Parco Nazionale del Pollino: anello sul Monte Alpi (Cima Pizzo Falcone - Cima Santa Croce) da Iannazzo di Latronico
near Iannazzo, Basilicata (Italia)
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Itinerary description
Anello sul versante sud del Monte Alpi che unisce la salita più logica a Cima Pizzo Falcone con la discesa da Cima Santa Croce per il Sentiero Italia (con scorciatoia nella parte iniziale).
In salita abbiamo aggiunto la brevissima deviazione per il Belvedere dei Loricati e la più lunga e spettacolare per il Giardino dei Loricati.
Abbiamo sempre seguito sentieri, CAI o non CAI, mappati su OpenStreetMAP e/o indicati sulle cartine escursionistiche in scala 1:20000 del Parco Nazionale del Pollino.
L’unico problema è stato lungo la chiusura dell’anello dalla località Arenara per un breve tratto con “vegetazione infestante”: è un tratto CAI (abbiamo sempre incontrato i segnavia) ma, ad oggi 11 Agosto 2023, servirebbe manutenzione per renderlo godibile.
Probabilmente al di fuori del periodo di massima ricrescita stagionale del verde si può passare comunque più in scioltezza.
******************************
Salita a Cima Pizzo Falcone sul Monte Alpi da Iannazzo di Latronico
Abbiamo scelto la partenza da Iannazzo perché avevamo in mente l’anello, altrimenti per l’andata-ritorno per Pizzo Falcone c’è un parcheggio avanzato ben più in alto dopo la fine dell’asfalto iniziale.
Dal parcheggio nella frazione di Iannazzo si sale verso la cava di pietra e poi si va in diagonale verso destra per intercettare la strada asfaltata più o meno al punto di inizio-chiusura dell’anello.
Ci sono più tracce-stradette (tutte mappate) ed abbiamo scelto due diverse varianti tra andata e ritorno (forse un po’ meglio quella del ritorno come scorrevolezza).
Arrivati sull’asfalto, si segue la strada (che più avanti diventa sterrata) in salita per circa 2,5 km fino a un bivio ben segnalato dove si può abbandonare la strada per un più escursionistico tracciato che rimonta sulla dorsale di sinistra.
Questo bivio si trova un centinaio di metri dopo l’ultimo parcheggio avanzato possibile “per le auto normali”.
A inizio dorsale c’è la prima vista parziale sul Lago di Cogliandrino e la prima vista completa sul Monte Papa.
Si sale in campo libero fino alla tabella “Canale del Grillone” dove si può effettuare la breve deviazione in discesa e poi risalita per il Belvedere Pino Loricato.
Al Belvedere Pino Loricato si trova anche una roccia dalle sembianze umane detta «Guardiano del bosco Malboschetto».
Poi si entra in un gran bel bosco di faggi, con dolce salita fino a un bivio che, verso destra, riporterebbe sulla strada forestale abbandonata più in basso.
Qui siamo andati a sinistra continuando a lungo su larga stradetta a fondo naturale, e poi su un tratto di evidente sentiero fino al punto di aggiramento di una costa sul lato ovest della montagna.
A questo punto si abbandona il sentiero e si sale diretti a destra per il crinale boschivo in buona pendenza: la traccia a terra è discontinua e non ci sono segnavia veri tranne qualche nastrino bianco “incollato” sui tronchi – è comunque un tracciato indicato nelle mappe e ci si può fidare sulla sua effettiva percorribilità escursionistica.
Seguendo il crinale si arriva in un punto in campo aperto fuori del bosco dove riprendono i segnavia CAI e dove, verso sinistra, inizia il sentiero che porta al Giardino dei Loricati.
Questo sentiero, tutto segnato CAI, inizia ancora nel bosco, e poi prosegue con viste spettacolari in campo aperto con discesetta seguita da lunga diagonale tendenza salita.
Il punto indicato come Giardino dei Loricati è un (gran) belvedere appena prima di una parete verticale rocciosa punteggiata di pini loricati appesi nelle posizioni più improbabili.
Da qui siamo ritornati al bivio di inizio della deviazione e poi abbiamo seguito il tracciato normale (tutto in campo aperto) per Pizzo Falcone.
