Pizzo Bandiera , Pizzo dell'acqua, Monte Tallino . Da Forno
near Forno, Toscana (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Da Forno , sopra Massa .
Forno è nella valle del fiume Frigido a 212 m s.l.m. , conosciuto anche questo per un eccidio ai tempi della guerra ed anche per la sua filanda o cotonificio che adesso è chiusa e per una parte adibita a museo.
Si parcheggia prima del paese sulla dx c'è uno spiazzo, Ciro Siciliano . Si sale un centinaio di metri verso Forno e si prende a destra il bel ponte dell'Indugio, passato questo si va a destra verso Pian dei Santi , si arriva ad un Cimitero e si prende la gradinata a sinistra , subito dopo a destra e poi ancora sinistra, ci sono diversi viottoli ma seguiamo quello segnato , qui abbiamo fatto un'incontro fortunato, uno scultore ormai in pensione che ci ha mostrato il suo laboratorio ed alcune delle sue opere spiegandoci l'arte della lavorazione del marmo. Salutato Alberti , questo il suo nome riprendiamo il nostro cammino che è tutto in salita , passiamo da località Rossola e continuiamo per Pian dei Santi , si arriva ad una fonte ( di Alpino) e si prosegue in sù , passiamo da una casa , CÀ D'RAPPIN , continuiamo e lungo il sentiero si trovano dei cartelli illustrativi , arriviamo in località Freddana , un trivio con sulla destra una Marginetta , Fruzzetti. Il sentiero è meno faticoso , Si prosegue verso Pizzo bandiera , si passa davanti alla sorgente del Freddone e si arriva ad un quadrivio, località Pizzo Bandiera, si va a sinistra e seguiamo la facile cresta , si arriva così in vetta al Pizzo 470 mt s.l.m., c'è un palo di legno , si prosegue oltre per andare su uno spuntone poco più avanti dove c'è la bandiera e scendiamo verso una piccola sella ma decidiamo di lasciare perdere perché era un pò troppo infrascato. Torniamo indietro al quadrivio e si scende a sinistra sul 154 , scendiamo abbastanza fino a dove c'è una casa e lì saliamo a destra , si incontrano più avanti segni rossi sbiaditi , prima di un ghiaione / ravaneto si va a destra , c'è anche una polla d'acqua, il sentiero rigira e sale in parte costeggiando il ghiaione , man mano che saliamo sentiamo i campanacci delle pecore e capre , altro incontro fortunato, il pastore Evaristo, avrà una decina di cani che lo aiutano nel suo lavoro , lui qui ha il suo alpeggio in queste case di pietra, ci racconta un pò dei lupi che purtroppo gli hanno mangiato ben nove bestie e della difficoltà a fare il suo lavoro , lo salutiamo e saliamo sul crinale , si va a sinistra verso il Pizzo dell'acqua seguendo la facile cresta che dopo poco si impenna, sembra bella articolata e quindi si prosegue ma ben presto ci accorgiamo che anche blocchi grossi si muovono, ci ricaliamo per sicurezza e aggiriamo per traccia sulla sinistra il risalto arriviamo così in vetta dove c'è un'ometto con stecco 563 mt s.l.m. , si prosegue sul crinale un pò infrascato ma fattibile , scendi e sali e arriviamo al Monte Tallino , anche qui un'ometto 536 mt s.l.m. , però c'è ancora un pezzetto ed arriviamo così sugli strapiombi dove abbiamo proprio sotto il campo sportivo di Forno. Occhio in questo punto , ( se alla fine quando siete al campo sportivo guardate in alto vedete dove eravate). Adesso si ripercorre tutto fino a ritornare a dove eravamo saliti sul crinale sopra casa di Evaristo, qui si va verso sinistra/dritto e si segue il sentiero sull'altro versante, ampio giro , prima di una casa il sentiero va a destra e si immette nel 161 , ora un pò d'occhio perché i segni cai ci sono ma nascosti da alberi caduti o sbiaditi , seguendo il sentiero si arriva dove vecchi blocchi di marmo ancora aspettano invano di essere portati a valle sulla lizza che comincia da qui , non difficile perché di poca pendenza , passiamo una zona di vecchie cave e arriviamo in basso ad un torrente in secca che attraversiamo e siamo al campo sportivo. Saliamo sulla asfaltata e si scende verso Forno , si fa un giro nella vecchia Filanda e poi continuiamo attraversando tutto il paese fino al parcheggio Ciro. È una escursione che richiede capacità di orientamento e un pò di dimestichezza su percorsi fuori sentiero , qualche punto con esposizione , consiglio ad escursionisti esperti
Un video di Roberto Garzella su you tube aiuta a capire il giro.
Attenzione:
Le escursioni che pubblico non comportano garanzia di riuscita per chi decide di seguirle , tutto dipende dalla preparazione e dalla capacità dell'individuo , va tenuto conto delle condizioni meteo e della condizione dei sentieri o tracce che possono cambiare con il tempo . Inoltre pur cercando di essere il più obbiettivo possibile nelle valutazioni queste sono e rimangono soggettive . Raccomando pertanto di valutare bene le difficoltà che si incontreranno prima di affrontare una escursione e declino ogni responsabilità di qualsiasi tipo .
