Per antichi trosi prealpini:F.lla Mattiola,bivacco Salvadela,grotta del Landrei,val del Carmine,troi dela poia 2023-01-29 10:38
near Combai, Veneto (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Dislivello positivo: 1408 m
Partenza: Combai (TV) parcheggio pubblico presso curva del Cristo.
Molto utili i bastoncini.
In condizioni ottimali la difficoltà di questo anello è da classificare, a mio avviso, come media. È in ogni caso necessaria un'adeguata preparazione fisica, visti il dislivello e lo sviluppo complessivo, ma anche capacità di interpretare sentieri non sempre evidenti e piuttosto accidentati.
In presenza di neve o ghiaccio l'asticella delle difficoltà si alza notevolmente in quanto i sentieri diventano molto molto delicati, qualche tratto addirittura pericoloso, per il rischio di scivolamento a valle (ad es. foto 1 fa capire l'esposizione del sentiero che aggira il monte Salvedela a sud su pendio erboso). Vi invito a informarvi sullo stato dei sentieri valutando attentamente se chiudere tutto l'anello. Un sentiero che richiede comunque un pò di esperienza è il troi dela poia che percorriamo quasi in chiusura. Info nella descrizione.
Descrizione:
Da Combai seguiamo il sentiero 992, "troi de le musse", ignorando il segnavia 1024, inizialmente in forte pendenza e in alcuni punti con poca chiarezza su quale sia la direzione corretta.
Lungo il percorso si incontrano diversi rustici diroccati non privi di fascino, e altri ben ristrutturati (come baita Pieri foto 3) in contesto boschivo molto bello, man mano più rado salendo di quota, con le prime tracce di neve a circa 900 m.
Intercettatiamo l'asfalto della strada che sale dal bosco del Madean dopo circa 1000 di dislivello affrontati in 3.5 km, percorrendola in salita fino al tornante con tabella turistica che indica Forcella Mattiola (e altre malghe).
Qui calzo i ramponcini vista la presenza di consistente ghiaccio.
Seguiamo l'indicazione imboccando la mulattiera (conosciuta come "troi dei cavai") con andamento in leggera salita tagliando il versante verso nord est.
Un piacevolissimo tratto nel bosco man mano più innevato, che lascia intravedere bellissimi scorci panoramici.
Giunti in forcella con un ultimo breve strappo finale il panorama si apre completamente davanti a noi, verso nord. Le numerose tracce non ci richiedono altra attrezzatura se non i ramponcini. Evitiamo ovviamente qualsiasi fuori traccia. Ignoriamo la deviazione alla nostra sinistra che ci porterebbe al rifugio Posa Puner su sentierino in salita nel bosco.
Prendiamo invece decisamente a destra, su comoda e battuta mulattiera aggirando a nord il monte Salvedela, poi ad un bivio con segnavia di cartelli teniamo la destra fino a giungere al bel bivacco di pietra "Salvedela nuovo" (foto 2).
Da qui alcuni datati segnavia di legno giusto nei pressi del bivacco ci immettono nel sentierino che aggira il Monte Salvedela a sud (direzione forcella mattiola/santuario del carmine), sempre in falso piano, inizialmente nel bosco quindi uscendo allo scoperto progredendo lungo il versante molto esposto (foto 1).
Un tratto panoramico, baciato dal sole ma ESTREMAMENTE DELICATO. Valutate attentamente la percorribilita' del sentiero e, nel dubbio, ritornate sui vostri passi. Nel nostro caso il transito era fattibile con molta attenzione ma, ripeto, dipende tutto dalle condizioni del momento, neve, ghiaccio ecc.
Superato questo tratto giungiamo ad un deciso cambio di direzione con discesa nel bosco alla nostra sinistra su fondo insidioso e pendenza accentuata, attraversando il Van dei Fagher (proseguendo diritti ritorneremo alla fircella). Non ci sono segnavia, quantomeno nella parte iniziale. Successivamente andranno seguiti degli ometti in pietra fino ad intercettare una mulattiera che prenderemo a sinistra risalendo brevemente. Sulla nostra sinistra troviamo l'indicazione per la suggestiva grotta del landrel che consiglio di vistare con una deviazione di circa 100 m di dislivello (foto 4).
