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Ottaviano - Valle dell'inferno (Sentiero n 1 del Parco Nazionale del Vesuvio)

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Author

Trail stats

Distance
8.91 mi
Elevation gain
1,946 ft
Technical difficulty
Easy
Elevation loss
1,946 ft
Max elevation
3,249 ft
TrailRank 
54 5
Min elevation
1,586 ft
Trail type
Loop
Moving time
3 hours 23 minutes
Time
4 hours 35 minutes
Coordinates
2544
Uploaded
December 8, 2021
Recorded
December 2021
  • Rating

  •   5 1 review
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near Ottaviano, Campania (Italia)

Viewed 1514 times, downloaded 76 times

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Itinerary description

Parcheggiata l'auto al termine di via delle Delizie, poco prima del ristorante Villa Giovanna e della sbarra che segna l'inizio del percorso, prendete la strada che sale.

Proseguite fino a quando la strada asfaltata lascia il posto alla strada sterrata, a questo punto una serie di tornanti vi permetteranno di salire circa 250 metri di quota e raggiungere largo Angelo Prisco. Questa breve salita è probabilmente il tratto più duro del percorso, ma nulla di troppo difficile.

A largo Angelo Prisco è presente una lapide, dedicata al finanziere vittima dei bracconieri. La lapide è posta su un bivio. Per continuare lungo la valle dell'inferno, dovrete prendere il sentiero a sinistra della lapide.

Inizia quindi un tratto pianeggiante che vi porterà fino a largo della legalità, da cui inizierete il percorso ad anello nella valle. Lungo questo tratto pianeggiante, si può godere della vista della vegetazione, composta tra gli altri da castagni e aceri napoletani. Fino a largo della legalità la strada è molto larga.

Nel largo è presente la statua di una madonnina, che potete usare come punto di riferimento, se prendete il percorso a sinistra della statua (vi sono tre legni a formare una specie di porta) farete l'anello in senso orario (quello previsto dalla segnaletica del parco). Se prendete il sentiero a destra, percorrerete lo stesso anello ma in senso antiorario, come fatto da me. Inoltre vi è un terzo sentiero, a destra del largo che passa per i cognoli di levante.
Facendo il percorso in senso antiorario, ovviamente vi ritroverete a dover leggere la segnaletica al contrario (spero di essermi spiegato).

Il primo tratto dell'anello, nella maniera in cui l'ho percorso io (ripeto: prendendo il sentiero a destra avendo di fronte la statua della madonnina), è a mio parere il più suggestivo dell'intero itinerario, è quello più genuino e immersivo, dove potrete osservare le suggestive formazioni laviche e godere di uno splendido panorama. Bisogna fare un po' di attenzione solo a una cosa: percorrendo il sentiero al "contrario" e quindi in salita, vi ritroverete le mountain bike (ce ne sono molte) che vi vengono incontro in discesa e quindi un po' in velocità. Nulla di pericoloso, basta un po' di attenzione e farsi un po' di lato.

Proseguendo lungo il sentiero per poco meno di 3 km giungerete a un bivio. Qui ho girato a destra, per raggiungere il rifugio Imbò e mangiare un panino.

Sono tornato quindi al bivio di cui sopra e ho preso l'altra strada, caratterizzata dalla presenza di una ringhiera di legno molto lunga e da segni di pavimentazione. Questa è la strada matrona che dovrete percorrere per poco più di 1.5 km. Giungerete quindi a un bivio e dovrete andare a sinistra.
La strada matrona da un punto di vista meramente sentieristico non è molto affascinante, ma da lì potrete godere di una splendida vista, che completa un po' tutti gli scorci visti fino a questo momento. Una delle cose che più mi è piaciuta di questo itinerario è stato poter vedere da lontano i Monti lattari, ma anche le cime dell'avellinese e del beneventano. Un'occasione d'oro per lasciarsi ispirare nella scelta della prossima meta.

Abbandonata quindi la strada matrona, seguite il sentiero per poco meno di 2km per tornare al largo della legalità e da lì fate il percorso al contrario rispetto all'andata.

Di questo sentiero vorrei segnalare due punti dolenti.
Il primo. Le informazioni fornite dal sito del parco nazionale. Sul sito parlano di un percorso di 12 km, 7 ore necessarie al completamento, difficoltà alta. Il percorso, che con qualche deviazione è stato per me di poco più di 14 km, è durato 4h 30 min, durante le quali mi sono fermato a mangiare, a fare molte foto, a guardarmi con attenzione rocce e alberi, a guardarmi intorno per dare un nome ai rilievi che vedevo in lontananza. Insomma 4h e 30 in cui me la sono presa comoda... La sola valle dell'inferno si può fare in 4 ore. Una sovrastima del genere ti cambia tutta l'organizzazione. Così come la difficoltà, considerando che non c'è un solo punto esposto, che uscire fuori sentiero è difficilissimo, che la pendenza media non è alta e la lunghezza tutto sommato non eccessiva, come si può definirla alta? Usando le classificazione CAI direi che siamo tra T e E... ho trovato quindi queste informazioni totalmente fuorvianti. Inoltre anche la segnaletica non è sempre precisa. Ci sono tratti di strada dritta in cui si è sentita la necessità di indicare di continuare ad andare dritto e bivi in cui invece non vengono specificate tutte le direzioni...

La seconda nota dolente è purtroppo lo stato della vegetazione, che è fortemente compromesso da quelli che furono gli incendi del 2017. In alcuni tratti crea una situazione quasi lugubre che ben fa valere il nome di valle dell'inferno, ma in molti altri è un vero e proprio colpo al cuore.

In quanto ad acqua, non ci sono punti di rifornimento durante il percorso, io ho portato con me 1.5 litri e me n'è avanzata metà o poco più, però considerate che il percorso l'ho fatto a dicembre.

Comments  (1)

  • bftn Jul 2, 2022

    I have followed this trail  View more

    In realtà ho fatto il percorso nel senso normale ma sono comunque gli stessi sentieri. Confermo i due punti dolenti. Non avendo la macchina, sono partito a piedi dalla stazione di Ottaviano (circa 4 chilometri con 300m di dislivello). Ho camminato abbastanza veloce ma ho fatto qualche piccola pausa, ho fatto molte foto, sono pure andato su verso il cratere solo per comprare due bottigliette d’acqua al bar (1,5€ cad.) perché il 1,5L con qui sono partito non è stato sufficiente (ho fatto il percorso in pieno estate sotto il sole e 35°C), e… ci ho messo 3 ore e un quarto.
    Contrariamente a quanto scritto su Internet, il ristorante all'inizio/fine del percorso è aperto a pranzo.

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