Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi: la Cascata dell’Acquacheta, Monte Lavane e la Capanna del Partigiano
near Cortecce, Toscana (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Questo trekking, entusiasmante per la varietà di luoghi che si incrociano e il panorama (spettacolare soprattutto in autunno, nel periodo del cosiddetto "foliage"), è indicato e descritto anche nella pubblicazione dell'Ente Parco "A piedi nel parco" al numero 4. Tuttavia l'indicazione del dislivello e della lunghezza sono sottostimati, a quanto risulta da entrambe le rilevazioni che ho svolto...
Ci troviamo al confine del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, tra l'Alpe di San Benedetto e la Valle del Lamone (sul versante faentino). Punto di partenza è il Passo Peschiera, sulla strada tra San Benedetto in Alpe (FC) e Marradi (FI), la cosiddetta Romagna Toscana. Al valico non c'è nulla, ma si può notare un piccolo spiazzo dove lasciare le auto sulla sinistra.
Da qui parte il sentiero, in realtà una sterrata segnata dal CAI n. 555. Come riporta la guida, si tratta della pista costruita negli anni '80 per il metanodotto algerino. Giunti alla sbarra svoltiamo subito a destra per imboccare il CAI n. 429 verso Poggio dell'Inferno. Percorrendo questo sentiero di crinale abbiamo ampi panorami su entrambe le vallate. Ad un certo punto si inizia a scendere sempre più ripidamente verso le case di Pian Baruzzoli, dove è ospite da decenni una nutrita e famosa comunità hippy. Si passa accanto all'abitato, che volge di nuovo verso ovest, ritrovando il sentiero natura dell'Acquacheta, pochi metri proprio prima del punto panoramico verso la famosa cascata raccontata da Dante (anche se la maggior parte è convinta che la Cascata dell'Acquacheta sia la cascata più piccola poco dopo...).
Arrivati alla cascatina del Fosso di Ca del Vento (molto bella comunque in questo periodo autunnale, anche se non al pieno), guadiamo il torrente e con una breve salita sul versante opposto giungiamo alla Piana dei Romiti, dove possiamo fare una breve pausa pranzo.
Il sentiero prosegue subito sulla destra, lungo il CAI 413, lungo l'antica mulattiera diretta a Monte Lavane. Costeggiando il fosso continuiamo a salire fino a incrociare il bel rudere del Briganzone (923 m slm) e giungendo alla base delle Balze di Cornacchia. Si tratta di una spettacolare cresta di arenaria, con panorami incredibili a 360 gradi (prestare MOLTA attenzione quando il meteo non è favorevole...una volta mi è capitato e non è stato piacevole). Si entra per poco in un pezzo di faggeta davvero affascinante, sbucando sul versante opposto. Da qui giriamo a sinistra e saliamo ancora alcune decine di metri fino alla cima di Monte Lavane (1241 m slm). Si scende leggermente in direzione ovest, incontrando la pista sterrata del Metanodotto (CAI 555).
A questo punto non possiamo non raggiungere la vicina Capanna del Partigiano (di Silvio Corbari, capo dell'omonima banda partigiana che durante la guerra di liberazione rappresentò un vero e proprio incubo per le forze nazi-fasciste, a causa delle numerosi azioni di guerriglia tra l'appennino faentino e quello forlivese. Tra l'altro dalla Capanna del Partigiano e la panchina collocata a pochi metri si può godere un panorama invidiabile su tutta la valle.
Ora non resta che tornare verso l'auto, percorrendo il lungo e monotono stradello che segue il corso del Metanodotto, eventualmente svolgendo alcune variazioni su sentieri rispetto alla strada principale (es. dopo il bivio nei pressi della seconda sbarra, dove si può seguire il CAI 555 lungo un sentiero che corre parallelo rispetto alla forestale).
Raggiunto il bivio vicino a Poggio Inferno è sufficiente ritornare al punto di partenza, ripercorrendo in senso inverso la sterrata già percorsa all'andata fino a Passo Peschiera.
Il video su RELIVE: https://www.relive.cc/view/v26MxVkRkEO
Ci troviamo al confine del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, tra l'Alpe di San Benedetto e la Valle del Lamone (sul versante faentino). Punto di partenza è il Passo Peschiera, sulla strada tra San Benedetto in Alpe (FC) e Marradi (FI), la cosiddetta Romagna Toscana. Al valico non c'è nulla, ma si può notare un piccolo spiazzo dove lasciare le auto sulla sinistra.
