Orvieto Walking Marathon - 42,195 km
near bishopric of Orvieto, Umbria (Italia)
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Trail photos
Itinerary description
Partenza da Piazza Duomo in pieno centro storico, tratto di lieve discesa (Piazza Duomo, Via Duomo, Torre del Moro, Corso Cavour, Piazza Cahen, Fortezza Albornoz)
KM 1,3 – 5,6
Anello PAAO (Parco Archeologico Ambientale dell’Orvietano) tratto in saliscendi, con molte parti pianeggianti (Strada Fontana del Leone, Loc. Cannicella, Parcheggio ex Campo Boario, Porta Maggiore, Necropoli Etrusca del Crocifisso del Tufo, Castagneta, foresta di Bambù, Fortezza Albornoz)
KM 5,6 – 6,5
(Ristoro 1) discesa in picchiata su strada delle Piagge verso Orvieto Scalo (attenzione in caso di pioggia o forte umidità è molto scivolosa), e breve tratto pianeggiante nel centro abitato di Orvieto Scalo, ristoro presso scuola elementare Orvieto Scalo
KM 6,5 – 6,7
Breve tratto per lasciare il centro abitato e dopo aver svoltato a destra si inizia a salire.
KM 6,7 – 8,0
Si sale alternando lunghi tratti diritti a tornanti stretti, per arrivare sull’altopiano proprio di fronte alla rupe di Orvieto con affaccio mozzafiato sul Duomo (Loc. Le Velette)
KM 8.0 – 10,3
Lungo passaggio pianeggiante dentro la Tenuta Le Velette, in mezzo a vigneti, uliveti, viali di pini e ciliegi
KM 10,3 – 11,5
Si attraversa la SP 12 Bagnorese, ci si immette di nuovo su carrareccia e poi su un falsopiano dentro i vigneti della cantina Poggiocavallo
KM 11,5 – 12,0
(Ristoro 2) Immissione verso destra su Via Marte su strada asfaltata, fino al Ristoro di Canale Vecchio
KM 12,00 – 13,5
Si prosegue per 1,5 km su un tratto di strada asfaltata, per poi deviare verso sinistra sulla carrareccia di Loc. La Cacciata (falsopiano)
KM 13,5 – 14,6
Si attraversa la Tenuta de La Cacciata e la sua villa, lasciando sulla sinistra un maneggio e ancora vigneti e uliveti (falsopiano)
KM 14,6 – 15,5
Si attraversa la SP 111 della Badia e ci si immette su altra carrareccia entrando nel comune di Porano
KM 15,5 – 17,3
(Ristoro 3 ) Si incrocia la Strada di Settecamini e si comincia a scendere, arrivando forse alla veduta più bella di Orvieto presso le Tombe Golini (Necropoli Etrusca di Settecamini), si continua a scendere lasciando sulla destra il Monastero dei Cappuccini, l’acquedotto romano e l’antica “selciata”, fino ad arrivare al ristoro
KM 17,3 – 19,3
Al Ristoro si svola a sinistra e si lascia a destra il percorso intermedio, si sale su Strada di San Valentino (panorami mozzafiato su Orvieto)
KM 19,3 – 19,6
Si incrocia e si percorre un breve tratto asfaltato della SS 71 fino alla Torretta
KM 19,6 – 23,4
(Ristoro 4) alla Torretta ci si immette sulla destra su una carrareccia, quasi sempre in zona boschiva e alberata piena di antichi castagni e ricca di acqua, si supera il Laghetto di Sugano, la Fonte del Tione e si arriva al punto più alto del percorso, il Castello si San Quirico dove c’è il Ristoro
KM 23,4 – 25,7
Si comincia a scendere prima in un campo di nocciole e poi superato il ruscello dentro un bosco in Loc. Sossogna fino ad incontare la Strada del Lapone in Loc. Rocca Ripesena
KM 25,7 – 28,0
Si continua a scendere lungo la strada del Lapone attraverso uno degli antichi della Via Romeo Germanica, si oltrepassa un antico romitorio e ancora vigneti e cantine (Cantina il Palazzone)
KM 28,0 – 30,0
(Ristoro 5) Si attraversa la SP 99 dell’aeroporto, si supera il ponte sul torrente Romealla, si svolta a sinistra attraverso un campo e si comincia a salire (siamo nella zona dei Templari, a sinistra vediamo la Torre della Fame) attraverso campi e vigneti fino a Bardano alta, arrivando al Ristoro presso la Cantina Neri
KM 30,0 – 32,1
Si continua su tratto prima pianeggiante (viale alberato di cipressi), si supera una chiesetta e poi si devia sulla sinistra scendendo e sfilando sulla destra un antico dongione templare, si attraversa prima un boschetto e poi un vigneto fino ad arrivare alla SP44
KM 32,1 – 32,3
Si attraversa e si percorre per 200 mt la SP44 e poi si devia a destra verso Loc. Ponte Giulio
KM 32,3 – 32,9
Breve tratto su strada asfaltata, passando sotto la ferrovia e superando prima Ponte Giulio (antico ponte risalente al XVI secolo) e poi la Cantina Bigi
KM 32,9 – 36,2
(Ristoro 6) ci si immette su strada carrareccia, lungo un tratto pianeggiante che costeggia il Fiume Paglia in mezzo a impianti di movimentazione terra, vigne e orti, per arrivare all’ultimo ristoro
KM 36,2 – 37,7
Ancora tratto pianeggiante lungo il Fiume Paglia
KM 37,7 – 39,5
