Pietra gentile , Macchia di Rose , il Codone , ad anello dall'Atessa Z1 e V1 .

Quando si dice che non basta una vita a percorrere tutti i sentieri del PNALM si dice una verita' . Incastonata tra vette piu' prestigiose la Atessa e' con la sua vetta piu' alta , il Monte di Pietra Gentile 1979 mt. e' una di quelle zone sicuramente meno frequentate , ma di una bellezza invece straordinaria , per la presenza di faggete secolari e faggi patriarcali . Da Pescasseroli per Bisegna , superato il Fontanile della Padura , si sale ancora fino ad uno spiazzo ove inizia il sentiero Z1 , che nel suo tratto iniziale e' una sterrata . Sulla sinistra , ripida , si erge il Monte Atessa . Dopo circa 1 km. si incrocia e si prende il sentiero V1 , che subito prende a salire decisamente in bosco nel Vallone Bruciato . Ad una quota di circa 1640 mt. si lascia il V1 , che piega decisamente a destra ed e' ben segnato , e si prosegue nel Vallone Bruciato . La salita e' molto intuitiva e si notano vecchi segnali rossi , spesso cassati , intervallati da gialli , che sono utili per l'orientamento . La faggeta e' ad alto fusto ed e' piena di faggi secolari .Alla quota di circa 1870 mt. si giunge ad una sella , ove visibile poco piu' avanti c'e' una grossa radura erbosa . Si piega sulla sinistra in direzione di Pietra Gentile . Qui l'incanto della faggeta sino alla vetta , con faggi ultrasecolari ceduti a causa delle intemperie ma molti altri ancora in vita . Per l'ultimo tratto di salita occorre fare molta attenzione a causa di grossi massi da scavallare in mezzo a fogliame che puo' nascondere qualche trappola . Si e' in vetta a quota 1979 mt. con un cartello singolare che fatichiamo un po' a trovare , attaccato ad un faggio , e la straordinarieta' e' nel fatto che la faggeta arriva sin qui a questa quota , sempre ad alto fusto . Il panorama che ne consegue e' ovviamente molto limitato ma siamo contenti lo stesso , piu' tardi avremo modo di ammirare il circostante . Scendiamo sullo stesso percorso per arrivare nuovamente sulla radura , da dove prendiamo , senza riferimenti , la direzione per il Colle Macerone , che raggiungiamo in breve ma non troviamo indicazioni di vetta , forse nascoste nel bosco ancora presente . Scendiamo nuovamente in direzione di una grossa radura , che prelude alla discesa nel Vallone del Coppo della Genziana . Noi saliamo sulla cresta ora scoperta ove una piccola macera ci indica la Cima di Coppo dell'Orso a quota 1926 mt. Abbiamo abbandonato il bosco per incamminarci su un piacevole filo di cresta in direzione della vetta di Macchia di Rose a quota 1832 mt. , non prima di aver ammirato un piccolo calanco scavato dalle piogge . Ammiriamo sia la vetta boscosa di Pietra Gentile che l'antistante gruppo del Marsicano e Terratta , da cui osseravavamo sempre questa sconosciuta ed invece magnifica Atessa . Discesi e risaliti in un'altra gobba arriviamo alla vetta del Codone a quota 1929 mt. e di li scorgiamo un paletto CAI ossia il sentiero A2 che dal Rifugio Terraegna porta a Macchia di Rose . Di li a poco infatti il sentiero , ben tracciato , ci porta al Rifugio , che scorgiamo dall'alto all'uscita del bosco in uno splendido panorama . Qui la nostra sosta meritata prima di risalire su una gobbetta del cosiddetto Pietra del Principe , ed iniziare la discesa . Arrivati ai piani di Terraegna la biforcazione A1 a sinistra verso Pescasseroli e Z1 verso il Vallone Filarello , che prendiamo . Abbiamo attraversato d'inverno questo magnifico Vallone , ma anche in stagione autunnale e' molto bello , con le sue faggete ed uno splendido inghiottitoio nella parte piu' ripida . Si arriva alla intersezione , ben segnata , col sentiero Z2 , che risale per attraversare in diagonale il Monte Palombo . Lo superiamo per arrivare ad un'altra intersezione , col sentiero Z4 che scende in direzione del Fontanile della Padura . In breve incrociamo nuovamente il sentiero V1 , lasciato all'andata , per giungere al punto di partenza . Escursione magnifica per diversita' floristica , non difficile , di lunghezza discreta , in qualche tratto molto ripida , da cautela solo nella descritta salita finale di Pietra Gentile .