Pic Balest - Val Gardena - Alto Adige
near Santa Cristina Valgardena, Trentino - Alto Adige (Italia)
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Itinerary description
Bel passeggio che si snoda per boschi, valli e pietraie, poco frequentato e per questo più interessante.
Il Pic è il monte che domina Santa Cristina. E' un'isolata piramede di prati, frane e strapiombi che si raggiunge seguendo creste affilate e ripide, con sentieri ben segnati.
Dalla località Pra Plan, che ora vede un parcheggio ben organizzato e l'arrivo del bus estivo di Selva, si prende a destra verso i prati del Seceda e quasi subito si prende a sinistra un sentiero che porta tra magnifiche conifere a Seurasas (malga) e con ripide volute giunge alla sella da cui salire in cima al Pic.
Dalla sella si può andare a sinistra verso una croce e qui scendere per ripido sentiero prima a Balest e poi alla chiesa di san Giacomo e quindi a Ortisei. Oppure andando dritti si raggiunge, passando sotto i ripidi pendii ovest del Pic alla sella Cuca (malga) evitando la fatica della salita-discesa al Pic, ma perdendo il bellissimo panorama a 360 gradi sul massiccio del Sella, del Sassolungo-Sassopiatto, del Catinaccio, dello Sciliar, dell'Alpe di Siusi, del Rasciesa, del Seceda, delle Odle e dello Stevia con Col dalaPieres.
Dalla cima del Pic si scende verso la sella Cuca, si segue per qualche centinaio di metri la pista da sci che porta a Ortisei dove, quando finiscono le reti di protezione a sinistra, si vede un cartello che indica un sentiero che scende diritto verso Ortisei. A un certo punto si incontra una sterrata che occorre oltrepassare e poi una seconda sterrata che va presa verso sinistra. Qui siamo sul Troi Paian, un antico sentiero degli abitanti della valle, che vale la pena di percorrere fino a Balest, roccione con ampio panorama verso il Rasciesa. Da Balest si può scendere fino alla chiesa di san Giacomo, ma si può anche prendere il sentiero che si mantiene in quota che, attraverso una serie di saliscendi, arriva prima al Lech de Lagustel, una conca oramai senza acqua e da qui proseguire dritti per non perdere troppa quota e arrivare al punto di partenza.
Da Balest a qui i sentieri sono parzialmente segnati sulle cartine, ma ben tenuti dallaforestale. Non ci si può perdere, sapendo dove si vuole arrivare.
Una vera sorpresa in luoghi in cui nulla è lasciato al caso.
Il Pic è il monte che domina Santa Cristina. E' un'isolata piramede di prati, frane e strapiombi che si raggiunge seguendo creste affilate e ripide, con sentieri ben segnati.
Dalla località Pra Plan, che ora vede un parcheggio ben organizzato e l'arrivo del bus estivo di Selva, si prende a destra verso i prati del Seceda e quasi subito si prende a sinistra un sentiero che porta tra magnifiche conifere a Seurasas (malga) e con ripide volute giunge alla sella da cui salire in cima al Pic.
Dalla sella si può andare a sinistra verso una croce e qui scendere per ripido sentiero prima a Balest e poi alla chiesa di san Giacomo e quindi a Ortisei. Oppure andando dritti si raggiunge, passando sotto i ripidi pendii ovest del Pic alla sella Cuca (malga) evitando la fatica della salita-discesa al Pic, ma perdendo il bellissimo panorama a 360 gradi sul massiccio del Sella, del Sassolungo-Sassopiatto, del Catinaccio, dello Sciliar, dell'Alpe di Siusi, del Rasciesa, del Seceda, delle Odle e dello Stevia con Col dalaPieres.
Dalla cima del Pic si scende verso la sella Cuca, si segue per qualche centinaio di metri la pista da sci che porta a Ortisei dove, quando finiscono le reti di protezione a sinistra, si vede un cartello che indica un sentiero che scende diritto verso Ortisei. A un certo punto si incontra una sterrata che occorre oltrepassare e poi una seconda sterrata che va presa verso sinistra. Qui siamo sul Troi Paian, un antico sentiero degli abitanti della valle, che vale la pena di percorrere fino a Balest, roccione con ampio panorama verso il Rasciesa. Da Balest si può scendere fino alla chiesa di san Giacomo, ma si può anche prendere il sentiero che si mantiene in quota che, attraverso una serie di saliscendi, arriva prima al Lech de Lagustel, una conca oramai senza acqua e da qui proseguire dritti per non perdere troppa quota e arrivare al punto di partenza.
Da Balest a qui i sentieri sono parzialmente segnati sulle cartine, ma ben tenuti dallaforestale. Non ci si può perdere, sapendo dove si vuole arrivare.
Una vera sorpresa in luoghi in cui nulla è lasciato al caso.
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