Peziè de Parù - Cason del Formin - forc. Formin - Ponta Lastoi de Formin - Lago Federa [CAI 434, 435, AV1]
near Pocol, Veneto (Italia)
Viewed 491 times, downloaded 13 times
Trail photos
Itinerary description
Percorso spettacolare e fisicamente impegnativo che sale fino alla cima dei Lastoi del Formin.
Si lascia la macchina a lato dell'attacco del sentiero CAI 434 e si prosegue su questo in direzione della Croda da Lago. Dopo i primi 200 metri circa di sentiero in piano inizia la salita, a tratti molto ripida e sicuramente faticosa, anche se intervallata ogni tanto da qualche spiazzo più pianeggiante. Dopo circa 2km di salita si arriva al Cason de Formin, una piccola baita con una fontana e un bel tavolone da pic nic. Si prosegue in direzione Val Formin e dopo un breve tratto pianeggiante nel bosco, arriva la seconda salita, quella alla forcella del Formin. Il sentiero qua abbandona il bosco e si inerpica lungo la roccia, senza tuttavia essere mai esposto. Un tratto della salita alla forcella è da fare scalando dei grandi sassi e aiutandosi con le mani; questo è per me il tratto più divertente della salita, e permette di mangiare letteralmente un dislivello molto importante in poco spazio. Terminato questo tratto il sentiero torna normale, sempre ripido ma più semplice, fino alla forcella. Vale la pena voltarsi ad ammirare il paesaggio alle spalle durante la salita, perchè merita. L'arrivo alla forcella Formin è molto soddisfacente, perchè offre vedute bellissime soprattutto sui sottostanti prati di Mondeval e più distante sul Pelmo.
Da qui inizia la deviazione che porta alla cima, la Ponta Lastoi de Formin. Il sentiero è più che altro una traccia, e non ci sono segnavia CAI, ma solo ometti di roccia da seguire per arrivare in cima. La salita è tutto sommato semplice e abbastanza rapida, solo un po' ripida sul finale. Conviene rimanere sul sentiero indicato, anche se la voglia di esplorare lo spettacolare altopiano roccioso e quasi lunare del Formin è tanta, soprattutto per via di alcuni crepacci che si aprono a strapiombo sul vuoto. Nessun pericolo e nessun punto esposto rimanendo sul sentiero.
Giunti alla vetta la soddisfazione è tanta, e la fatica è ripagata dalla vista a 360 gradi che vale assolutamente la deviazione.
Si torna quindi alla forcella per lo stesso sentiero segnato dagli ometti e si scende in direzione Croda da Lago. Il sentiero qui è il 435, che scende ripido verso valle. Al bivio si può scegliere di andare a destra verso la forcella Ambrizzola, allungando il percorso ma rendendolo più semplice e meno esposto, o a sinistra, verso un'altra piccola forcella senza nome. Qua ci sono tratti un po' esposti, per cui chi soffre di vertigini farebbe meglio a scegliere l'altra strada. Alla forcella senza nome ci si trova davanti a un'altro bivio: a destra si scende verso Mondeval per incrociare poi l'Alta Via n.1, mentre a sinistra si incrocia lo stesso sentiero, ma prendendo una "scorciatoia", costituita sostanzialmente da una discesa verticale su un ghiaione scivolosissimo. Dovendo consigliare, direi a chi non è amante di questo tipo di discesa di andare verso destra e prendersela comoda.
Incrociata l'Alta Via (praticamente un'autostrada), si prosegue tranquilli verso il lago Federa e il rifugio Palmieri/Croda da Lago. Qui dopo una pausa per riposare un po' e mangiare, si prosegue facendo un mezzo giro del lago e riprendendo il sentiero che scendendo nuovamente abbastanza ripido dopo un'iniziale tratto pianeggiante, riporta prima al Cason de Formin e poi alla macchina. Gli ultimi due km di discesa sono il colpo di grazia alle ginocchia, almeno per la giornata.
Con i dovuti accorgimenti questo percorso è adatto anche a chi ha problemi di vertigini o non è esperto di sentieri di montagna, in quanto non presenta pericoli o punti esposti (avendo accortezza di evitare il tratto fra la forcella Formin e l'attacco della AV1, passando invece dalla forcella Ambrizzola). Le difficoltà sono sostanzialmente di tipo fisico: il dislivello in salita e in discesa è notevole e le pendenze sono importanti, da non sottovalutare soprattutto al ritorno. Il percorso segnato poi ha alcune difficoltà evidenti nella discesa sul ghiaione (il punto in cui l'altimetria scende praticamente verticale), ma si può e si dovrebbe aggirare.
L'unico punto acqua è al Cason de Formin, abbastanza comodo sia all'andata che al ritorno, oltre ovviamente al rifugio Palmieri.
Segnaletica buona tranne in alcuni punti, tipo la salita rocciosa alla forcella Formin, in cui per qualche metro abbiamo perso il sentiero, poi ritrovato velocemente.
