Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi: il lago di Poggio Baldi e San Paolo in Alpe
near Corniolo, Emilia-Romagna (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Nel marzo 2010, una frana verificatasi in località Corniolo, causò la creazione di un lago - quello di Poggio Baldi. Questa drammatica circostanza venne sfruttata elaborando un sentiero natura che si sviluppa attorno al perimetro del lago, con guadi e percorsi protetti, in grado di far apprezzare a tutti, in primis i più piccoli, gli aspetti geo-naturalistici della zona.
Notevole anche dal punto di vista fotografico, anche per la presenza di alcuni affascinanti ruderi per metà sprofondati tra le acque, specie durante il periodo del foliage o in occasione delle nevicate.
Questo percorso è stato svolto nei primi di ottobre, con i colori autunnali ancora lontani dal loro apice. Lasciata l'auto nei pressi della curva della strada (dove si può osservare, dall'altro versante, l'ammasso roccioso da cui origina la frana, si scende fino al lago e si percorre il sentiero natura. E' indifferente quale sponda prendere, sebbene quando l'acqua è alta non sia possibile percorrere il versante opposto (a meno di non voler guadare con quale rischio).
Dopo aver sorpassato l'ex Mulino e raggiunto il Poggiolino, si può avvistare il segnale bianco-rosso CAI che congiunge Corniolo a San Paolo in Alpe.
Da qui si tiene il sentiero fino a S. Paolo, attraversando la boscaglia fino all'innesto sulla forestale. Poco prima di arrivarvi si può notare una deviazione su un sentiero non segnato a destra (o meglio, sono i vecchi sentieri senza numerazione CAI), che può essere svolto - con le dovute precauzioni - come alternativa in caso di ritorno da questo versante.
Dopo una pausa pranzo sui prati di San Paolo in Alpe (magari ricordando gli aneddoti storici che legano questo luogo agli eventi della seconda guerra mondiale, ossia l'aviolancio degli alleati), ammirando i pioppi monumentali e con particolare attenzione nell'evitare le zecche qui spesso frequenti, decidiamo di non tornare sulla via dell'andata, ma di prendere il sentiero CAI che riporta sulla sterrata, raggiungendo Ca' Fiumari (in prossimità dell'incrocio che porta a Sant'Agostino).
Da qui non vi sono più sentieri CAI: infatti per tornare all'auto occorre arrivare all'inizio della strada forestale e percorrere un tratto di strada (non lunghissimo, ma nemmeno breve) sull'asfalto, che riporti al centro di Corniolo. In realtà dovrebbero esserci alcuni fuori sentiero per evitare l'asfalto. L'ultima parte del sentiero si svolge nuovamente sul sentiero natura già percorso all'andata.
il video su relive: https://www.relive.cc/view/v26M2EV1wEq
Notevole anche dal punto di vista fotografico, anche per la presenza di alcuni affascinanti ruderi per metà sprofondati tra le acque, specie durante il periodo del foliage o in occasione delle nevicate.
Questo percorso è stato svolto nei primi di ottobre, con i colori autunnali ancora lontani dal loro apice. Lasciata l'auto nei pressi della curva della strada (dove si può osservare, dall'altro versante, l'ammasso roccioso da cui origina la frana, si scende fino al lago e si percorre il sentiero natura. E' indifferente quale sponda prendere, sebbene quando l'acqua è alta non sia possibile percorrere il versante opposto (a meno di non voler guadare con quale rischio).
Dopo aver sorpassato l'ex Mulino e raggiunto il Poggiolino, si può avvistare il segnale bianco-rosso CAI che congiunge Corniolo a San Paolo in Alpe.
Da qui si tiene il sentiero fino a S. Paolo, attraversando la boscaglia fino all'innesto sulla forestale. Poco prima di arrivarvi si può notare una deviazione su un sentiero non segnato a destra (o meglio, sono i vecchi sentieri senza numerazione CAI), che può essere svolto - con le dovute precauzioni - come alternativa in caso di ritorno da questo versante.
Dopo una pausa pranzo sui prati di San Paolo in Alpe (magari ricordando gli aneddoti storici che legano questo luogo agli eventi della seconda guerra mondiale, ossia l'aviolancio degli alleati), ammirando i pioppi monumentali e con particolare attenzione nell'evitare le zecche qui spesso frequenti, decidiamo di non tornare sulla via dell'andata, ma di prendere il sentiero CAI che riporta sulla sterrata, raggiungendo Ca' Fiumari (in prossimità dell'incrocio che porta a Sant'Agostino).
Da qui non vi sono più sentieri CAI: infatti per tornare all'auto occorre arrivare all'inizio della strada forestale e percorrere un tratto di strada (non lunghissimo, ma nemmeno breve) sull'asfalto, che riporti al centro di Corniolo. In realtà dovrebbero esserci alcuni fuori sentiero per evitare l'asfalto. L'ultima parte del sentiero si svolge nuovamente sul sentiero natura già percorso all'andata.
il video su relive: https://www.relive.cc/view/v26M2EV1wEq
Comments (2)
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Information
Easy to follow
Scenery
Moderate
Anche a giugno, daini che pascolano tra le mucche 🤩 davvero un bel giro
Che meraviglia!