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Palermo 2

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Trail stats

Distance
7.9 mi
Elevation gain
1,004 ft
Technical difficulty
Easy
Elevation loss
610 ft
Max elevation
451 ft
TrailRank 
37
Min elevation
-85 ft
Trail type
One Way
Coordinates
1457
Uploaded
February 17, 2013
Recorded
April 2011
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near Palermo, Sicilia (Italia)

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Itinerary description

http://it.wikipedia.org/wiki/Palermo

http://it.wikipedia.org/wiki/Palazzo_dei_Normanni

Il Palazzo Reale di Palermo, oggi conosciuto come Palazzo dei Normanni è la sede dell'Assemblea regionale siciliana. Al primo piano sorge la Cappella Palatina. È uno dei monumenti più visitati nell'isola[1]. Il palazzo è la più antica residenza reale d'Europa, dimora dei sovrani di sicilia e sede imperiale con Federico II e Corrado IV. I servizi aggiuntivi turistici sono curati dalla Fondazione Federico II.

Il Palazzo reale dei Normanni sorge nella posizione più elevata dell'antico nucleo cittadino, proprio sopra i primi insediamenti punici, le cui tracce sono tuttora visibili nei sotterranei.
La prima costruzione, il Qasr, ossia il Palazzo o Castello, è attribuita al periodo della dominazione araba della Sicilia (IX secolo). I sovrani Normanni trasformarono il precedente edificio arabo in un centro complesso e polifunzionale che doveva esprimere tutta la potenza della monarchia. Venne così realizzata una struttura di edifici turriformi collegati tra di loro con un sistema di portici alternati a giardini, che ospitava anche laboratori di oreficeria e di produzione di tessuti (il kiraz). Il complesso era inoltre collegato direttamente alla cattedrale tramite una via coperta.
Nel 1132 sotto il regno di Ruggero II venne costruita la Cappella Palatina, che divenne il baricentro delle varie strutture in cui il palazzo era articolato.
In seguito, gli Svevi mantennero nel palazzo le attività amministrative, di cancelleria e letterarie, ospitandovi la scuola poetica siciliana. Tuttavia, il re Federico II vi risiedette solo in gioventù.
Gli Angioini prima e gli Aragonesi poi privilegiarono altre sedi a scapito del castello. Il palazzo tornò a occupare un ruolo importante nella secondà metà del XVI secolo quando i viceré spagnoli lo elessero a propria residenza, procedendo di pari passo a importanti ristrutturazioni finalizzate sia alle esigenze di rappresentanza che a quelle militari di tipo difensivo, con la creazione di un sistema di bastioni.
I Borbone realizzarono ulteriori sale di rappresentanza (la Sala Rossa, la Sala Gialla e la Sala Verde) e fecero ristrutturare la Sala d'Ercole, così denominata per gli affreschi dedicati alle imprese dell'eroe mitologico.
A partire dal 1947, il Palazzo dei Normanni divenne la sede dell'Assemblea Regionale Siciliana. L'ala ovest (con la Porta Nuova) è stata assegnata all'Esercito Italiano, ed è sede del distretto militare.
Durante gli anni sessanta fu sottoposto a profondi lavori di restauro curati da Rosario La Duca.
Il Palazzo è anche la sede dell'Osservatorio astronomico di Palermo "Giuseppe S. Vaiana".
L'ingresso principale si trova in Piazza Parlamento, quello carraio e quello turistico su piazza Indipendenza, di fronte Palazzo d'Orleans, sede della presidenza della Regione siciliana.
Oltre alla Cappella Palatina, le parti di costruzione attribuita ai normanni sono la Torre Pisana, sede della stanza del Tesoro, e la Torre della Gioaria, che ospita al piano inferiore la sala degli Armigeri e al piano superiore, il cosiddetto "Piano parlamentare", la sala dei Venti e la sala di re Ruggero decorata con mosaici di scuola bizantina raffiguranti scene di caccia.
Al secondo piano del palazzo si trovano inoltre la Sala d'Ercole, attuale luogo di riunione dell'Assemblea regionale siciliana, la Sala Gialla e la Sala dei Viceré.
Le sale sono collegate alla cosiddetta cripta da due scale laterali. La cripta è in realtà una chiesa di ispirazione bizantina costituita da un vano a pianta quadrata sottostante al presbiterio, suddiviso da due colonne di pietra e caratterizzato da un'ampia abside centrale e da due absidi laterali di dimensioni più contenute.
La Cappella Palatina è una basilica a tre navate dedicata ai santi Pietro e Paolo. Fu fatta costruire per volere di Ruggero II e venne consacrata il 28 aprile 1140 come chiesa della famiglia reale.
Le tre navate sono separate da colonne in granito e marmo cipollino a capitelli compositi che sorreggono una struttura di archi ad ogiva. Completa la costruzione la cupola, eretta sopra le tre absidi del santuario. La cupola e il campanile originariamente erano visibili dall'esterno prima di venire inglobate nel Palazzo Reale in seguito alle costruzioni successive.
La cupola, il transetto e le absidi sono interamente decorate nella parte superiore da mosaici bizantini, tra i più importanti della Sicilia, raffiguranti il Cristo Pantocratore benedicente, gli evangelisti e scene bibliche varie. I mosaici di datazione più antica sono quelli della cupola, risalenti alla costruzione originaria del 1143.
Il soffitto in legno della navata centrale e le travature delle altre navate sono decorate con intagli e dipinti di stile arabo. In ogni spicchio sono presenti stelle lignee con rappresentazioni di animali, danzatori e scene di vita della corte islamica.
Danneggiata dal terremoto del settembre 2002 fu sottoposta a restauri, conclusi nel luglio 2008.
Il progetto dei restauri redatto dall'architetto Guido Meli dirigente del centro regionale per il restauro della Regione Siciliana venne finanziato dal mecenate tedesco Reinold Wurth per oltre tre milioni di euro.
I lavori vennero eseguiti sotto la direzione dell'architetto Mario Li Castri da un gruppo di restauratori di opere d'arte romani tra cui Carla Tomasi, Marina Furci, Michela Gottardo e Paolo Pastorello.
La chiesa è dedicata a S. Pietro Apostolo e la messa viene celebrata ogni domenica alle 10:00[2].
Stanza di re Ruggero
La stanza di re Ruggero, che si trova all'interno della Torre Pisana, è anch'essa caratterizzata da una decorazione a mosaico risalente al XII secolo.
Le decorazioni dei mosaici rappresentano scene di carattere aulico e venatorio con grande dedizione nell'esecuzione degli animali tra cui, oltre i mitologici centauri appaiono - leopardi, pavoni, cervi, cigni - sullo sfondo di una vegetazione di alberi e palme. Le rappresentazioni dai canoni sontuosi ma con accenti di rigidità, delineano la chiarissima matrice greco-bizantina dell'opera. La volta della sala risale invece al periodo successivo di Federico II, come testimoniato dalla rappresentazione dell'aquila sveva.
http://it.wikipedia.org/wiki/Ponte_dell%27Ammiraglio