Dopo un primo tratto in salita diretta non troppo ripida, inizia una lunga diagonale verso sinistra che porta sulla cresta-crinale ovest di Pizzo Falcone.
Ci sono più tracce su diversi livelli, e noi inizialmente ne abbiamo scelta una “un po’ bassina”: nel finale del traverso ci siamo alzati ed abbiamo raggiunto un grande ometto di riferimento che sta sopra la cresta-crinale ovest – ancora pochi facili passi e si arriva in vetta.
Da Cima Pizzo Falcone a Cima Santa Croce e discesa ad Arenara
Il tratto tra le due cime più alte del Monte Alpi è super-intuitivo: si scende per facile cresta fino a una sella divisoria e poi si risale su iniziale sentiero e si continua su altra cresta ben camminabile fino a Cima Santa Croce.
La salita a Cima Santa Croce è già sul Sentiero Italia.
Ritornati alla sella divisoria, abbiamo continuato in discesa per poco sul Sentiero Italia, per uscire poi verso sinistra seguendo un sentierino senza segnavia, ma mappato, che porta direttamente alla Sorgente Gravitone o Gravitoni – il camminamento a tratti è esile e bisogna stare attenti per seguirlo, ma non è un pendio difficile.
Dalla Sorgente Gravitone tutto facile sul Sentiero Italia fino alla località Arenara dopo essere passati anche per la Sorgente Fontanelle.
Chiusura dell’anello dalla località Arenara
In località Arenara ci sono evidenti cartelli CAI che indicano la via di chiusura anello di questa escursione.
È tutto un saliscendi comodo come pendenze: le quote di partenza e arrivo sono simili.
I commenti che seguono sulla vegetazione valgono per oggi 11 Agosto 2023: in altra stagione – o con una miglior manutenzione – la situazione è senz’altro diversa.
Si inizia su camminamenti che si possono definire mulattiere o tratturi, quindi larghi e liberi da vegetazione.
Dopo una discesetta con qualche rovo isolato ben gestibile si oltrepassa una recinzione (con apertura) per incontrare una serie di cartelli CAI e si prosegue nella stessa direzione.
In questo punto, curiosamente, sono indicate 4 ore di percorrenza per Pizzo Falcone sia dalla direzione di provenienza che nella direzione di avanzamento.
Da questi cartelli si arriva in breve in vista di un gruppetto di case che stanno poco più in basso ai margini della strada asfaltata: sulle cartine del Parco del Pollino è indicato il toponimo “FRACCIA”.
Qui il camminamento non è più largo tipo mulattiera-tratturo, ma si restringe a normale sentiero ed oggi era assai chiuso dalla vegetazione.
C’erano vari rovi, anche se non continui, che ostacolavano l’avanzamento, e non era semplice mantenersi sulla poco visibile traccia a terra.
Questa traccia-sentierino aggira le case per riportarsi su mulattiera-tratturo: abbiamo impiegato quasi 20 minuti per percorrere circa 250 metri, con vari errorini sempre recuperati e trovando segni CAI veramente imboscati tra rovi e arbusti vari.
Passate le case, la mulattiera-tratturo si immette in una larga strada sterrata di “recente sbancamento” (questo è chiaro per il fondo smosso) che non bisogna seguire “acriticamente” fino in fondo.
Dopo quasi 200 metri lineari bisogna abbandonarla verso sinistra dove riprende l’originale mulattiera-tratturo: oggi il bivio-deviazione era molto poco visibile perché inizialmente inerbato, e l’abbiamo individuato seguendo le mappe precaricate nel terminale GPS.
Dopo i primi metri inerbati, è ritornato tutto chiaro ed abbiamo chiuso l’anello a pochi metri di distanza dal punto di immissione mattutino da Iannazzo alla strada di salita a Pizzo Falcone.
In salita abbiamo aggiunto la brevissima deviazione per il Belvedere dei Loricati e la più lunga e spettacolare per il Giardino dei Loricati.
Abbiamo sempre seguito sentieri, CAI o non CAI, mappati su OpenStreetMAP e/o indicati sulle cartine escursionistiche in scala 1:20000 del Parco Nazionale del Pollino.
L’unico problema è stato lungo la chiusura dell’anello dalla località Arenara per un breve tratto con “vegetazione infestante”: è un tratto CAI (abbiamo sempre incontrato i segnavia) ma, ad oggi 11 Agosto 2023, servirebbe manutenzione per renderlo godibile.
