Pizzo Pellecchia e Monte Pellecchia da Roccagiovine passando per Casale De Amicis

2018.10.18 (Effettuato con Con Stefano A.)
Percorso lungo ed articolato, tecnicamente non difficile ma richiede un buon allenamento, i tratti di andata e ritorno dal Casale De Amicis verso la base del Pizzo Pellecchia sono in parte fuori sentiero o comunque tracciati con vecchi segni. Cautela in caso di nebbia. Comode le cesoie per qualche taglio di rovi. Allego carta dei sentieri per meglio seguire la descrizione.
Descrizione:
Da Roccagiovine abbiamo parcheggiato vicino al ristorante il Castagneto. Abbiamo seguito la sterrata (con un paio di deviazioni verso il letto del torrente) fino a Prato Le Forme. Abbiamo preso la direzione per Campitello. Superato un ponticello su un fosso si percorrono cento metri e si lascia il sentiero per Campitello attraversando il fosso di Vena Scritta verso destra. Inizia un sentiero che inizialmente risulta scomodo perché scavato nel terreno (30 cm) probabilmente dovuto al passaggio di moto da cross. Comunque si supera un crestone in corrispondenza di colle Cornazzani per ritrovarsi su un gradevole tracciato che si inoltra in un ambiente selvaggio e traversa il fosso Futilio. Costeggiando alla nostra sinistra colle Spogna si arriva al fosso di Gattaceca, dove scorre acqua e sono presenti delle briglie per il contenimento delle acque. Si prosegue lungo la destra orografica (si lascia un sentiero che guada il piccolo corso d'acqua e sale a destra verso la sterrata che da Licenza conduce alla base del Pizzo Pellecchia, sarà il punto dove torneremo al ritorno, c'è un cerchietto con il numero 12 sulla cartina de Il Lupo) fino ad intercettare una sterrata, si svolta a sinistra per raggiungere il Casale De Amicis (se si svolta a destra la sterrata conduce alla fonte Cerunorti). Da li si supera il casale e lungo la sterrata (un centinaio di metri circa dal Casale, alla prima curva) ci si reinoltra sulla destra in una valletta in direzione di Colle Pendente. C'è un sentiero che lo aggira (segnato sulla carta de Il Lupo), ma noi siamo saliti in un punto scoperto per godere dei panorami per poi ridiscendere in direzione valle Lopa e riprendere il sentiero de Il Lupo che conduce alla base del Pizzo Pellecchia.
Dalla base del Pizzo Pellecchia si risale il crestone seguendo sulla destra la palizzata e dopo circa mezz'ora siamo in cima al Pizzo. Percorso di cresta fino al Pellecchia, discesa al rifugio del Pastore e cominciamo il ritorno per la sterrata che, una volta giunti alla curva (da cui con un'oretta si arriva a Monteflavio), si lascia per percorrere il sentiero di raccordo verso la valle Lopa (si incontra il relitto dell'aereo caduto negli anni '60) e si torna con una mezz'ora alla base del del Pizzo Pellecchia per chiudere il giro del monte. Da qui, invece di tornare sui nostri passi, abbiamo percorso lo sterrato in direzione Licenza per circa un chilometro. Ad un certo punto quando il colle alla destra inizia a degradare, si trova il valico per tornare al Way Point "Bivio per sterrata Licenza". Avevo già percorso in salita il sentiero che risultava semplice da individuare, invece in discesa è un pò più rognoso, mi sono aiutato con GPS e con attenta ricerca di vecchi segni (NB attenzione perché c'è una traccia che riconduce verso il Casale De Amicis, bisogna invece scendere in modo abbastanza netto); ci sono rovi e cespugli, ma avendo già battuto la zona sono tornato al way Point menzionato. Da li il ritorno per lo stesso sentiero non ha presentato problemi.