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Percorso Sant'Antonio da San Martino a Montorio

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Trail stats

Distance
6.04 mi
Elevation gain
551 ft
Technical difficulty
Moderate
Elevation loss
551 ft
Max elevation
726 ft
TrailRank 
31 3.3
Min elevation
161 ft
Trail type
Loop
Coordinates
30
Uploaded
October 16, 2021
Recorded
October 2021
  • Rating

  •   3.3 1 review
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near Scimmia, Veneto (Italia)

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Itinerary description

Questo itinerario prende il nome dalla località di partenza. Partendo da Sant'Antonio, si svilupperà a forma di circuito e toccherà le Ferrazze, il Brolo, le Carbonare, Montorio, Ferrazze, Sant'Antonio. Dislivello m 135, tempo h 3.30', difficoltà media. Si parte da Sant’Antonio via Caval, dove si trova anche l’antica corte rurale del ‘500, in fondo (a m. 500), proprio all’inizio del percorso, ci sono i parcheggi.
Il tratto iniziale si presenta asfaltato, dopo un centinaio di metri inizia il sentiero sterrato (denominato propriamente percorso della salute), che non presenta alcuna difficoltà in quanto è pianeggiante.
Il tratto che da San Martino arriva alle Ferrazze è lungo 1 Km, ed è percorribile in 7 minuti in bicicletta e 17 a piedi. Dopo alcune centinaia di metri si incontra una chiavica sulla sinistra (fossa Murara), lì c’è un punto di ristoro con panchina e fontanella: di chiaviche lungo il percorso se ne trovano molte, in quanto la zona è circondata dalla campagna. Sul lato sinistro del tragitto, in mezzo ai campi, si trovano anche le corti Bonettone e Bonetielle del XVI secolo. Corte Bonettone In lontananza si possono vedere panorami che s’allungano verso la Musella, Bosco Chiesanuova, Montorio e il Monte Baldo. Di tanto in tanto si incontrano altri punti di sosta attrezzati.
Arrivati alle Ferrazze all’incrocio con via Falcona voltare a destra e percorrere la via sul marciapiede, fino al ponte. Proseguire dritti imboccando via Brolo Musella. Superato l’antico ponte (costruito nel 1452) che passa il fiume Fibbio, proseguire ancora per circa 50 mt. Si noterà in fondo alla via un vecchio fabbricato, detto il Brolo. A nord di questo manufatto si trova il sentiero sterrato che ci porterà verso il Brolo Musella. Fatte poche decine di metri si entra nel bosco in un percorso che si snoda a tornanti con un leggero pendio, privo di difficoltà. Arrivati quasi sulla sommità della collina, ed usciti dal bosco, si erge davanti un muro di cinta che delimita l’area dell’antico Brolo Muselli.
Proseguire sempre dritti oltrepassando l’impianto dell’Acquedotto (gestito da Acque Veronesi). La strada inizia a discendere leggermente: è la via Monte dei Santi. dritti Via Monte dei Santi Procedere sempre dritti fino ad incontrare sulla destra un muro di cinta di una villa ed al bivio voltare a sinistra, sempre per via monte dei Santi. a sinistra per via Monte dei Santi Poco dopo sulla destra si noterà un sentiero sterrato proseguire per questa via. a destra sentiero sterrato via Arcandola Ora il percorso, di via Arcandola, si snoderà quasi pianeggiante ed a destra si potrà ammirare in panoramica Marcellise. Si arriverà dopo un po’ ad affrontare una leggera rampa di cemento, che serve un nucleo di fabbricati del posto (loc. Carbonare). Superate le case al bivio girare a sinistra per Montorio. In via della Segheria la strada inizia a discendere.
Si apre alla visuale la vallata di Montorio, in lontananza si può osservare il castello, mentre sotto in basso il corso del Fibbio che passa a lato della via Pedrotta. la strada scende sterrata, fino ad un muro di cinta di una villa. La discesa ora è su cemento. Proseguire fino a superare Villa S. Carlo e puntare sulla sinistra, a valle verso Montorio. La strada diventa asfaltata. In fondo all’incrocio con via Pedrotta girare a destra. Via della Segheria Percorrere via della Segheria fino all’incrocio con via Lanificio, qui girare a sinistra per via Lanificio e superare il laghetto del Fontanon, sempre dritti. All’incrocio con via dell’Olmo andare a sinistra, superare il ponte del torrente Squaranto e subito dopo a sinistra ancora per via Spalato, in fondo dritti (verso la strada chiusa), si trova la partenza del percorso della salute.
Questo sentiero è lungo 1,5 Km, con nessuna difficoltà perché pianeggiante. L’ambiente ospita una fauna tipica della campagna abbondante d’acqua con uccelli quali la Gallinella d’acqua, il Martin pescatore, la Ballerina, l’Airone Cinerino. Il corso d’acqua ad est prende il nome di Zenobria dal 1600, in seguito all’acquisizione dei diritti d’acqua, che erano dei Bonetti, fatta dalla famiglia degli Zenobi, di origine trentina, che erano mercanti di berretti e panni, proprietari di numerosissimi fondi a Mizzole, Montorio, San Martino, e nella bassa veronese. Sul lato ovest corre invece la fossa Murara, che prende il nome dalla famiglia Murari, soprannome dato ai Dalla Corte proprietari della grande tenuta di Mattarana. Il Percorso della salute di Montorio termina alle Ferrazze, all’incrocio con via Falcona. Attraversare dritti sul passaggio pedonale ed imboccare il tratto Ferrazze Sant’Antonio per ultimare il tragitto (già descritto all’inizio). - Testo di A. Scolari