Probabilmente al di fuori del periodo di massima ricrescita stagionale del verde si può passare comunque più in scioltezza.
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Salita a Cima Pizzo Falcone sul Monte Alpi da Iannazzo di Latronico
Abbiamo scelto la partenza da Iannazzo perché avevamo in mente l’anello, altrimenti per l’andata-ritorno per Pizzo Falcone c’è un parcheggio avanzato ben più in alto dopo la fine dell’asfalto iniziale.
Dal parcheggio nella frazione di Iannazzo si sale verso la cava di pietra e poi si va in diagonale verso destra per intercettare la strada asfaltata più o meno al punto di inizio-chiusura dell’anello.
Ci sono più tracce-stradette (tutte mappate) ed abbiamo scelto due diverse varianti tra andata e ritorno (forse un po’ meglio quella del ritorno come scorrevolezza).
Arrivati sull’asfalto, si segue la strada (che più avanti diventa sterrata) in salita per circa 2,5 km fino a un bivio ben segnalato dove si può abbandonare la strada per un più escursionistico tracciato che rimonta sulla dorsale di sinistra.
Questo bivio si trova un centinaio di metri dopo l’ultimo parcheggio avanzato possibile “per le auto normali”.
A inizio dorsale c’è la prima vista parziale sul Lago di Cogliandrino e la prima vista completa sul Monte Papa.
Si sale in campo libero fino alla tabella “Canale del Grillone” dove si può effettuare la breve deviazione in discesa e poi risalita per il Belvedere Pino Loricato.
Al Belvedere Pino Loricato si trova anche una roccia dalle sembianze umane detta «Guardiano del bosco Malboschetto».
Poi si entra in un gran bel bosco di faggi, con dolce salita fino a un bivio che, verso destra, riporterebbe sulla strada forestale abbandonata più in basso.
Qui siamo andati a sinistra continuando a lungo su larga stradetta a fondo naturale, e poi su un tratto di evidente sentiero fino al punto di aggiramento di una costa sul lato ovest della montagna.
A questo punto si abbandona il sentiero e si sale diretti a destra per il crinale boschivo in buona pendenza: la traccia a terra è discontinua e non ci sono segnavia veri tranne qualche nastrino bianco “incollato” sui tronchi – è comunque un tracciato indicato nelle mappe e ci si può fidare sulla sua effettiva percorribilità escursionistica.
Seguendo il crinale si arriva in un punto in campo aperto fuori del bosco dove riprendono i segnavia CAI e dove, verso sinistra, inizia il sentiero che porta al Giardino dei Loricati.
Questo sentiero, tutto segnato CAI, inizia ancora nel bosco, e poi prosegue con viste spettacolari in campo aperto con discesetta seguita da lunga diagonale tendenza salita.
Il punto indicato come Giardino dei Loricati è un (gran) belvedere appena prima di una parete verticale rocciosa punteggiata di pini loricati appesi nelle posizioni più improbabili.
Da qui siamo ritornati al bivio di inizio della deviazione e poi abbiamo seguito il tracciato normale (tutto in campo aperto) per Pizzo Falcone.
Dopo un primo tratto in salita diretta non troppo ripida, inizia una lunga diagonale verso sinistra che porta sulla cresta-crinale ovest di Pizzo Falcone.
Ci sono più tracce su diversi livelli, e noi inizialmente ne abbiamo scelta una “un po’ bassina”: nel finale del traverso ci siamo alzati ed abbiamo raggiunto un grande ometto di riferimento che sta sopra la cresta-crinale ovest – ancora pochi facili passi e si arriva in vetta.
Da Cima Pizzo Falcone a Cima Santa Croce e discesa ad Arenara
Il tratto tra le due cime più alte del Monte Alpi è super-intuitivo: si scende per facile cresta fino a una sella divisoria e poi si risale su iniziale sentiero e si continua su altra cresta ben camminabile fino a Cima Santa Croce.
La salita a Cima Santa Croce è già sul Sentiero Italia.