Ritornati sulla mulattiera scenderemo di circa 400 m di dislivello in modo piuttosto ripido su sentieri mediante impegnativi e discretamente segnalati.
In qualche punto (bivio) serve un pò di occhio e la traccia gpx può aiutare. Raggiungiamo infine il Santuario della Madonna del Carmine di cui risultano attestazioni in alcuni atti della fine del 1600. Gioiellino da non perdere, caro agli abitanti di Miane.
Per tornare a Combai ci attende qualche faticosa risalita che si fa sentire in chiusura di anello e un delicato percorso, il Troi dela poia (poiana), che richiede piede fermo.
Si tratta di un vecchio sentiero poco noto che attraversa la Val Masarè su pendio boscoso in forte esposizione e pendenza. Si cammina su labile traccia, soprattutto nella prima parte che conduce in fondo all'impervio vallone, che poi si risale dopo aver attraversato il greto asciutto di un torrente, e su terreno già di per sè molto scivoloso (terra, foglie). Pertanto VA EVITATO con terreno gelato/innevato ma anche con fondo bagnato. Una tabella in legno evidenzia a metà del tracciato di usare massima cautela (foto 5 ). Concordo in pieno con questo ammonimento.
Il sentierino ci riconduce sull'ampia mulattiera dove possiamo optare se riagganciare il percorso di andata (svolta a dx) oppure ampliare il tracciato seguendo il segnavia 1024 (svolta a sx), con gli ultimi 2 km che transitano in p.p. (foto 6) tra vigneti/uliveti (siate rispettosi!) fino alla strada asfaltata, giusto di fronte al parcheggio.
In definitiva bellissimo giro ma che ho trovato molto impegnativo.
Il presente itinerario è stato ispirato dal testo " riscoprire le prealpi trevigiane 30 escursioni a piedi da Valdobbiadene a Vittorio Veneto" di G.Carraro con interessanti informazioni sulla storia di questi antichi sentieri tracciati nei secoli da pastori, zattieri e mercanti con approfondimenti storico-artistici.
@@@@@@@@@@@@@@@@@@
ATTENZIONE! Le considerazioni sulle caratteristiche e sulle difficolta' del percorso sono assolutamente personali, basate sulla mia capacita' e sulla mia tecnica escursionistica, oltre che sulle condizioni del percorso al momento della registrazione della traccia gpx. Chi decide di scaricare e seguire questo itinerario deve essere consapevole che le condizioni dell'itinerario potrebbero essere nel frattempo mutate e che la traccia potrebbe non essere piu' validamente ripercorsa. Inoltre ognuno si assume la responsabilita'di seguire questo percorso consapevole della propria esperienza, capacita' e tecnica, e consapevole che ulteriori fattori qui non considerati, ad es. eventi naturali, potrebbero incidere negativamente sulla percorribilita'o difficolta' del percorso. Chi segue questo itinerario lo fa quindi per libera scelta personale e con piena consapevolezza di quanto appena letto e sotto propria responsabilità.
Partenza: Combai (TV) parcheggio pubblico presso curva del Cristo.
Molto utili i bastoncini.
In condizioni ottimali la difficoltà di questo anello è da classificare, a mio avviso, come media. È in ogni caso necessaria un'adeguata preparazione fisica, visti il dislivello e lo sviluppo complessivo, ma anche capacità di interpretare sentieri non sempre evidenti e piuttosto accidentati.
In presenza di neve o ghiaccio l'asticella delle difficoltà si alza notevolmente in quanto i sentieri diventano molto molto delicati, qualche tratto addirittura pericoloso, per il rischio di scivolamento a valle (ad es. foto 1 fa capire l'esposizione del sentiero che aggira il monte Salvedela a sud su pendio erboso). Vi invito a informarvi sullo stato dei sentieri valutando attentamente se chiudere tutto l'anello. Un sentiero che richiede comunque un pò di esperienza è il troi dela poia che percorriamo quasi in chiusura. Info nella descrizione.
