Pantelleria Monte Gibele

Da contrada Siba si sale per una strada con fondo di calcestruzzo fino ad un parcheggio dal quale Orte un sentiero con d un certo punto l’indicazione per la grotta di Benikula’ un piccolo anfratto saturo di vapori caldi dove si puo’ fare una vera e propria sauna. Posto per circa 6 -7 persone. Proseguendo il sentiero sbocca in una conca dove sulla destra vi e’ Un rilievo con delleortiicaziioni della seconda guerra mondiale. Prima una casermetta diroccata con una ingegnosa camera interrata per far condensare l’acqua dei vapori viulcanici e in cima i resti di una batteria contraerea. Questa sorge quasi sul bordo della “fossa del russo” uno strapiombo formato da un cono vulcanico collassato.
Si scende per la strada militare ancora in buono stato fino alla conca un tempo tutta coltivata ed ora abbandonata. Poco sopra si trova la Favara Grande due spaccature nella roccia dacui escono sbuffi di vapore ad alta temperatura. Vi sono i resti di una serie di tubature per catturare i vapori e alimentare con l’acqua di condensa una vasca per abbeverare mucche e asini.
Dalla Favara si risale per una mulattiera militare il monte Gibele fino ad una selletta poi il sentiero taglia il crinale in leggera discesa fino ad incrociare la strada asfaltata che si scende per un paio di km fino alla frazione di Rekale dove come gruppo ci siamo fermati in una cantina per uno spuntino e una degustazione dei vini locali - e successivi acquisti -
Si prosegue per un poco e si prende una strada sterrata sulla sinistra che superato un dosso porta alla piana del monastero tutta coltivata a viti e olivi. Si prende per un ripido sentiero che sale il colle a sinistra e alla sommità si trova una necropoli bizantina di cui rimangono le tombe scavate nella roccia. Si scende per la strada asfaltata l’altro versante del colle fino a raggiungere il paese di Scauri.

Trekking degli “over 60” del CAI di Feltre - organizzazione logistica e guida di www.giralisola.com