Piano provenzana - Monte nero - monte timparossa - bottoniera
near Solicchiata, Sicilia (Italia)
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Itinerary description
Piano provenzana - Monte nero - monte timparossa - bottoniera
Percorso semplice anche se in parte su sentiero non segnato. Da attenzionare se con neve o ghiaccio
percorso molto panoramico, vista su monte nero molto bella, vista sulla bottoniera e giro sui crateri del 2002. sul monte timparossa si ha un'ottima panoramica, dalle madonie, a monte soro, le eolie e il sud della sicilia.
nel caso di neve meglio evitare l'ultimo tratto dai crateri del 2002, tornando sul percorso originario piuttosto che sulla pista da sci.
Rifugio timparossa:
Posto sulla variante 724A del Sentiero Italia (724 SI, facilmente raggiungibile) si trova a breve distanza dal raccordo per la mitica Grotta del Gelo (Sentiero 738) e dalla Pista Altomontana (Sentiero 701) raggiunta all’altezza della Grotta dei Lamponi. Il bivacco, ubicato in zona “A” di riserva integrale dell’area protetta e dal 2013 anche zona “cuore” del Sito Patrimonio dell’Umanità è assai apprezzato dagli escursionisti sia d’estate per la frescura della faggeta che lo ospita, sia di inverno per la neve assai copiosa che lo circonda, meta naturale per chi pratica il valico di monte Nero da piano Provenzana all’area nord occidentale del vulcano (Sentiero 720).
relativamente alla bottoniera:
L'eruzione dell'Etna del 2002 é durata dal 27 ottobre al 29 gennaio dell'anno seguente. Essa é nota soprattutto per il connesso Terremoto di Santa Venerina che recó molti danni al versante orientale del vulcano, in particolare al paese che gli ha dato il nome, Santa Venerina. Questa eruzione é stata denominata l'eruzione perfetta, ed é da considerarsi tra le piú esplosive degli ultimi 100 anni. La notte tra il 26 e il 27 ottobre comincia una forte crisi sismica sul versante sud e nord, su quest'ultimo versante vengono distrutti dai terremoti due edifici adibiti ad attivitá ristorative ed alberghiere. L'eruzione comincia dopo poche ore dall'inizio della crisi sismica. Si aprono fratture sia sul versante sud sia su quello nord. La forte attivitá freato-magmatica provoca colonne di cenere alte chilometri. In tutti e due i versanti si formano delle bocche "a bottoniera". A metá mattinata del 27 ottobre le colate radono al suolo Piano Provenzana, compresi i negozi di souvenir e i due alberghi. Su questo versante l'eruzione termina il 7 novembre, ma le colate non minacciano i paesi sottostanti (Linguaglossa). Il 29 ottobre, a causa delle forti deformazioni del fianco orientale e della spinta del magma, vi é una sequenza di forti sismi che provocano ingenti danni ai paesi della fascia orientale: Santa Venerina, Acireale, Giarre, Zafferana Etnea, Milo. L'emissione di cenere continua senza sosta dalle bocche meridionali, arrivando anche in Africa (Libia) e nelle isole greche. Chiude l'Aeroporto di Catania, ma anche quello di Reggio Calabria a causa della produzione piroclastica. I pennacchi di fumo chiaro, visibili sui versanti, sono prodotti da incendi boschivi provocati dalla lava che scorre nelle pinete sul pendio della montagna. Si formano due coni principali, uno a quota 2750 m e l'altro a quota 2800 m e formano un'unica struttura. Viene seppellito per sempre sotto tonnellate di materiale vulcanico il rifugio Torre del Filosofo. Le colate si dividono in due bracci principali: uno scende verso il giardino botanico Nuova Gussonea (Filiciusa Milia), sul versante sud-ovest e l'altro in direzione del rifugio Sapienza. Anche stavolta questa struttura resiste al fuoco ma vengono investiti dalla lava il centro servizi di Nicolosi e un bar. L'eruzione termina il 29 gennaio 2003; l'emissione di lava, di cenere e di altri prodotti vulcanici viene stimata intorno ai 160 milioni di metri cubi.