Forno è nella valle del fiume Frigido a 212 m s.l.m. , conosciuto anche questo per un eccidio ai tempi della guerra ed anche per la sua filanda o cotonificio che adesso è chiusa e per una parte adibita a museo.
Si parcheggia prima del paese sulla dx c'è uno spiazzo, Ciro Siciliano . Si sale un centinaio di metri verso Forno e si prende a destra il bel ponte dell'Indugio, passato questo si va a destra verso Pian dei Santi , si arriva ad un Cimitero e si prende la gradinata a sinistra , subito dopo a destra e poi ancora sinistra, ci sono diversi viottoli ma seguiamo quello segnato , qui abbiamo fatto un'incontro fortunato, uno scultore ormai in pensione che ci ha mostrato il suo laboratorio ed alcune delle sue opere spiegandoci l'arte della lavorazione del marmo. Salutato Alberti , questo il suo nome riprendiamo il nostro cammino che è tutto in salita , passiamo da località Rossola e continuiamo per Pian dei Santi , si arriva ad una fonte ( di Alpino) e si prosegue in sù , passiamo da una casa , CÀ D'RAPPIN , continuiamo e lungo il sentiero si trovano dei cartelli illustrativi , arriviamo in località Freddana , un trivio con sulla destra una Marginetta , Fruzzetti. Il sentiero è meno faticoso , Si prosegue verso Pizzo bandiera , si passa davanti alla sorgente del Freddone e si arriva ad un quadrivio, località Pizzo Bandiera, si va a sinistra e seguiamo la facile cresta , si arriva così in vetta al Pizzo 470 mt s.l.m., c'è un palo di legno , si prosegue oltre per andare su uno spuntone poco più avanti dove c'è la bandiera e scendiamo verso una piccola sella ma decidiamo di lasciare perdere perché era un pò troppo infrascato. Torniamo indietro al quadrivio e si scende a sinistra sul 154 , scendiamo abbastanza fino a dove c'è una casa e lì saliamo a destra , si incontrano più avanti segni rossi sbiaditi , prima di un ghiaione / ravaneto si va a destra , c'è anche una polla d'acqua, il sentiero rigira e sale in parte costeggiando il ghiaione , man mano che saliamo sentiamo i campanacci delle pecore e capre , altro incontro fortunato, il pastore Evaristo, avrà una decina di cani che lo aiutano nel suo lavoro , lui qui ha il suo alpeggio in queste case di pietra, ci racconta un pò dei lupi che purtroppo gli hanno mangiato ben nove bestie e della difficoltà a fare il suo lavoro , lo salutiamo e saliamo sul crinale , si va a sinistra verso il Pizzo dell'acqua seguendo la facile cresta che dopo poco si impenna, sembra bella articolata e quindi si prosegue ma ben presto ci accorgiamo che anche blocchi grossi si muovono, ci ricaliamo per sicurezza e aggiriamo per traccia sulla sinistra il risalto arriviamo così in vetta dove c'è un'ometto con stecco 563 mt s.l.m. , si prosegue sul crinale un pò infrascato ma fattibile , scendi e sali e arriviamo al Monte Tallino , anche qui un'ometto 536 mt s.l.m. , però c'è ancora un pezzetto ed arriviamo così sugli strapiombi dove abbiamo proprio sotto il campo sportivo di Forno. Occhio in questo punto , ( se alla fine quando siete al campo sportivo guardate in alto vedete dove eravate). Adesso si ripercorre tutto fino a ritornare a dove eravamo saliti sul crinale sopra casa di Evaristo, qui si va verso sinistra/dritto e si segue il sentiero sull'altro versante, ampio giro , prima di una casa il sentiero va a destra e si immette nel 161 , ora un pò d'occhio perché i segni cai ci sono ma nascosti da alberi caduti o sbiaditi , seguendo il sentiero si arriva dove vecchi blocchi di marmo ancora aspettano invano di essere portati a valle sulla lizza che comincia da qui , non difficile perché di poca pendenza , passiamo una zona di vecchie cave e arriviamo in basso ad un torrente in secca che attraversiamo e siamo al campo sportivo. Saliamo sulla asfaltata e si scende verso Forno , si fa un giro nella vecchia Filanda e poi continuiamo attraversando tutto il paese fino al parcheggio Ciro. È una escursione che richiede capacità di orientamento e un pò di dimestichezza su percorsi fuori sentiero , qualche punto con esposizione , consiglio ad escursionisti esperti
Un video di Roberto Garzella su you tube aiuta a capire il giro.
Attenzione:
Le escursioni che pubblico non comportano garanzia di riuscita per chi decide di seguirle , tutto dipende dalla preparazione e dalla capacità dell'individuo , va tenuto conto delle condizioni meteo e della condizione dei sentieri o tracce che possono cambiare con il tempo . Inoltre pur cercando di essere il più obbiettivo possibile nelle valutazioni queste sono e rimangono soggettive . Raccomando pertanto di valutare bene le difficoltà che si incontreranno prima di affrontare una escursione e declino ogni responsabilità di qualsiasi tipo .
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