Pizzino - Rif. Gherardi - Bocchetta di Regadür - Sodadura
near Grasso, Lombardia (Italia)
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Itinerary description
- Partenza dalla località Capo Foppa di Pizzino (per raggiungerla è necessario munirsi di ticket presso il totem automatico che si trova all'inizio di via Arighiglio, al costo di 2€)
- Si raggiunge il Rifugio Gherardi seguendo la strada carrabile
- Si prosegue verso l'ex rifugio Cesare Battisti. Dietro al rifugio sono presenti i cartelli che indicano le due possibili diramazioni che si possono prendere
- Si prosegue in direzione nord-est, per raggiungere la bocchetta di Regadür. Da qui si continua in direzione del Sodadura, facendo attenzione agli accumuli di neve ancora presenti a fine primavera sul versante rivolto verso nord
- Si percorre un lungo tratto di falsopiano, prima di raggiungere lo strappo finale che porta sulla vetta del Sodadura
- È possibile scegliere tre vie per la discesa. Noi abbiamo optato per quella rivolta verso sud, in direzione dei Piani di Artavaggio. Vi è un unico punto che può presentare delle difficoltà, in quanto vi è un salto abbastanza alto (che però non è troppo complicato da affrontare in discesa)
- Non volendo arrivare fino ai Piani di Artavaggio, si può tagliare per prati per raggiungere il sentiero che dai Piani riporta all'ex Rifugio Cesare Battisti. Qui conviene fare attenzione alla presenza di molte mountain bike che lo percorrono
- Dal Cesare Battisti si ritorna al Gherardi e da qui si può tornare al parcheggio percorrendo questa volta il sentiero invece che la strada carrabile
- Si raggiunge il Rifugio Gherardi seguendo la strada carrabile
- Si prosegue verso l'ex rifugio Cesare Battisti. Dietro al rifugio sono presenti i cartelli che indicano le due possibili diramazioni che si possono prendere
- Si prosegue in direzione nord-est, per raggiungere la bocchetta di Regadür. Da qui si continua in direzione del Sodadura, facendo attenzione agli accumuli di neve ancora presenti a fine primavera sul versante rivolto verso nord
- Si percorre un lungo tratto di falsopiano, prima di raggiungere lo strappo finale che porta sulla vetta del Sodadura
- È possibile scegliere tre vie per la discesa. Noi abbiamo optato per quella rivolta verso sud, in direzione dei Piani di Artavaggio. Vi è un unico punto che può presentare delle difficoltà, in quanto vi è un salto abbastanza alto (che però non è troppo complicato da affrontare in discesa)
- Non volendo arrivare fino ai Piani di Artavaggio, si può tagliare per prati per raggiungere il sentiero che dai Piani riporta all'ex Rifugio Cesare Battisti. Qui conviene fare attenzione alla presenza di molte mountain bike che lo percorrono
- Dal Cesare Battisti si ritorna al Gherardi e da qui si può tornare al parcheggio percorrendo questa volta il sentiero invece che la strada carrabile
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