Descrizione:
Da Combai seguiamo il sentiero 992, "troi de le musse", ignorando il segnavia 1024, inizialmente in forte pendenza e in alcuni punti con poca chiarezza su quale sia la direzione corretta.
Lungo il percorso si incontrano diversi rustici diroccati non privi di fascino, e altri ben ristrutturati (come baita Pieri foto 3) in contesto boschivo molto bello, man mano più rado salendo di quota, con le prime tracce di neve a circa 900 m.
Intercettatiamo l'asfalto della strada che sale dal bosco del Madean dopo circa 1000 di dislivello affrontati in 3.5 km, percorrendola in salita fino al tornante con tabella turistica che indica Forcella Mattiola (e altre malghe).
Qui calzo i ramponcini vista la presenza di consistente ghiaccio.
Seguiamo l'indicazione imboccando la mulattiera (conosciuta come "troi dei cavai") con andamento in leggera salita tagliando il versante verso nord est.
Un piacevolissimo tratto nel bosco man mano più innevato, che lascia intravedere bellissimi scorci panoramici.
Giunti in forcella con un ultimo breve strappo finale il panorama si apre completamente davanti a noi, verso nord. Le numerose tracce non ci richiedono altra attrezzatura se non i ramponcini. Evitiamo ovviamente qualsiasi fuori traccia. Ignoriamo la deviazione alla nostra sinistra che ci porterebbe al rifugio Posa Puner su sentierino in salita nel bosco.
Prendiamo invece decisamente a destra, su comoda e battuta mulattiera aggirando a nord il monte Salvedela, poi ad un bivio con segnavia di cartelli teniamo la destra fino a giungere al bel bivacco di pietra "Salvedela nuovo" (foto 2).
Da qui alcuni datati segnavia di legno giusto nei pressi del bivacco ci immettono nel sentierino che aggira il Monte Salvedela a sud (direzione forcella mattiola/santuario del carmine), sempre in falso piano, inizialmente nel bosco quindi uscendo allo scoperto progredendo lungo il versante molto esposto (foto 1).
Un tratto panoramico, baciato dal sole ma ESTREMAMENTE DELICATO. Valutate attentamente la percorribilita' del sentiero e, nel dubbio, ritornate sui vostri passi. Nel nostro caso il transito era fattibile con molta attenzione ma, ripeto, dipende tutto dalle condizioni del momento, neve, ghiaccio ecc.
Superato questo tratto giungiamo ad un deciso cambio di direzione con discesa nel bosco alla nostra sinistra su fondo insidioso e pendenza accentuata, attraversando il Van dei Fagher (proseguendo diritti ritorneremo alla fircella). Non ci sono segnavia, quantomeno nella parte iniziale. Successivamente andranno seguiti degli ometti in pietra fino ad intercettare una mulattiera che prenderemo a sinistra risalendo brevemente. Sulla nostra sinistra troviamo l'indicazione per la suggestiva grotta del landrel che consiglio di vistare con una deviazione di circa 100 m di dislivello (foto 4).
Ritornati sulla mulattiera scenderemo di circa 400 m di dislivello in modo piuttosto ripido su sentieri mediante impegnativi e discretamente segnalati.
In qualche punto (bivio) serve un pò di occhio e la traccia gpx può aiutare. Raggiungiamo infine il Santuario della Madonna del Carmine di cui risultano attestazioni in alcuni atti della fine del 1600. Gioiellino da non perdere, caro agli abitanti di Miane.
Per tornare a Combai ci attende qualche faticosa risalita che si fa sentire in chiusura di anello e un delicato percorso, il Troi dela poia (poiana), che richiede piede fermo.
Si tratta di un vecchio sentiero poco noto che attraversa la Val Masarè su pendio boscoso in forte esposizione e pendenza. Si cammina su labile traccia, soprattutto nella prima parte che conduce in fondo all'impervio vallone, che poi si risale dopo aver attraversato il greto asciutto di un torrente, e su terreno già di per sè molto scivoloso (terra, foglie). Pertanto VA EVITATO con terreno gelato/innevato ma anche con fondo bagnato. Una tabella in legno evidenzia a metà del tracciato di usare massima cautela (foto 5 ). Concordo in pieno con questo ammonimento.