Ritornati alla sella divisoria, abbiamo continuato in discesa per poco sul Sentiero Italia, per uscire poi verso sinistra seguendo un sentierino senza segnavia, ma mappato, che porta direttamente alla Sorgente Gravitone o Gravitoni – il camminamento a tratti è esile e bisogna stare attenti per seguirlo, ma non è un pendio difficile.
Dalla Sorgente Gravitone tutto facile sul Sentiero Italia fino alla località Arenara dopo essere passati anche per la Sorgente Fontanelle.
Chiusura dell’anello dalla località Arenara
In località Arenara ci sono evidenti cartelli CAI che indicano la via di chiusura anello di questa escursione.
È tutto un saliscendi comodo come pendenze: le quote di partenza e arrivo sono simili.
I commenti che seguono sulla vegetazione valgono per oggi 11 Agosto 2023: in altra stagione – o con una miglior manutenzione – la situazione è senz’altro diversa.
Si inizia su camminamenti che si possono definire mulattiere o tratturi, quindi larghi e liberi da vegetazione.
Dopo una discesetta con qualche rovo isolato ben gestibile si oltrepassa una recinzione (con apertura) per incontrare una serie di cartelli CAI e si prosegue nella stessa direzione.
In questo punto, curiosamente, sono indicate 4 ore di percorrenza per Pizzo Falcone sia dalla direzione di provenienza che nella direzione di avanzamento.
Da questi cartelli si arriva in breve in vista di un gruppetto di case che stanno poco più in basso ai margini della strada asfaltata: sulle cartine del Parco del Pollino è indicato il toponimo “FRACCIA”.
Qui il camminamento non è più largo tipo mulattiera-tratturo, ma si restringe a normale sentiero ed oggi era assai chiuso dalla vegetazione.
C’erano vari rovi, anche se non continui, che ostacolavano l’avanzamento, e non era semplice mantenersi sulla poco visibile traccia a terra.
Questa traccia-sentierino aggira le case per riportarsi su mulattiera-tratturo: abbiamo impiegato quasi 20 minuti per percorrere circa 250 metri, con vari errorini sempre recuperati e trovando segni CAI veramente imboscati tra rovi e arbusti vari.
Passate le case, la mulattiera-tratturo si immette in una larga strada sterrata di “recente sbancamento” (questo è chiaro per il fondo smosso) che non bisogna seguire “acriticamente” fino in fondo.
Dopo quasi 200 metri lineari bisogna abbandonarla verso sinistra dove riprende l’originale mulattiera-tratturo: oggi il bivio-deviazione era molto poco visibile perché inizialmente inerbato, e l’abbiamo individuato seguendo le mappe precaricate nel terminale GPS.
Dopo i primi metri inerbati, è ritornato tutto chiaro ed abbiamo chiuso l’anello a pochi metri di distanza dal punto di immissione mattutino da Iannazzo alla strada di salita a Pizzo Falcone.
Waypoints
Waypoint
2,821 ft
01 - Parcheggio a Iannazzo di Latronico
Waypoint
3,031 ft
02 - Immissione su strada carrozzabile che sale al parcheggio avanzato per Pizzo Falcone
Waypoint
4,036 ft
03 - Uscita da strada carrozzabile poco dopo il parcheggio avanzato per Pizzo Falcone
Waypoint
4,535 ft
06 - Tabella «Canale del Grillone» e inizio breve deviazione per il Belvedere Pino Loricato
Waypoint
4,751 ft
09 - Bivio nell'area denominata «TORRETTA» e prosecuzione su stradetta verso nord-ovest
Waypoint
4,760 ft
11 - Uscita da sentiero per salita diretta su crinale boschivo verso il collegamento per il Giardino dei Loricati
Waypoint
5,961 ft
22 - Foto in arrivo alla sella divisoria tra Cima Pizzo Falcone e Cima Santa Croce
Waypoint
5,554 ft
25 - Bivio di uscita dal Sentiero Italia per scorciatoia diretta verso la Sorgente Gravitone o Gravitoni
Waypoint
4,390 ft
27 - Foto in discesa tra la Sorgente Gravitone o Gravitoni e la Sorgente Fontanelle
Waypoint
3,157 ft
29 - Località Arenara e uscita dal Sentiero Italia per altro tracciato indicato CAI
Waypoint
2,923 ft
32 - Bivio poco evidente con uscita a sinistra da larga strada sterrata per tratturo-mulattiera
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