Percorso semplice anche se in parte su sentiero non segnato. Da attenzionare se con neve o ghiaccio
percorso molto panoramico, vista su monte nero molto bella, vista sulla bottoniera e giro sui crateri del 2002. sul monte timparossa si ha un'ottima panoramica, dalle madonie, a monte soro, le eolie e il sud della sicilia.
nel caso di neve meglio evitare l'ultimo tratto dai crateri del 2002, tornando sul percorso originario piuttosto che sulla pista da sci.
Rifugio timparossa:
Posto sulla variante 724A del Sentiero Italia (724 SI, facilmente raggiungibile) si trova a breve distanza dal raccordo per la mitica Grotta del Gelo (Sentiero 738) e dalla Pista Altomontana (Sentiero 701) raggiunta all’altezza della Grotta dei Lamponi. Il bivacco, ubicato in zona “A” di riserva integrale dell’area protetta e dal 2013 anche zona “cuore” del Sito Patrimonio dell’Umanità è assai apprezzato dagli escursionisti sia d’estate per la frescura della faggeta che lo ospita, sia di inverno per la neve assai copiosa che lo circonda, meta naturale per chi pratica il valico di monte Nero da piano Provenzana all’area nord occidentale del vulcano (Sentiero 720).
relativamente alla bottoniera:
L'eruzione dell'Etna del 2002 é durata dal 27 ottobre al 29 gennaio dell'anno seguente. Essa é nota soprattutto per il connesso Terremoto di Santa Venerina che recó molti danni al versante orientale del vulcano, in particolare al paese che gli ha dato il nome, Santa Venerina. Questa eruzione é stata denominata l'eruzione perfetta, ed é da considerarsi tra le piú esplosive degli ultimi 100 anni. La notte tra il 26 e il 27 ottobre comincia una forte crisi sismica sul versante sud e nord, su quest'ultimo versante vengono distrutti dai terremoti due edifici adibiti ad attivitá ristorative ed alberghiere. L'eruzione comincia dopo poche ore dall'inizio della crisi sismica. Si aprono fratture sia sul versante sud sia su quello nord. La forte attivitá freato-magmatica provoca colonne di cenere alte chilometri. In tutti e due i versanti si formano delle bocche "a bottoniera". A metá mattinata del 27 ottobre le colate radono al suolo Piano Provenzana, compresi i negozi di souvenir e i due alberghi. Su questo versante l'eruzione termina il 7 novembre, ma le colate non minacciano i paesi sottostanti (Linguaglossa). Il 29 ottobre, a causa delle forti deformazioni del fianco orientale e della spinta del magma, vi é una sequenza di forti sismi che provocano ingenti danni ai paesi della fascia orientale: Santa Venerina, Acireale, Giarre, Zafferana Etnea, Milo. L'emissione di cenere continua senza sosta dalle bocche meridionali, arrivando anche in Africa (Libia) e nelle isole greche. Chiude l'Aeroporto di Catania, ma anche quello di Reggio Calabria a causa della produzione piroclastica. I pennacchi di fumo chiaro, visibili sui versanti, sono prodotti da incendi boschivi provocati dalla lava che scorre nelle pinete sul pendio della montagna. Si formano due coni principali, uno a quota 2750 m e l'altro a quota 2800 m e formano un'unica struttura. Viene seppellito per sempre sotto tonnellate di materiale vulcanico il rifugio Torre del Filosofo. Le colate si dividono in due bracci principali: uno scende verso il giardino botanico Nuova Gussonea (Filiciusa Milia), sul versante sud-ovest e l'altro in direzione del rifugio Sapienza. Anche stavolta questa struttura resiste al fuoco ma vengono investiti dalla lava il centro servizi di Nicolosi e un bar. L'eruzione termina il 29 gennaio 2003; l'emissione di lava, di cenere e di altri prodotti vulcanici viene stimata intorno ai 160 milioni di metri cubi.
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Trop compliqué à suivre