Il sentierino ci riconduce sull'ampia mulattiera dove possiamo optare se riagganciare il percorso di andata (svolta a dx) oppure ampliare il tracciato seguendo il segnavia 1024 (svolta a sx), con gli ultimi 2 km che transitano in p.p. (foto 6) tra vigneti/uliveti (siate rispettosi!) fino alla strada asfaltata, giusto di fronte al parcheggio.
In definitiva bellissimo giro ma che ho trovato molto impegnativo.
Il presente itinerario è stato ispirato dal testo " riscoprire le prealpi trevigiane 30 escursioni a piedi da Valdobbiadene a Vittorio Veneto" di G.Carraro con interessanti informazioni sulla storia di questi antichi sentieri tracciati nei secoli da pastori, zattieri e mercanti con approfondimenti storico-artistici.
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ATTENZIONE! Le considerazioni sulle caratteristiche e sulle difficolta' del percorso sono assolutamente personali, basate sulla mia capacita' e sulla mia tecnica escursionistica, oltre che sulle condizioni del percorso al momento della registrazione della traccia gpx. Chi decide di scaricare e seguire questo itinerario deve essere consapevole che le condizioni dell'itinerario potrebbero essere nel frattempo mutate e che la traccia potrebbe non essere piu' validamente ripercorsa. Inoltre ognuno si assume la responsabilita'di seguire questo percorso consapevole della propria esperienza, capacita' e tecnica, e consapevole che ulteriori fattori qui non considerati, ad es. eventi naturali, potrebbero incidere negativamente sulla percorribilita'o difficolta' del percorso. Chi segue questo itinerario lo fa quindi per libera scelta personale e con piena consapevolezza di quanto appena letto e sotto propria responsabilità.
Waypoints
Waypoint
1,226 ft
0003023
Waypoint
1,221 ft
parcheggio curva del cristo
Waypoint
1,877 ft
bivio con alternativa ripida
Waypoint
1,962 ft
sx
Waypoint
2,192 ft
bivio 1024.andare a sx
Waypoint
2,176 ft
seguire a dx 992
Waypoint
2,284 ft
piazzola delle praie
Waypoint
2,621 ft
diritti al tornante
Waypoint
2,731 ft
rudere
Waypoint
3,073 ft
taglio in mezzo al prato
Waypoint
3,647 ft
a dx x Malga mont forcella mattiola Malga pian
Waypoint
4,110 ft
forcella Mattiola
Waypoint
4,014 ft
bivacco salvedela nuova
Waypoint
3,032 ft
diritti
Waypoint
2,846 ft
tabella in legno loc salvedela
Waypoint
2,783 ft
su a sx x grotta landrel
Waypoint
2,919 ft
sorgente croce
Waypoint
2,586 ft
giù a sx
Waypoint
1,902 ft
segnaletica prgaroi prade
Waypoint
1,749 ft
a dx dopo catenella
Waypoint
1,483 ft
capitel vecio
Waypoint
2,090 ft
svolta s sinistra in salita. punto con segnava pregaroi
Waypoint
2,069 ft
fine troi della poia
Waypoint
2,079 ft
a sx per 1024
Waypoint
1,177 ft
0003053
Orario inizio: 10:38 29 Gen 2023
Orario fine: 16:48 29 Gen 2023
Distanza: 18,2km (06:10)
Tempo movimento: 04:04
Velocità media: 2,95 km/h
Velocità media mov.: 4,45 km/h
Max. Velocità: 8,62 km/h
Altitudine minima: 349 m
Altitudine massima: 1258 m
Velocità di salita: 453 m/h
Velocità di discesa: -524,4 m/h
Dislivello positivo: 1485 m
Dislivello negativo: -1503 m
Tempo di salita: 03:16
Tempo di discesa: 02:52
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