Ancora tratto pianeggiante in mezzo agli orti nella zona della Patarina
KM 39,5 – 40,7
Si attraversa la SP56 e si comincia a salire prima dolcemente e poi con pendenze maggiori verso il centro storico lungo Strada della Patarina
KM 40,7 – 41,0
Si prende Via delle Conce e inizia la salita più dura fino a Porta Maggiore
KM 41,0 – 42,17
Si entra nel centro storico da Porta Maggiore passando nel quartiere Medievale con dislivelli importanti, si prende subito a destra le scalette di Via Malcorini e poi ancora a destra fino ad arrivare sulle mura, si svolta a sinistra e si salgono le “colonnacce” fino a Piazza San Giovanni e si continua in Via Ripa Medici affacciati su magnifica panorami nella vallata, si svolta a sinistra in Vicolo Ripa Medici e si arriva a Piazza de’ Ranieri e subito dopo in Via Garibaldi. Si passa sotto l’arco del Comune, si attraversa Piazza della Repubblica e si prosegue su Corso Cavour fino alla Torre del Moro, si svolta a destra su Via del Duomo e si giunge all’arrivo di Piazza del Duomo
Waypoints
Fiume Paglia
Il fiume Paglia è, tra gli affluenti di destra del Tevere, il principale per lunghezza e con il Nestore quello di maggiore portata e bacino idrografico. Nasce a circa 1.000 m s.l.m. alle pendici meridionali del monte Amiata (1.738 m) in località Pian dei Renaì (comune di Abbadia San Salvatore). Attraversa le province di Siena, Viterbo e Terni e sfocia nel Tevere a Sud-Est di Orvieto nella Valle del Tevere; è lungo 85,6 km ed ha un regime prevalentemente torrentizio.Il fiume Paglia è un importante affluente di destra del Tevere, in cui confluisce a valle del lago di Corbara, tra Orvieto e Baschi, dopo aver percorso circa 86 km attraversando da Nord-Ovest a Sud-Est le regioni Toscana, Lazio e Umbria. Il suo bacino idrografico confina a Nord con il bacino del fiume Orcia, ad Est con il bacino del Nestore e del Tevere, a Sud con il bacino del lago di Bolsena e ad Ovest con il bacino del fiume Fiora. Il fiume nasce con il nome di Pagliola, alimentato da vari rivoli e sorgenti nella zona delle Fonti dell'Acquapassante (1.050 m s.l.m.) e del Rifugio Amiatino. Da qui, dopo un ripido percorso di 15 km, scende ad una quota di 402 m s.l.m. dove confluisce nel torrente Vascio prendendo il nome di Paglia. Il Paglia raccoglie lungo il suo corso numerosi affluenti; fra questi alcuni sono di scarsa importanza, mentre altri hanno una notevole portata e sono responsabili delle piene del fiume. In particolare gli affluenti di destra, provenendo dal ripido altopiano di origine vulcanica che sovrasta la sua riva, hanno una notevole pendenza e le loro acque acquistano notevole velocità, impedendone il regolare smaltimento. A sinistra l'affluente più importante è il Chiani, che si immette nel Paglia nei pressi di Orvieto.
Fiume Paglia
Il fiume Paglia è, tra gli affluenti di destra del Tevere, il principale per lunghezza e con il Nestore quello di maggiore portata e bacino idrografico. Nasce a circa 1.000 m s.l.m. alle pendici meridionali del monte Amiata (1.738 m) in località Pian dei Renaì (comune di Abbadia San Salvatore). Attraversa le province di Siena, Viterbo e Terni e sfocia nel Tevere a Sud-Est di Orvieto nella Valle del Tevere; è lungo 85,6 km ed ha un regime prevalentemente torrentizio.Il fiume Paglia è un importante affluente di destra del Tevere, in cui confluisce a valle del lago di Corbara, tra Orvieto e Baschi, dopo aver percorso circa 86 km attraversando da Nord-Ovest a Sud-Est le regioni Toscana, Lazio e Umbria. Il suo bacino idrografico confina a Nord con il bacino del fiume Orcia, ad Est con il bacino del Nestore e del Tevere, a Sud con il bacino del lago di Bolsena e ad Ovest con il bacino del fiume Fiora. Il fiume nasce con il nome di Pagliola, alimentato da vari rivoli e sorgenti nella zona delle Fonti dell'Acquapassante (1.050 m s.l.m.) e del Rifugio Amiatino. Da qui, dopo un ripido percorso di 15 km, scende ad una quota di 402 m s.l.m. dove confluisce nel torrente Vascio prendendo il nome di Paglia. Il Paglia raccoglie lungo il suo corso numerosi affluenti; fra questi alcuni sono di scarsa importanza, mentre altri hanno una notevole portata e sono responsabili delle piene del fiume. In particolare gli affluenti di destra, provenendo dal ripido altopiano di origine vulcanica che sovrasta la sua riva, hanno una notevole pendenza e le loro acque acquistano notevole velocità, impedendone il regolare smaltimento. A sinistra l'affluente più importante è il Chiani, che si immette nel Paglia nei pressi di Orvieto.
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