Lungo tutto il sentiero l‟ambiente ospita la fauna tipica della campagna abbondante d‟acqua con uccelli quali la Gallinella d‟acqua, il Martin pescatore, la Ballerina, l‟Airone Cinerino. Gallinella d‟acqua Airone Cinerino Mentre i fondali dei fossi ospitano il “Magnaron” (Scazzone), Trote, Temoli. Tra i piccoli mammiferi si può trovare la Talpa. Tra gli insetti: Libellule, Farfalle, Lucciole. La vegetazione si presenta varia, con filari di Gelsi, Pioppi, Platani, Robinie. Tra le erbacce si trovano, il Crescione d‟acqua, il Caglio delle paludi, il Garofano d‟acqua, il Ranuncolo Fluitante, il Ranuncolo delle canne, il Ranuncolo acquatico, il Nontiscordardime delle paludi, la Stregona palustre, la Salcerella, la Pervinca e la Primula. Storia delle fosse Le due fosse, definibili gemelle, vennero scavate tra il 1558 e il 1580 da Iseppo e fratelli Bonetti per irrigare le loro campagne situate tra le Ferrazze e San Martino Buon Albergo, con il decisivo contributo finanziario delle famiglie Cozza e Murari, tutte interessate alla messa a cultura irrigua delle terre della “Campanea minor”. I Bonetti, commercianti lanieri, avevano ottenuto le concessioni per l‟uso di parte delle acque sorgive di Montorio dal Magistrato sopra i Beni inculti della Repubblica di Venezia. Il corso d‟acqua ad est prende il nome di Zenobria dal 1600, in seguito all‟acquisizione dei diritti d‟acqua, che erano dei Bonetti, fatta dalla famiglia degli Zenobi, di origine trentina. I Zenobi erano mercanti di berretti e panni, proprietari di numerosissimi fondi a Mizzole, Montorio, San Martino, e nella bassa veronese. Sul lato ovest corre invece la fossa Murara, che prende il nome dalla famiglia Murari, soprannome dato ai Dalla Corte proprietari della grande tenuta Mattarana.

Comments  (1)

  • Photo of Andreadi
    Andreadi May 18, 2023

    I have followed this trail  verified  View more

    Qualche difficoltà personale per trovare il tracciato.

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