Pantelleria: anello Favare, Montagna Grande, Monte Gibele

Escursione nella natura profonda della Perla Nera del Mediterraneo.
Nella mia testa ormai Pantelleria è l'isola dell'occhiocotto di cui si sentono in ogni angolo i richiami, e dei rapaci, che vivono qui o che transitano qui nelle loro rotte migratorie.
Magnifici incontri ravvicinati con Albanella reale e Biancone nella Fossa del Russo, mentre nel resto dell'isola gheppi e poiane sono incontri quotidiani.

Seguendo le indicazioni dell'utente canyengue abbiamo seguito i sentieri del parco 976 dal Parcheggio le Favare per prendere subito il 974 fino alla Fossa del Russo, lasciandoci però la visita alle Favare per il ritorno.

Prendiamo quindi il 975 che ci fa scoprire una natura inedita a chi fino a ieri ha visto di pantelleria solo il mare e le zone limitrofe.
Arriviamo dopo poco al Bagno Asciutto di Benikulá, una sauna naturale dentro una grotta. Da questo sentiero si gode anche di un ottimo colpo d'occhio sul Piano del Monastero.

Al bivio seguente seguiamo il 971 per iniziare la salita alla Montagna Grande.
Mi colpiscono qui i numerosi ambienti che si danno il cambio e l'ossidiana che spunta dal terreno ovunque nera e lucida.
Evitiamo la deviazione 971A che dall'area attrezzata porta alle Grotte dei Briganti, perché già viste.

Con un po' di pazienza arriviamo fino alle antenne militari sulla cima di Montagna Grande (836m) da cui si apre una veduta del Monte Gibele sovrastante il Piano delle Ghirlande e poi il mare blu tutto intorno.
Proseguiamo il 971 che ci fa scendere verso il Monte Gibele attraversando ancora cambi di paesaggio sorprendenti, fino a un bosco di lecci nella sella da cui si dirama il bivio per i vari sentieri (556m). Noi prendiamo a destra e continuiamo ancora il 971 che in poco tempo ma con un po' di pendenza ci porta alla cima del Monte Gibele (697m) piena di resti di costruzioni di varie epoche.

Scendiamo adesso chiudendo il cerchio intorno al cratere del Monte Gibele, sul sentiero 977 che inizia in mezzo a rovine di edifici militari e prosegue ancora nella vegetazione fitta con un altro piccolo dislivello in salita prima del ritorno al bivio nella lecceta, da cui adesso invece recuperiamo il sentiero 974 che ci riporterà alle affascinanti Favare e poi alla macchina.