Paladini diga rio Fucino per Tottea
near Aragno, Abruzzo (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Oltrepassate la Locanda e la Foresteria del Cervo si traversa il Vomano sul ponte della statale (attenzione!) e poi si piega a destra accanto a un cartello del Parco, lungo la vecchia strada sterrata di accesso a Tottea. (42.54488 13.460002). La strada inizia accanto a una staccionata, costeggia una bastionata di arenaria, e prosegue offrendo un bel colpo d'occhio sulla valle del Vomano e il Gran Sasso che appare oltre i boschi di Nerito.
Superata una zona ripida e rocciosa grazie a due tornanti si prosegue quasi in piano fino a uno slargo, all'ingresso di Tottea, dov'è un altare ricavato in una grotta artificiale. Si continua sulla strada asfaltata, si piega a sinistra per una strada dal fondo in cemento e si raggiunge il centro della frazione (940 metri, 0.45 ore). Vale la pena di girovagare per le strade della frazione, che conserva varie vecchie case in pietra. Sullo slargo raggiunto dalla carrozzabile sono delle statue moderne in arenaria. Si superano un'edicola votiva e le stazioni di una Via Crucis, prima di arrivare ad uno slargo con una cappella protetta da un masso a forma di grotta (m. 931, fontana nei pressi, Km. 3,7). Aggirato il paese in senso antiorario, si imbocca una strada che sale guadagnando dolcemente quota con qualche tornante, si supera una chiesetta contornata dalle ultime case e si prosegue fino al termine dell'asfalto, all'incirca in corrispondenza dell'inizio del bosco. Dopo un breve tratto su fondo ghiaioso, in corrispondenza di uno slargo si presenta una biforcazione. Si tralascia il sentiero di dx, che conduce alla base di un elettrodotto, e si imbocca quello di sx. L'itinerario, pur con il fondo molto sconnesso a causa di pietre sporgenti, è abbastanza frequentato da pastori e boscaioli, e quindi non presenta particolari problemi di orientamento in prossimità delle varie biforcazioni che si incontrano, anche grazie ai vecchi segnavia giallo-rossi del CAI. Attenzione comunque a non imboccare i vari stradelli che conducono alla base dei tralicci ENEL, presenti lungo tutto il tratto fino al lago. Proseguendo con piccoli saliscendi, leggermente in salita, si attraversano i due rami (asciutti in estate) del fosso Ciambrone e, dopo aver superato un ripido tratto selciato, si giunge ad un'amena valletta circondata sulla dx da una pineta. L'abbeveratoio situato sulla sx non ha acqua corrente che, però, si può trovare presso una sorgente ai bordi della pineta. Alla valletta segue una radura dalla quale si diramano due piste. Quella di sx, dopo circa 1 km, confluisce in una strada brecciata in corrispondenza del "tetto" del percorso (m. 1450 circa, Km 10,3). Verso dx, in discesa, dopo qualche centinaio di metri appare all'improvviso il lago, in prossimità del confine di provincia (cippo confinario). La strada brecciata confluisce quindi nella SP che costeggia il lago.
Superata una zona ripida e rocciosa grazie a due tornanti si prosegue quasi in piano fino a uno slargo, all'ingresso di Tottea, dov'è un altare ricavato in una grotta artificiale. Si continua sulla strada asfaltata, si piega a sinistra per una strada dal fondo in cemento e si raggiunge il centro della frazione (940 metri, 0.45 ore). Vale la pena di girovagare per le strade della frazione, che conserva varie vecchie case in pietra. Sullo slargo raggiunto dalla carrozzabile sono delle statue moderne in arenaria. Si superano un'edicola votiva e le stazioni di una Via Crucis, prima di arrivare ad uno slargo con una cappella protetta da un masso a forma di grotta (m. 931, fontana nei pressi, Km. 3,7). Aggirato il paese in senso antiorario, si imbocca una strada che sale guadagnando dolcemente quota con qualche tornante, si supera una chiesetta contornata dalle ultime case e si prosegue fino al termine dell'asfalto, all'incirca in corrispondenza dell'inizio del bosco. Dopo un breve tratto su fondo ghiaioso, in corrispondenza di uno slargo si presenta una biforcazione. Si tralascia il sentiero di dx, che conduce alla base di un elettrodotto, e si imbocca quello di sx. L'itinerario, pur con il fondo molto sconnesso a causa di pietre sporgenti, è abbastanza frequentato da pastori e boscaioli, e quindi non presenta particolari problemi di orientamento in prossimità delle varie biforcazioni che si incontrano, anche grazie ai vecchi segnavia giallo-rossi del CAI. Attenzione comunque a non imboccare i vari stradelli che conducono alla base dei tralicci ENEL, presenti lungo tutto il tratto fino al lago. Proseguendo con piccoli saliscendi, leggermente in salita, si attraversano i due rami (asciutti in estate) del fosso Ciambrone e, dopo aver superato un ripido tratto selciato, si giunge ad un'amena valletta circondata sulla dx da una pineta. L'abbeveratoio situato sulla sx non ha acqua corrente che, però, si può trovare presso una sorgente ai bordi della pineta. Alla valletta segue una radura dalla quale si diramano due piste. Quella di sx, dopo circa 1 km, confluisce in una strada brecciata in corrispondenza del "tetto" del percorso (m. 1450 circa, Km 10,3). Verso dx, in discesa, dopo qualche centinaio di metri appare all'improvviso il lago, in prossimità del confine di provincia (cippo confinario). La strada brecciata confluisce quindi nella SP che costeggia il lago.
Waypoints
Waypoint
3,163 ft
girare sinistra
Waypoint
3,402 ft
La Liscia girare a destra
Waypoint
3,297 ft
sentiero a sinistra
Waypoint
3,419 ft
sinistra
Waypoint
3,612 ft
a destra
Waypoint
3,760 ft
castellano
Waypoint
3,829 ft
a sinistra
Waypoint
3,898 ft
a destra
Waypoint
4,167 ft
sinistra
Waypoint
4,488 ft
accorciatoia
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