TEMPI DI PERCORRENZA:
Peziè de Parù - Forcella Formin: 2h30m
Forcella Formin - Ponta Lastoi de Formin A/R: 1h45m (compresa sosta snack sulla cima)
Forcella Formin - Lago Federa: 1h5m
Lago Federa - Peziè de Parù: 2h15m
Si lascia la macchina a lato dell'attacco del sentiero CAI 434 e si prosegue su questo in direzione della Croda da Lago. Dopo i primi 200 metri circa di sentiero in piano inizia la salita, a tratti molto ripida e sicuramente faticosa, anche se intervallata ogni tanto da qualche spiazzo più pianeggiante. Dopo circa 2km di salita si arriva al Cason de Formin, una piccola baita con una fontana e un bel tavolone da pic nic. Si prosegue in direzione Val Formin e dopo un breve tratto pianeggiante nel bosco, arriva la seconda salita, quella alla forcella del Formin. Il sentiero qua abbandona il bosco e si inerpica lungo la roccia, senza tuttavia essere mai esposto. Un tratto della salita alla forcella è da fare scalando dei grandi sassi e aiutandosi con le mani; questo è per me il tratto più divertente della salita, e permette di mangiare letteralmente un dislivello molto importante in poco spazio. Terminato questo tratto il sentiero torna normale, sempre ripido ma più semplice, fino alla forcella. Vale la pena voltarsi ad ammirare il paesaggio alle spalle durante la salita, perchè merita. L'arrivo alla forcella Formin è molto soddisfacente, perchè offre vedute bellissime soprattutto sui sottostanti prati di Mondeval e più distante sul Pelmo.
Da qui inizia la deviazione che porta alla cima, la Ponta Lastoi de Formin. Il sentiero è più che altro una traccia, e non ci sono segnavia CAI, ma solo ometti di roccia da seguire per arrivare in cima. La salita è tutto sommato semplice e abbastanza rapida, solo un po' ripida sul finale. Conviene rimanere sul sentiero indicato, anche se la voglia di esplorare lo spettacolare altopiano roccioso e quasi lunare del Formin è tanta, soprattutto per via di alcuni crepacci che si aprono a strapiombo sul vuoto. Nessun pericolo e nessun punto esposto rimanendo sul sentiero.
Giunti alla vetta la soddisfazione è tanta, e la fatica è ripagata dalla vista a 360 gradi che vale assolutamente la deviazione.
Si torna quindi alla forcella per lo stesso sentiero segnato dagli ometti e si scende in direzione Croda da Lago. Il sentiero qui è il 435, che scende ripido verso valle. Al bivio si può scegliere di andare a destra verso la forcella Ambrizzola, allungando il percorso ma rendendolo più semplice e meno esposto, o a sinistra, verso un'altra piccola forcella senza nome. Qua ci sono tratti un po' esposti, per cui chi soffre di vertigini farebbe meglio a scegliere l'altra strada. Alla forcella senza nome ci si trova davanti a un'altro bivio: a destra si scende verso Mondeval per incrociare poi l'Alta Via n.1, mentre a sinistra si incrocia lo stesso sentiero, ma prendendo una "scorciatoia", costituita sostanzialmente da una discesa verticale su un ghiaione scivolosissimo. Dovendo consigliare, direi a chi non è amante di questo tipo di discesa di andare verso destra e prendersela comoda.
Incrociata l'Alta Via (praticamente un'autostrada), si prosegue tranquilli verso il lago Federa e il rifugio Palmieri/Croda da Lago. Qui dopo una pausa per riposare un po' e mangiare, si prosegue facendo un mezzo giro del lago e riprendendo il sentiero che scendendo nuovamente abbastanza ripido dopo un'iniziale tratto pianeggiante, riporta prima al Cason de Formin e poi alla macchina. Gli ultimi due km di discesa sono il colpo di grazia alle ginocchia, almeno per la giornata.
Con i dovuti accorgimenti questo percorso è adatto anche a chi ha problemi di vertigini o non è esperto di sentieri di montagna, in quanto non presenta pericoli o punti esposti (avendo accortezza di evitare il tratto fra la forcella Formin e l'attacco della AV1, passando invece dalla forcella Ambrizzola). Le difficoltà sono sostanzialmente di tipo fisico: il dislivello in salita e in discesa è notevole e le pendenze sono importanti, da non sottovalutare soprattutto al ritorno. Il percorso segnato poi ha alcune difficoltà evidenti nella discesa sul ghiaione (il punto in cui l'altimetria scende praticamente verticale), ma si può e si dovrebbe aggirare.
L'unico punto acqua è al Cason de Formin, abbastanza comodo sia all'andata che al ritorno, oltre ovviamente al rifugio Palmieri.
Segnaletica buona tranne in alcuni punti, tipo la salita rocciosa alla forcella Formin, in cui per qualche metro abbiamo perso il sentiero, poi ritrovato velocemente.
TEMPI DI PERCORRENZA:
Peziè de Parù - Forcella Formin: 2h30m
Forcella Formin - Ponta Lastoi de Formin A/R: 1h45m (compresa sosta snack sulla cima)
Forcella Formin - Lago Federa: 1h5m
Lago Federa - Peziè de Parù: 2h15m
Waypoints
You can add a comment or review this trail
Comments