendere un sentierino che la aggira in discesa. In cima troverete un piccolo altare di ferro con una campana che non vedrete l'ora di suonare! Ve lo meritate. 😂 Presente anche il libro di vetta.
Ultima nota: durante il percorso vedrete deille indicazioni per il rifugio Curò. Ebbene si potrebbe raggiungerlo con giro ad anello durante il rientro ma guardate bene il percorso perché si potrebbe allungare di molto e non sempre è chiaro. Buon Trek a tutti 👋🏻
Io l'ho fatto in una giornata con cielo molto variabile. Dal sole del mattino alle nubi nel pomeriggio con anche quasi un'ora di acqua misto neve proprio mentre stavo scendendo dalla cima (emozionante! La parte più bella del percorso. Ho visto pure un camoscio che si domandava della mia presenza😂). È andata benissimo così, in quanto affrontare un così lungo e faticoso cammino interamente sotto il sole e alte temperature sarebbe stato proibitivo. Un percorso non difficile tecnicamente anche se comunque richiede un po' di esperienza negli ultimi metri di dislivello per arrivare in cima. Molto impegnativo fisicamente. Meglio essere allenati e se lo fate come me per allenamento dopo svariati mesi di stop... Beh farà di sicuro il suo effetto, altamente impattante 😅.
Si lascia la macchina alla fine del comune di Lizzola e si prende subito il sentiero 322 che si segue praticamente per tutto il percorso. Appena iniziato state sempre sulla destra del fiume costeggiandolo. Troverete anche una decina di metri di catene poste per sicurezza ma si passa anche senza usarle se siete esperti. Dopo un tratto che sale costantemente si trova un lungo cammino non troppo pendente. Sarà così per tutto il percorso con salite dalla pendenza media che si alternano a tratti più dolci. Si incontra qualche prato ma con veramente pochissimi alberi quindi assenza di ombra. Da metà percorso si trovano solo rocce e prato e da lì la salita diventa più ardua. Occhio ai segni rossi e bianchi che ogni tanto spariscono. In inverno credo siano praticamente tutti invisibili e solo gli ometti di pietra vi potranno aiutare. Arrivati al passo del Bondione si prosegue fino a quasi la cresta. Da lì si prende il sentiero 51 verso sinistra. A questo punto però avrete già visto la vetta e quindi vi potete dirigere a vista. La parte finale è decisamente ripida ma mai da affrontare in arrampicata. Abbastanza esposta però la cresta nella parte iniziale ma comunque sempre sicura a mio avviso anche se c'è da prestare sempre attenzione. Il consiglio è quello di stare più sulla cresta in salita e prendere un sentierino che la aggira in discesa. In cima troverete un piccolo altare di ferro con una campana che non vedrete l'ora di suonare! Ve lo meritate. 😂 Presente anche il libro di vetta.
Ultima nota: durante il percorso vedrete deille indicazioni per il rifugio Curò. Ebbene si potrebbe raggiungerlo con giro ad anello durante il rientro ma guardate bene il percorso perché si potrebbe allungare di molto e non sempre è chiaro. Buon Trek a tutti 👋🏻
Waypoints
Intersection
5,328 ft
Bivio passo Bondione
Stare a destra e seguire il sentiero 322 per passo Bondione
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