Da qui parte il sentiero, in realtà una sterrata segnata dal CAI n. 555. Come riporta la guida, si tratta della pista costruita negli anni '80 per il metanodotto algerino. Giunti alla sbarra svoltiamo subito a destra per imboccare il CAI n. 429 verso Poggio dell'Inferno. Percorrendo questo sentiero di crinale abbiamo ampi panorami su entrambe le vallate. Ad un certo punto si inizia a scendere sempre più ripidamente verso le case di Pian Baruzzoli, dove è ospite da decenni una nutrita e famosa comunità hippy. Si passa accanto all'abitato, che volge di nuovo verso ovest, ritrovando il sentiero natura dell'Acquacheta, pochi metri proprio prima del punto panoramico verso la famosa cascata raccontata da Dante (anche se la maggior parte è convinta che la Cascata dell'Acquacheta sia la cascata più piccola poco dopo...).
Arrivati alla cascatina del Fosso di Ca del Vento (molto bella comunque in questo periodo autunnale, anche se non al pieno), guadiamo il torrente e con una breve salita sul versante opposto giungiamo alla Piana dei Romiti, dove possiamo fare una breve pausa pranzo.
Il sentiero prosegue subito sulla destra, lungo il CAI 413, lungo l'antica mulattiera diretta a Monte Lavane. Costeggiando il fosso continuiamo a salire fino a incrociare il bel rudere del Briganzone (923 m slm) e giungendo alla base delle Balze di Cornacchia. Si tratta di una spettacolare cresta di arenaria, con panorami incredibili a 360 gradi (prestare MOLTA attenzione quando il meteo non è favorevole...una volta mi è capitato e non è stato piacevole). Si entra per poco in un pezzo di faggeta davvero affascinante, sbucando sul versante opposto. Da qui giriamo a sinistra e saliamo ancora alcune decine di metri fino alla cima di Monte Lavane (1241 m slm). Si scende leggermente in direzione ovest, incontrando la pista sterrata del Metanodotto (CAI 555).
A questo punto non possiamo non raggiungere la vicina Capanna del Partigiano (di Silvio Corbari, capo dell'omonima banda partigiana che durante la guerra di liberazione rappresentò un vero e proprio incubo per le forze nazi-fasciste, a causa delle numerosi azioni di guerriglia tra l'appennino faentino e quello forlivese. Tra l'altro dalla Capanna del Partigiano e la panchina collocata a pochi metri si può godere un panorama invidiabile su tutta la valle.
Ora non resta che tornare verso l'auto, percorrendo il lungo e monotono stradello che segue il corso del Metanodotto, eventualmente svolgendo alcune variazioni su sentieri rispetto alla strada principale (es. dopo il bivio nei pressi della seconda sbarra, dove si può seguire il CAI 555 lungo un sentiero che corre parallelo rispetto alla forestale).
Raggiunto il bivio vicino a Poggio Inferno è sufficiente ritornare al punto di partenza, ripercorrendo in senso inverso la sterrata già percorsa all'andata fino a Passo Peschiera.
Il video su RELIVE: https://www.relive.cc/view/v26MxVkRkEO
Waypoints
Waypoint
2,638 ft
Pian Baruzzoli, comunità hippy
La storia di Pian Baruzzoli merita di essere raccontata https://www.forlitoday.it/cronaca/pian-baruccioli-comunita-zappatori-senza-padrone-40-anni-storia-forli-appennino.html
Intersection
2,641 ft
Torniamo sui nostri passi per riprendere la discesa verso la Cascata dell'Acquacheta
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Information
Easy to follow
Scenery
Difficult
Ho percorso questo sentiero ieri 2 giugno 2022, veramente molto bello per la varietà di ambienti e paesaggi, superlativa la vista sul parco. Purtroppo il caldo ha un po' limitato la percezione di cotanta bellezza... sarà quindi da rifare on stagione più mite. Assolutamente da non sottovalutare la salita al Monte Lavane ed anche il ritorno per pista CAI 555, sfiancante per monotonia.
Ciao Patrick, fatto anch'io questo percorso e, pur seguendo pedissequamente il gpx ufficiale del parco, (tolto un breve tratto non significativo) risulta anche a me più lungo e con maggior dislivello. Inoltre Bassi mi sembra sia eccessivamente generoso nella descrizione di questo percorso...
Per averlo fatto in questa stagione hai tutta la mia stima…