enne costruito intorno al 1113 per volere di Giorgio d'Antiochia, ammiraglio del re Ruggero II, per collegare la città ai giardini posti al di là del fiume Oreto. Ancora oggi nella piazza, denominata piazza Scaffa, rappresenta un simbolo di collegamento tra il centro città e la zona periferica.
Il 27 maggio dell'anno 1860, nel corso della Spedizione dei mille, Garibaldi proprio su questo ponte e nella vicina via di porta Termini si scontrò con le truppe dei Borbone, lì posizionate perché rappresentava un punto d'ingresso alla città per chi veniva da sud, in quel caso anche Garibaldi proveniva dal Monte Grifone e precisamente dalla frazione di Gibilrossa. Ciò provocò l'insurrezione di Palermo.
Adesso sotto gli archi del ponte normanno non scorre più il fiume, dopo che il suo corso venne deviato nel 1938 a causa dei suoi continui straripamenti. Questo ha anche consentito l'allargamento del Corso dei Mille. Sotto il ponte dell'Ammiraglio oggi si trova un curato giardino, con attorno viali alberati, agave e altre varietà di piante grasse.
Il ponte dell'Ammiraglio potrebbe ottenere una valorizzazione in senso turistico con la costruzione del Tram di Palermo: infatti, a lavori compiuti, il ponte con la piazza omonima diventeranno una delle principali fermate del percorso

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