Pantelleria Punta Spadillo e Specchio di Venere

Si parte poco più avanti della frazione di Campobello prendendo una antica strada romana con tratti del basolato originale. Incrociata la strada panoramica si prende un sentiero a tratti a gradoni che percorre tutta la scogliera della cala dei cinque denti e permette di ammirare il laghetto delle ondine (dall’alto: per chi volesse farvi il bagno vi e’ un sentiero abbastanza esposto che porta giù).
Il sentiero percorre tutta la scogliera fino ad arrivare al faro di Punta Spadillo passando fra i ruderi delle fortificazioni di difesa dell’isola durante la seconda guerra mondiale.
In una dell casermette ristrutturate a poca distanza dal faro vi e’ un piccolo museo che illustra l’ origine vulcanica di Lampedusa.
Da Punta Spadillo prima per un sentiero poi per una strada sterrata e infine per la strada asfaltata di giunge alla contrada di Bugeber dove il gruppo si è fermato per uno spuntino in una fattoria con degustazione - e acquisto - di prodotti locali. Il gruppo e’ sceso direttamente al lago Specchio di Venere per un viottolo: io sono ritornato indietro per la strada asfaltata per portare i resti della pastasciutta del pranzo ad una colonia di smagriti gatti che avevamo incontrato.
Ho proseguito per la strada asfaltata che con un paio di tornanti conduce giu’ al laghetto dove mi sono ricongiunto al resto della compagnia. Attenzione che ad un certo punto mi sono fatto tentare da una stradina sterrata a sinistra che pensavo portasse giù al lago ed invece finiva in una casa privata: continuare sulla strada asfaltata senza fare la deviazione.
Nel laghetto vi sono dei fanghi di origine vulcanica con cui spalmarsi: un toccasana - dicono - per artriti e psoriasi. Provare per credere :D

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