Parco San Bartolo: Anello Fiorenzuola di Focara Casteldimezzo Gabicce Monte e Mare Cattolica
near Fiorenzuola di Focara, Marche (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Escursione naturalistico-storica che raccoglie vari tipi di panorami sulla costa marchigiano-romagnola di grande distanza ma priva di particolarità tecniche, il cui 75% si svolge su strada asfaltata, mentre il rimanente su sterrate prevalentemente di terreno argilloso. Tale fondo è praticamente fangoso nei periodi ravvicinati alle piogge ed in alcuni punti presenta condizioni di affondamento senza essere mai troppo sdrucciolevole, a meno di tratti prettamente declivi. Il punto di partenza è alle mura del Castello di Fiorenzuola di Focara, borgo che nel periodo decembrino acquisisce l'aspetto di vero e proprio presepe, grazie anche a delle opere artigianali istallate in più punti del paese: l'imbrunire è indubbiamente il momento di maggiore suggestione del periodo prenatalizio. Il cardine di raccordo della maggior parte del sentiero è il CAI 151_Sentiero San Bartolo che inizia dalla porta del castello di Fiorenzuola, con l'allestimento natalizio, il volto attribuito a Dante e il suo verso del canto XXVIII dell’Inferno nella Divina Commedia: «Poi farà sì ch’al vento di Focara, non farà lor mestier voto né preco» parlando del promontorio che i marinai hanno sempre temuto, per il suo infido vento. Questo è il preludio del panorama che si apprezzerà da vari punti lungo l'intera traversata, i cui primi passi saranno compiuti costeggiando le mura del castello con la statua di un milite commemorativo dei caduti della II guerra mondiale ed il fogliame rosso rubino delle rampicanti sulle pareti, passando per una staccionata e dall'altra parte le piracante cariche del rosso scarlatto tipico della stagione. Il primo segnavia indica i tempi brevi per raggiungere rispettivamente Casteldimezzo e La Montagnola (unica vetta dell'intero percorso di modesta altezza). Casteldimezzo è una frazione di Pesaro di piccole dimensioni, caratteristico per le rovine del castello edificato per il volere dell'arcivescovato di Ravenna e poi passato a varie famiglie nobiliari (fra cui i Malatesta). A 2,8 km e 3,1 km si raggiungono, rispettivamente La Montagnola ed Il Tetto del Mondo (ampio altopiano la cui vista della falesia sul mare si arricchisce della fioritura gialla di maggio della ginestra) intraprendendo una sterrata fangosa sulla destra della statale (vedasi waypoints) inizialmente ripida, poi maggiormente dolce e caratterizzata da punti ricchi d'erba, sino a scendere sulla baia della Vallegula. In questo tratto è possibile passare attraverso dei sentieri non ufficiali che attraversano macchia mediterranea e/o pinete, tagliando nettamente il 151, considerando che il fondo con salita o discesa maggiormente concentrata sicuramente potrebbe costituire un impegno fisico maggiore del canonico CAI. Ritornati sulla SP44, superato l'ormai dismesso hotel Blu Sorrento, al km 6 si giunge da via del Turco a Gabicce Monte (la cui origine medievale ed il cui sembra legata a 2 teorie: dal Castello [Castellum Ligabitii] o dalla tradizione agropastorale [lega becchi, per la vattura dei caproni]), il cui belvedere è apprezzabile all'uscita del centro abitato nel grande parcheggio ove sono situate anche varie strutture ricettive. Il passo è breve per Gabicce Mare, raggiunta attraverso via Panoramica, costeggiando il parco delle ginestre si arriva sino alla discesa a mare dalla scalinata di via del Mare prossima all'hotel Majestic. Per circa 1 km si gode di sabbia, bagnasciuga, onde, scogli ed un fondo decisamente più comodo. Si sale sul lungomare di Gabicce per attraversare da via Trieste il ponte che conduce alla moderna Cattolica (ma al tempo stesso antica per tradizione marinara), camminando sul lungomare per arrivare alla fontana delle sirene, quindi in centro, con minimo sforzo. Di qui, si torna attraverso altra via a Gabicce Mare (da via Irma Bandiera) per arrivare da via Redipuglia a via del Monte sino a Gabicce Monte. Dal km 15 si potranno apprezzare la veduta del Castello di Gradara (solo in alcuni punti) e lo sfondo verdeoro dei monti toscani. Al km 16,2 si segue il CAI 156 in direzione Casteldimezzo/Colombarone (area archeologica), deviando sulla dx dal CAI 151-Panoramica Adriatica per una visibile corsia nel fango che porta fra uliveti, sino alla Cappelletta della Madonna del Mulino, riconoscibile per l'esterno di colore rosa, seppur nascosta, a sx dalla vegetazione. Il punto di congiunzione per il 151 per Castelmezzo è sentiero CAI 156C da percorrere per circa 1 km. Il resto del percorso è fatto a ritroso sino a Fiorenzuola, dedicandosi ad apprezzare i presepi del borgo, il campanile con orologio dell'ex chiesa di Sant'Andrea. Ultimo tratto percorso sono le serpentine di circa 1 km del sentiero del mare (cui sono disseminate 3 fontanine di acqua potabile) che portano sulla spiaggia (ove attualmente vi sono molti grossi tronchi sulla rena) che permettono di apprezzare la falesia dal basso (munita anche di reti di contenimento), purtroppo deturpata nel 2017 da un grande incendio che ha reso infidi anche i tratti percorribili fuori asfalto, a causa della friabilità del terreno e dell'attitudine alla frana.
L'escursione presenta come unico eventuale limite la sua distanza complessiva, fermo restando che occorrono calzature idonee morbide (direi anche una scarpa da corsa ibrida con vocazione a terreni differenti dall'asfalto) e bastoncini a coloro che ne prediligono l'uso. Il tratto di Cattolica può essere escluso risparmiando sino a 5 km circa.
Il sentiero offre la possibilità di effettuare un'escursione con maggiori margini di sicurezza dopo un lungo periodo di pioggia e di godere di una lunga falesia sul mare, il castello di Gradara, rovine storiche ed arte presepiale nel periodo decembrino.
L'escursione presenta come unico eventuale limite la sua distanza complessiva, fermo restando che occorrono calzature idonee morbide (direi anche una scarpa da corsa ibrida con vocazione a terreni differenti dall'asfalto) e bastoncini a coloro che ne prediligono l'uso. Il tratto di Cattolica può essere escluso risparmiando sino a 5 km circa.
Il sentiero offre la possibilità di effettuare un'escursione con maggiori margini di sicurezza dopo un lungo periodo di pioggia e di godere di una lunga falesia sul mare, il castello di Gradara, rovine storiche ed arte presepiale nel periodo decembrino.
Waypoints
Panorama
566 ft
Campanile di Sant'Andrea (Foto 1) Panorama della costa adriatica (Foto 2) versante romagnolo ( Foto 3(
Comments (2)
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Un lungo itinerario e sembra pure molto interessante!
Grazie mille per la valutazione